LA PETIZIONE DA FIRMARE

mercoledì 5 agosto 2009

AMBIENTE. PRECARI ISPRA A PIAZZA NAVONA PER 'SALVARE' LA RICERCA - Dire

(DIRE) Roma, 4 ago. - Precari e licenziati dell'Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale) non vanno in ferie, e sfidano il caldo agostano di Roma per mettere in scena dal vivo il loro clip 'Non sparate alla ricerca' (disponibile su www.nonsparateallaricerca.org). Oggi, quindi, a Piazza Navona, dalle ore 17 in poi, i lavoratori dell'istituto eseguono una rappresentazione "teatrale" della "morte della ricerca e dei controlli ambientali- denunciano in una nota- annientati da uno stato che ha gia' allontanato 200 persone che in Ispra si occupavano di attivita' istituzionali e progetti di ricerca, e si appresta a espellerne altre 230, entro dicembre, dall'organico dell'ente". L'intensificarsi delle manifestazioni, nel periodo estivo, e' legato proprio ai "tempi stretti a disposizione per risolvere la drammatica situazione occupazionale dell'istituto", oltre alla "preoccupazione per attivita' fondamentali per l'intera collettivita'": sono stati infatti "allontanati lavoratori che si occupano di controlli ed emergenze in mare- denunciano i precari Ispra- rifiuti, certificazioni ambientali, emissioni in atmosfera, radiazioni nucleari, monitoraggio della qualita' dell'ambiente urbano, inquinamento elettromagnetico, valutazione di impatto ambientale". Dopo le "vane promesse" di trovare "qualcosa che li riguardasse" nel decreto anticrisi approvato di recente dal Parlamento, i precari tornano a chiedere al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo (che ha compiti di vigilanza sull'istituto) e al governo tutto, "una soluzione ad hoc per rilanciare l'operativita' di un organismo fondamentale per il futuro dell'ambiente e la tutela della salute pubblica in Italia". (Com/Ran/ Dire)
11:20 04-08-09

RICERCA: PRECARI E LICENZIATI ISPRA OGGI A PIAZZA NAVONA = METTONO IN SCENA IL CLIP 'NON SPARATE ALLA RICERCA' - AdnKronos

Roma, 4 ago. (Adnkronos) - Continua la mobilitazione dei lavoratori precari e licenziati dell'Ispra (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale). Oggi i camici bianchi metteranno in scena dal vivo il clip 'Non sparate alla ricerca' a piazza Navona, dalle 17 in poi, una sorta di rappresentazione ''teatrale'' della morte della ricerca e dei controlli ambientali, "annientati da uno Stato che ha gia' allontanato 200 persone che in Ispra si occupavano di attivita' istituzionali e progetti di ricerca, e si appresta a espellerne altre 230, entro dicembre, dall'organico dell'ente". Si legge in una nota firmata dall'assemblea dei precari dell'Ispra. "L'intensificarsi della lotta, nel periodo estivo, e' legato proprio ai tempi stretti a disposizione per risolvere la drammatica situazione occupazionale dell'Istituto, - spiegano i precari - oltre alla preoccupazione per attivita' fondamentali per l'intera collettivita': sono stati infatti allontanati lavoratori che si occupano di controlli ed emergenze in mare, rifiuti, certificazioni ambientali, emissioni in atmosfera, radiazioni nucleari, monitoraggio della qualita' dell'ambiente urbano, inquinamento elettromagnetico, valutazione di impatto ambientale". I precari dunque, nel chiedere al governo una soluzione per il rilancio dell'organismo che si occupa del futuro dell'ambiente e della tutela della salute pubblica, si rivolgono al ministro Stefania Prestigiacomo che "si e' battuta, con successo, per salvaguardare le prerogative del suo dicastero, in particolare quelle messe a rischio dall'articolo 4 del decreto (poi stralciato) in materia di centrali elettriche, ma non ha fatto altrettanto per tenere in servizio i lavoratori da lei vigilati, per i cui contratti l'Ispra ha peraltro gia' stanziato i fondi necessari". I precari hanno scritto una petizione destinata al ministro Prestigiacomo, tra i firmatari della lettera ci sono: Margherita Hack, Umberto Guidoni, Concita De Gregorio, Giuliana Sgrena e Federica Mogherini. (Sec-Arm/Gs/Adnkronos) 04-AGO-09 11:57
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Ricerca: Mobilitazione Precari Ispra oggi a Piazza Navona - Il Velino

