TORINO (17/10/2008) - Elena Berrone, 32 anni. Laurea in Biotecnologie, master, e dottorato di ricerca. Risultato di tanti anni di studio? Precariato a gogo, stipendio da fame, garanzie per il futuro zero, e fuga all'estero già programmata.
«Andrò ad Harvard. Ho già predisposto tutto. In Italia in fatto di ricerca scientifica si gioca, lì fanno sul serio. Se sei bravo ti assumono e ti pagano. Sono stufa di contrattini che scadono ogni 3-6 mesi, senza che mai si sappia se ne firmerai un altro».
E' una delle voci di medici e ricercatori precari che ieri hanno protestato davanti alle Molinette, tra gli sguardi sconcertati di chi vedeva reggere gli striscioni a gente con i camici bianchi. Il presidio s'è trasformato in corteo che s'è diretto al polo delle Biotecnologie in via Nizza 52.
«Andrò ad Harvard. Ho già predisposto tutto. In Italia in fatto di ricerca scientifica si gioca, lì fanno sul serio. Se sei bravo ti assumono e ti pagano. Sono stufa di contrattini che scadono ogni 3-6 mesi, senza che mai si sappia se ne firmerai un altro».
E' una delle voci di medici e ricercatori precari che ieri hanno protestato davanti alle Molinette, tra gli sguardi sconcertati di chi vedeva reggere gli striscioni a gente con i camici bianchi. Il presidio s'è trasformato in corteo che s'è diretto al polo delle Biotecnologie in via Nizza 52.
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