LA PETIZIONE DA FIRMARE

domenica 8 marzo 2009

Pubblica Amministrazione: Brunetta, parte domani censimento sui precari


ROMA - È il censimento dei precari l'ultima trovata di Renato Brunetta per il suo piano "anti-fannulloni". La misura partirà da domani. ''Voglio sapere chi sono, come sono stati assunti, da quanto tempò', ha detto il ministro della Pubblica amministrazione ai microfoni di Rtl. ''Ne vedremo delle belle - ha aggiunto Brunetta - vedremo quanto sono stati assunti su spinta clientelare o su spinta sindacale. Poi pubblicherò tuttò'. (Agr)

BONANNI APPOGGIA PROPOSTA FRANCESCHINI SU MORATORIA PRECARI


(IRIS) - ROMA, 7 MAR - Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, appoggia la proposta del segretario del Pd, Dario Franceschini, relativa ad una moratoria di un anno dei licenziamenti dei lavoratori precari nella pubblica amministrazione. Secondo Bonanni, infatti, è una proposta ''ragionevole e da sostenere''. ''Sarebbe un incomprensibile spreco, infatti, - osserva il sindacalista - perdere delle professionalità che finora sono state impiegate per far funzionare la pubblica amministrazione e la scuola''. Bonanni ha ricordato anche che due anni fa venne fatto un accordo sul personale precario per collocarlo meglio dentro un quadro di riforma della pubblica amministrazione. ''Ai rigoristi a tutti i costi - dice ancora Bonanni - voglio ricordare che se questi lavoratori dovessero malauguratamente essere licenziati, si dovrà comunque prevedere per loro degli ammortizzatori sociali, al pari dei dipendenti del settore privato. Certo nessuno pensi - avverte il numero uno della Cisl - che si tratti di lavoratori di serie 'C' ai quali non vanno dati gli ammortizzatori. Sono lavoratori - insiste - che già sono stati discriminati perchè hanno fatto lo stesso lavoro degli altri, ma con meno tutele''.

Franceschini: moratoria sui licenziamenti dei precari


ROMA (7 marzo) - Il segretario del Pd Dario Franceschini propone al governo una moratoria di un anno sui licenziamenti dei precari nella scuola e nella pubblica amministrazione. «Siamo di fronte ad un vero e proprio paradosso - ha affermato il leader del Pd - lo Stato con una mano cerca di occuparsi di chi sta perdendo il posto di lavoro a causa della crisi economica e con l'altra si prepara a non riconfermare 100mila precari». Le risorse necessarie per la moratoria possono derivare dai «tagli mirati e non indiscriminati alla spesa pubblica» e soprattutto dalla lotta all'evasione fiscale. «Non se ne parla più ma bastava non perdere quei 6-7 miliardi non entrati in questo anno per l'abbandono della lotta all'evasione, per trovare la copertura». Di questi, ha ricordato il segretario del Pd, 60mila provengono dalla pubblica amministrazione e altri 40mila dalla scuola. Per questa ragione Franceschini ha invitato il governo a «sospendere per un anno gli effetti delle misure previste». Il segretario Pd critico con Berlusconi. il segretario del Pd attacca poi Il presidente del Consiglio, reo non solo di bocciare l'assegno di disoccupazione che «esiste in tutti Paesi europei», ma di considerarlo un incentivo al licenziamento e un'esortazione a ricorrere al lavoro nero, «dà degli imbroglioni a migliaia di piccoli imprenditori e commercianti». Nel commentare il giudizio totalmente negativo espresso ieri da Berlusconi sulla proposta del Pd di attribuire un'indennità mensile ai lavoratori che perdono il posto («è una licenza di licenziare», ha tagliato corto il premier), Franceschini ha osservato: «la battuta del presidente del Consiglio fa ridere ma nello stesso tempo è drammatica. Lo sa Berlusconi -ha infine domandato il segretario del Pd - che nel 2008 trecentomila persone hanno già perso il posto di lavoro e che ogni settimana migliaia continuano a perderlo e non godono di nessuna protezione?». Casini: crisi tragica. «Credo che la crisi sia tragica e che ci siano migliaia di persone che stanno perdendo il posto di lavoro». Lo ha detto il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini, in merito sulla valutazione della crisi da parte di Silvio Berlusconi, rispondendo ai giornalisti a margine dell'assemblea nazionale dei giovani imprenditori di Confartigianato. «In questo Paese - ha aggiunto Casini - ci sono gli ammortizzatori sociali delle famiglie, c'è molto risparmio nelle famiglie che stanno aiutando i giovani che non trovano lavoro o che lo perdono. O anche i disoccupati che si stanno materializzando sempre di più. Ma c'è una grande e profonda questione sociale in Italia, che non va sottovalutata e che non si può affrontare con questi effetti annuncio». «Sembra - ha proseguito il leader dell'Udc - che ogni giorno si stanzino nuovi soldi, ma in realtà sono sempre gli stessi e non vengono stanziati. Qui c'è bisogno di un grande piano per le piccole imprese, rimuovendo gli studi di settore che le stanno vessando, cercando di garantire il credito dalle banche perchè non lo stanno erogando. E poi famiglie ed ammortizzatori sociali. Per fare questo - ha concluso -, secondo me, bisogna fare una grande riforma del sistema previdenziale, perchè è l'unico modo per trovare risorse per iniettare nell'economia risorse vere, che altrimenti non ci sono»