Roma, 04 AGO (Velino) - Precari e licenziati dell'Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale) "non vanno in ferie, e sfidano il caldo agostano di Roma per mettere in scena dal vivo il loro clip 'Non sparate alla ricerca'". Lo comunica una nota dell'assemblea dei precari dell'Ispra che ricorda l'appuntamento per il "4 agosto, a Piazza Navona, dalle ore 17 in poi", quanto "i lavoratori dell'Istituto eseguiranno una rappresentazione 'teatrale' della morte della ricerca e dei controlli ambientali, annientati da uno Stato che ha gia' allontanato 200 persone che in Ispra si occupavano di attivita' istituzionali e progetti di ricerca, e si appresta a espellerne altre 230, entro dicembre, dall'organico dell'ente". Secondo quanto spiega la nota "l'intensificarsi della lotta, nel periodo estivo, e' legato proprio ai tempi stretti a disposizione per risolvere la drammatica situazione occupazionale dell'Istituto, oltre alla preoccupazione per attivita' fondamentali per l'intera collettivita': sono stati infatti allontanati lavoratori che si occupano di controlli ed emergenze in mare, rifiuti, certificazioni ambientali, emissioni in atmosfera, radiazioni nucleari, monitoraggio della qualita' dell'ambiente urbano, inquinamento elettromagnetico, valutazione di impatto ambientale". "Dopo le vane promesse di trovare qualcosa che li riguardasse nel decreto anticrisi approvato di recente dal Parlamento - prosegue la nota -, i precari tornano a chiedere al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo (che ha compiti di vigilanza sull'Istituto) e al governo tutto, una soluzione ad hoc per rilanciare l'operativita' di un organismo fondamentale per il futuro dell'ambiente e la tutela della salute pubblica in Italia. La Prestigiacomo si e' battuta, con successo, per salvaguardare le prerogative del suo dicastero, in particolare quelle messe a rischio dall'articolo 4 del decreto (poi stralciato) in materia di centrali elettriche, ma non ha fatto altrettanto per tenere in servizio i lavoratori da lei vigilati, per i cui contratti l'Ispra ha peraltro gia' stanziato i fondi necessari. Il clip che viene messo in scena a Piazza Navona e' disponibile online all'indirizzo web www.nonsparateallaricerca.org, insieme a una petizione destinata al ministro Prestigiacomo, su cui sono state gia' raccolte oltre 3mila firme, mentre il video su youtube ha gia' registrato 7mila visualizzazioni circa. Tra i firmatari della lettera ci sono: Margerita Hack, Umberto Guidoni, Concita De Gregorio, Giuliana Sgrena e Federica Mogherini", conclude la nota dell'assemblea dei precari dell'Ispra.

Ispra: la mobilitazione per il lavoro non va’ in ferie - da Greenreport

Precari e licenziati dell'Ispra (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale) non vanno in ferie, e sfidano il caldo agostano di Roma per mettere in scena dal vivo il loro clip "Non sparate alla ricerca". Il 4 agosto, a Piazza Navona, dalle ore 17 in poi, i lavoratori dell'Istituto eseguono una rappresentazione "teatrale" della morte della ricerca e dei controlli ambientali, annientati da uno Stato che ha già allontanato 200 persone che in Ispra si occupavano di attività istituzionali e progetti di ricerca, e si appresta a espellerne altre 230, entro dicembre, dall'organico dell'ente. L'intensificarsi della lotta, nel periodo estivo, è legato proprio ai tempi stretti a disposizione per risolvere la drammatica situazione occupazionale dell'Istituto, oltre alla preoccupazione per attività fondamentali per l'intera collettività: sono stati infatti allontanati lavoratori che si occupano di controlli ed emergenze in mare, rifiuti, certificazioni ambientali, emissioni in atmosfera, radiazioni nucleari, monitoraggio della qualità dell'ambiente urbano, inquinamento elettromagnetico, valutazione di impatto ambientale. Dopo le vane promesse di trovare qualcosa che li riguardasse nel decreto anticrisi approvato di recente dal Parlamento, i precari tornano a chiedere al Ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo (che ha compiti di vigilanza sull'Istituto) e al governo tutto, una soluzione ad hoc per rilanciare l'operatività di un organismo fondamentale per il futuro dell'ambiente e la tutela della salute pubblica in Italia. La Prestigiacomo si è battuta, con successo, per salvaguardare le prerogative del suo dicastero, in particolare quelle messe a rischio dall'articolo 4 del decreto (poi stralciato) in materia di centrali elettriche, ma non ha fatto altrettanto per tenere in servizio i lavoratori da lei vigilati, per i cui contratti l'Ispra ha peraltro già stanziato i fondi necessari.Il clip che viene messo in scena a Piazza Navona è disponibile online all'indirizzo web www.nonsparateallaricerca.org, insieme a una petizione destinata al ministro Prestigiacomo, su cui sono state già raccolte oltre 3mila firme, mentre il video su youtube ha già registrato 7mila visualizzazioni circa. Tra i firmatari della lettera ci sono: Margerita Hack, Umberto Guidoni, Concita De Gregorio, Giuliana Sgrena e Federica Mogherini.

L’assemblea dei precari Ispra

Ispra - Un clip contro i licenziamenti - da Villaggio Globale

I precari dell'Istituto mettono in scena «Non sparate alla ricerca». Licenziate 200 persone e presto toccherà ad altre 230

Precari e licenziati dell'Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale) non vanno in ferie, e sfidano il caldo agostano di Roma per mettere in scena dal vivo il loro clip «Non sparate alla ricerca». Oggi, a Piazza Navona, dalle 17 in poi, i lavoratori dell'Istituto eseguono una rappresentazione «teatrale» della morte della ricerca e dei controlli ambientali, annientati da uno Stato che ha già allontanato 200 persone che in Ispra si occupavano di attività istituzionali e progetti di ricerca, e si appresta a espellerne altre 230, entro dicembre, dall'organico dell'ente. L'intensificarsi della lotta, nel periodo estivo, è legato proprio ai tempi stretti a disposizione per risolvere la drammatica situazione occupazionale dell'Istituto, oltre alla preoccupazione per attività fondamentali per l'intera collettività: sono stati infatti allontanati lavoratori che si occupano di controlli ed emergenze in mare, rifiuti, certificazioni ambientali, emissioni in atmosfera, radiazioni nucleari, monitoraggio della qualità dell'ambiente urbano, inquinamento elettromagnetico, valutazione di impatto ambientale. Dopo le vane promesse di trovare qualcosa che li riguardasse nel decreto anticrisi approvato di recente dal Parlamento, i precari tornano a chiedere al ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo (che ha compiti di vigilanza sull'Istituto) e al governo tutto, una soluzione ad hoc per rilanciare l'operatività di un organismo fondamentale per il futuro dell'ambiente e la tutela della salute pubblica in Italia. La Prestigiacomo si è battuta, con successo, per salvaguardare le prerogative del suo dicastero, in particolare quelle messe a rischio dall'articolo 4 del decreto (poi stralciato) in materia di centrali elettriche, ma non ha fatto altrettanto per tenere in servizio i lavoratori da lei vigilati, per i cui contratti l'Ispra ha peraltro già stanziato i fondi necessari. Il clip che viene messo in scena a Piazza Navona è disponibile online all'indirizzo web www.nonsparateallaricerca.org, insieme a una petizione destinata al ministro Prestigiacomo, su cui sono state già raccolte oltre 3mila firme, mentre il video su youtube ha già registrato 7mila visualizzazioni circa. Tra i firmatari della lettera ci sono: Margerita Hack, Umberto Guidoni, Concita De Gregorio, Giuliana Sgrena e Federica Mogherini.

(Fonte l'assemblea dei precari Ispra)

Piazza Navona, ricercatori in piazza contro i tagli - da Romauno.tv


Precari e licenziati dell'Ispra (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale) mettono in scena il loro clip “Non sparate alla ricerca" per protestare contro il taglio dei fondi e il licenziamento di personale. Oggi a Piazza Navona, dalle ore 17 in poi, i lavoratori dell'Istituto eseguono una rappresentazione “teatrale” della morte della ricerca e dei controlli ambientali, annientati da uno Stato che ha già allontanato 200 persone che in Ispra si occupavano di attività istituzionali e progetti di ricerca, e si appresta a espellerne altre 230, entro dicembre, dall'organico dell'ente.

martedì 4 agosto 2009

AMBIENTE. GOLETTA VERDE PER PRECARI ISPRA: SENZA LORO PAESE PERDE CON LICENZIAMENTI LESO DIRITTO A LAVORO E MENO SALVAGUARDIA PAESE - Dire