Franceschini: stop licenziamenti precari pubblici


ROMA - Dario Franceschini non molla la presa sul tema del lavoro, della disoccupazione e della crisi: oggi ha infatti chiesto al governo una "moratoria di un anno" dei licenziamenti dei precari della pubblica amministrazione. Il segretario del Pd ha anche accusato Berlusconi di essere "il Signor no", viste le risposte sempre negative alle proposte del Pd ed ha sottolineato come le parole di ieri del premier siano un insulto "a piccoli imprenditori, artigiani e commercianti, a cui ha dato degli imbroglioni". Dalla tribuna dell'associazione "A sinistra", Franceschini ha incalzato il governo su crisi e lavoro, mettendo sul tavolo una nuova proposta, dopo quella dell'assegno di disoccupazione a chi perde il posto. Il leader del Pd ha detto che sarebbe "un paradosso" se "lo Stato mentre con una mano si occupa di chi perde il lavoro, con l'altra licenziasse i propri dipendenti, nella scuola e nella pubblica amministrazione". Di qui la proposta: "una moratoria, un blocco per un anno, cioé per tutta la crisi, del licenziamento dei precari pubblici. Sono 100 mila persone che lavorano nella sanità, nella scuola, nell'assistenza" e cioé settori che erogano servizi alle famiglie. L'idea della moratoria ha subito incassato l'assenso dei leader dei due maggiori sindacati, e cioé Guglielmo Epifani e Raffaele Bonanni. La copertura proposta è la lotta all'evasione fiscale. "Bastava non perdere quei 6-7 miliardi - ha detto Franceschini - non entrati questo anno per l'abbandono della lotta all'evasione per coprire le nostre proposte". Per altro il leader Democratico rilancia anche la proposta dell'assegno di disoccupazione, su cui si voterà giovedì prossimo alla Camera e che ieri il premier ha nuovamente respinto perché inviterebbe gli imprenditori a licenziare i dipendenti e a riprenderli in nero. "'Berlusconi - ha detto Franceschini - ha dato dell'imbroglione a migliaia di piccoli imprenditori, artigiani e commercianti". E soprattutto il segretario del Pd rivolta su Berlusconi quella che era stata l'accusa subita per anni dal centrosinistra, cioé di saper dire solo 'no'. "Berlusconi è il 'signor no'" ha detto il segretario dei Democratici, e il "niet" è l'unica risposta anche davanti a proposte come quella dell'assegno "che è il frutto del lavoro di esperti e di persone che hanno governato l'Italia, come Bersani e Damiano". Su un altro punto Franceschini promette di incalzare il capo del governo: "Faremo un'operazione verità - ha detto - per contrastare l'azione perseguita scientificamente dal Presidente del Consiglio di negare, coprire, oscurare la crisi economica". Il premier, secondo il leader del Pd, si avvarrà di due mezzi: "o mettendo in agenda altri temi, o facendo delle operazioni di immagine", ma sempre per "evitare che la percezione individuale diventi anche percezione collettiva". Non meno duro Piero Fassino: "Berlusconi è inadeguato a fronteggiare questa crisi: è l'unico governante al mondo che dice ai cittadini che la crisi non è grave". (ANSA).