(DIRE) Roma, 3 ago. - A un mese dai licenziamenti, 'Goletta verde' di Legambiente di Legambiente esprime "piena solidarieta' ai lavori atipici dell'Ispra" e ribadisce, "insieme a loro, che il Belpaese deve investire in ricerca, professionalita' degli operatori specializzati e tutela dell'ambiente a tutto tondo". Depotenziare l'Ispra, infatti, "non solo lede il diritto al lavoro e la professionalita' di ricercatori specializzati- denuncia Goletta Verde- ma equivale a depotenziare anche le numerose attivita' di studio e salvaguardia del territorio svolte dalle agenzie tecniche del ministero dell'Ambiente". Sono ben "200 i precari dell'Ispra licenziati il primo luglio scorso", mentre "altri 230 sono destinati al licenziamento entro l'anno". Si tratta di ricercatori, tecnici di ricerca, tecnologi e personale amministrativo che lavorano da anni per la ricerca e la protezione dell'ambiente. Sono questi i numeri "dell'emergenza occupazionale" che ha colpito l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, "che rischia di compromettere seriamente le numerose attivita' finalizzate alla tutela ambientale del nostro paese". Istituito un anno fa con la legge 133/08, l'Ispra e' nato dalla soppressione di tre enti: Apat (Agenzia per la protezione dell'ambiente e i servizi tecnici), l'Icram (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare) e l'Infs (Istituto nazionale per la fauna selvatica) ed e' vigilato dal ministero dell'Ambiente. "Istituito con l'alibi/argomentazione di razionalizzare le competenze tecnico-scientifiche e la spesa pubblica- denuncia 'Goletta verde' di Legambiente- l'Ispra ad oggi non ha ancora visto definire la propria 'missione' da parte del ministero". Come se non bastasse, "la notevole burocratizzazione dell'Istituto e soprattutto il taglio in atto del personale non strutturato impedisce ed impedira', di fatto, di tener fede al suo nome ed ai suoi compiti". Tutto cio' nonostante, a sentire i ricercatori Ispra, "ci siano i fondi per mantenere in servizio tutto il personale, e' in atto l'esternalizzazione delle attivita' di ricerca e protezione ambientale verso societa' private, con evidente danno per l'ambiente italiano". Legambiente chiede, invece, che le funzioni di ricerca delle agenzie tecniche del dicastero dell'ambiente "non vengano smantellate, ma rafforzate". Al fine di permettere alle numerose professionalita' "di esprimersi a livelli di eccellenza e di operare al meglio", e' inoltre "necessario dotare subito l'istituto di uno statuto che tenga conto degli obiettivi istituzionali delle tre realta' di provenienza". Ugualmente urgente, infine, "mettere a punto strumenti tecnico legislativi per la tutela dei ricercatori non strutturati dell'istituto, al fine di non dissipare le loro competenze e gli ingenti investimenti pubblici fatti per la loro formazione". Solo in questo modo, conclude 'Goletta verde' di Legambiente, l'Italia "potra' dotarsi di una moderna ed efficace agenzia per la tutela dell'ambiente e del mare, come fatto ormai da anni da altri Paesi industrializzati, a partire dagli Stati Uniti d'America".

RICERCA: GOLETTA VERDE, SOLIDARIETA' A 200 ATIPICI ISPRA LICENZIATI - AdnKronos

Roma, 3 ago. - (Adnkronos) - Sono ben 200 i precari dell'Ispra licenziati il 1° luglio scorso, mentre altri 230 sono destinati al licenziamento entro l'anno. Si tratta di ricercatori, tecnici di ricerca, tecnologi e personale amministrativo che lavorano da anni per la ricerca e la protezione dell'ambiente. Sono questi i numeri dell'emergenza occupazionale che ha colpito l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che rischia di compromettere seriamente le numerose attivita' finalizzate alla tutela ambientale del nostro Paese. A un mese dai licenziamenti, Goletta Verde esprime piena solidarieta' ai lavori atipici dell'Ispra e ribadisce, insieme a loro, che il Belpaese deve investire in ricerca, professionalita' degli operatori specializzati e tutela dell'ambiente a tutto tondo. Depotenziare l'Ispra, infatti, non solo lede il diritto al lavoro e la professionalita' di ricercatori specializzati, ma equivale a depotenziare anche le numerose attivita' di studio e salvaguardia del territorio svolte dalle agenzie tecniche del ministero dell'Ambiente. Istituito un anno fa con la legge 133/08, l'Ispra e' nato dalla soppressione di tre Enti: Apat (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e i servizi Tecnici), l'Icram (Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica Applicata al Mare) e l'Infs (Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica) ed e' vigilato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

AMBIENTE: SOLIDARIETA' 'GOLETTA VERDE' A LAVORATORI ISPRA - ANSA

(ANSA) - ROMA, 3 AGO - Solidarieta' da Goletta verde di Legambiente per i lavoratori dell'Ispra licenziati viene espressa con un comunicato diffuso oggi. ''Sono ben 200 i precari dell'Ispra licenziati il primo luglio scorso, mentre altri 230 sono destinati al licenziamento entro l'anno - ricorda il comunicato - Si tratta di ricercatori, tecnici di ricerca, tecnologi e personale amministrativo che lavorano da anni per la ricerca e la protezione dell'ambiente. Sono questi i numeri dell'emergenza occupazionale che ha colpito l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che rischia di compromettere seriamente le numerose attivita' finalizzate alla tutela ambientale del nostro Paese''. ''A un mese dai licenziamenti, Goletta Verde esprime piena solidarieta' ai lavori atipici dell'Ispra e ribadisce, insieme a loro, che il Belpaese deve investire in ricerca, professionalita' degli operatori specializzati e tutela dell'ambiente a tutto tondo''. ''Depotenziare l'Ispra, infatti - sottolinea l'associazione ambientalista - non solo lede il diritto al lavoro e la professionalita' di ricercatori specializzati, ma equivale a depotenziare anche le numerose attivita' di studio e salvaguardia del territorio svolte dalle agenzie tecniche del ministero dell'Ambiente''.

Da Goletta Verde solidarieta' a precari Ispra - Il Velino

Roma, 03 AGO (Velino) - "Sono ben 200 i precari dell'Ispra licenziati il 1 luglio scorso, mentre altri 230 sono destinati al licenziamento entro l'anno. Si tratta di ricercatori, tecnici di ricerca, tecnologi e personale amministrativo che lavorano da anni per la ricerca e la protezione dell'ambiente. Sono questi i numeri dell'emergenza occupazionale che ha colpito l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che rischia di compromettere seriamente le numerose attivita' finalizzate alla tutela ambientale del nostro Paese". A un mese dai licenziamenti, Goletta Verde esprime piena solidarieta' ai lavori atipici dell'Ispra e ribadisce, insieme a loro, che il Belpaese deve investire in ricerca, professionalita' degli operatori specializzati e tutela dell'ambiente a tutto tondo. Depotenziare l'Ispra, infatti, non solo lede il diritto al lavoro e la professionalita' di ricercatori specializzati, ma equivale a depotenziare anche le numerose attivita' di studio e salvaguardia del territorio svolte dalle agenzie tecniche del ministero dell'Ambiente. "Istituito un anno fa con la legge 133/08 - spiega la nota di Legambiente -, l'Ispra e' nato dalla soppressione di tre Enti: Apat (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e i servizi Tecnici), l'Icram (Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica Applicata al Mare) e l'Infs (Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica) ed e' vigilato dal ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Istituito con l'alibi/argomentazione di razionalizzare le competenze tecnico-scientifiche e la spesa pubblica, l'Ispra ad oggi non ha ancora visto definire la propria "missione" da parte del ministero. Come se non bastasse, la notevole burocratizzazione dell'Istituto e soprattutto il taglio in atto del personale non strutturato impedisce ed impedira', di fatto, di tener fede al suo nome ed ai suoi compiti. Nonostante, a sentire i ricercatori Ispra, ci siano i fondi per mantenere in servizio tutto il personale, e' in atto l'esternalizzazione delle attivita' di ricerca e protezione ambientale verso societa' private, con evidente danno per l'ambiente italiano". Legambiente chiede, invece, "che le funzioni di ricerca delle agenzie tecniche del dicastero dell'ambiente non vengano smantellate, ma rafforzate. Al fine di permettere alle numerose professionalita' di esprimersi a livelli di eccellenza e di operare al meglio, e' inoltre necessario dotare subito l'Istituto di uno statuto che tenga conto degli obiettivi istituzionali delle tre realta' di provenienza. Ugualmente urgente, infine, mettere a punto strumenti tecnico legislativi per la tutela dei ricercatori non strutturati dell'Istituto, al fine di non dissipare le loro competenze e gli ingenti investimenti pubblici fatti per la loro formazione. Solo in questo modo cosi' l'Italia potra' dotarsi di una moderna ed efficace agenzia per la tutela dell'ambiente e del mare, come fatto ormai da anni da altri Paesi industrializzati, a partire dagli Stati Uniti d'America". (com/asp)
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sabato 1 agosto 2009

"Non sparate alla ricerca" - 4 agosto Piazza Navona

Martedì 4 agosto, a Piazza Navona, dalle ore 16.30 alle 19.30, messa in scena dal vivo del clip "Non sparate alla ricerca", realizzato dai precari ISPRA. Passate parola e accorrete numerosi

L'ASSEMBLEA DEI PRECARI ISPRA