Roma, 26 GIU (Velino) - Occupata oggi la sede centrale romana dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Lo annuncia in una nota la Flc-Cgil, spiegando che all'origine del gesto c'e' il "licenziamento di fatto dei precari, in arrivo a fine giugno, causato dal cosiddetto decreto 'ammazza precari' voluto dal ministro della Funziona pubblica, Renato Brunetta". "L'Ispra - spiega il sindacato - e' stato costituito con la legge 133/2008 dalla fusione dell'Apat (Agenzia per la protezione dell'ambiente e del territorio) con due istituti di ricerca, Icram e Infs, con l'obiettivo dichiarato di razionalizzare e rendere piu' efficienti le attivita' di ricerca e di protezione ambientale. All'Ispra lavorano 430 precari tra ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi, impiegati in ruoli chiave e funzioni centrali con diverse tipologie contrattuali: Co.co.co., tempo determinato, assegni di ricerca. A causa degli effetti nefasti - prosegue la nota - contenuti nel decreto cosiddetto 'ammazza precari' del ministro Brunetta, questo personale a partire dal trenta giugno sara' licenziato di fatto con grave danno per la funzionalita' dell'Istituto e altrettanto grave nocumento dei loro diritti e della loro dignita' dopo tanti anni di lavoro nei diversi campi della ricerca, dei controlli e della funzione di agenzia ambientale". "Per scongiurare questa eventualita' e chiedere al governo il mantenimento in servizio - spiega ancora la Cgil - il personale dell'Ispra ha occupato la sede centrale di Via Brancati con un presidio permanente, compreso il sesto piano della struttura commissariale, per sollecitare al Governo le misure necessarie rese urgentissime dall'approssimarsi delle scadenze contrattuali".
LA PETIZIONE DA FIRMARE
venerdì 26 giugno 2009
Dl anticrisi: Cgil, bene marcia indietro su licenziamento precari P.A.
“Sembra che il governo, in tema di precariato nei settori pubblici, abbia abbandonato sia l’ipotesi di porre una data tagliola per la stabilizzazione (il 30 giugno, ndr) sia la tesi in base alla quale a fine 2009 sarebbero scadute le procedure di stabilizzazione”. È quanto rileva il responsabile del dipartimento Settori pubblici della Cgil Nazionale, Michele Gentile, da una prima lettura del testo del decreto legge anticrisi.
“Se quanto emerso rispondesse al vero - osserva il dirigente sindacale - sarebbe un primo risultato frutto delle iniziative costruite in questi mesi contro ogni ipotesi di licenziamento dei lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni”. Per Gentile, allo stato attuale, “le soluzioni che si sarebbero individuate, ovvero i concorsi pubblici, per la stabilizzazione non farebbero i conti con le misure di blocco delle assunzioni e dei vincoli previsti dalla manovra economica varata nell’estate del 2008. Impedimenti che renderebbero sostanzialmente impossibile il bando dei concorsi per provvedere alla stabilizzazione dei lavoratori nei tempi indicati nel decreto”.
Per questi motivi, “occorre perciò - spiega - avere la certezza della proroga del rapporto di lavoro dei precari aventi i requisiti di legge, oggi non prevista dal decreto, necessaria per poter effettuare i concorsi, così come occorre avere la certezza che la proroga non sia resa impossibile dai tanti vincoli di spesa introdotti nella stessa manovra economica”.
Infine, aggiunge il sindacalista, “positivi, se confermati, altri due aspetti: la cancellazione del vincolo di non prorogabilità dei contratti ‘precari’ oltre i tre anni, e l’abolizione di quella odiosa fascia di reperibilità, in caso di assenza, chiamata in gergo ‘ora d’aria’ e che rientrava nelle misure vessatorie introdotte dalla legge Brunetta-Tremonti. Sono primi positivi ripensamenti – conclude Gentile - frutto delle tante iniziative di contrasto”.
“Se quanto emerso rispondesse al vero - osserva il dirigente sindacale - sarebbe un primo risultato frutto delle iniziative costruite in questi mesi contro ogni ipotesi di licenziamento dei lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni”. Per Gentile, allo stato attuale, “le soluzioni che si sarebbero individuate, ovvero i concorsi pubblici, per la stabilizzazione non farebbero i conti con le misure di blocco delle assunzioni e dei vincoli previsti dalla manovra economica varata nell’estate del 2008. Impedimenti che renderebbero sostanzialmente impossibile il bando dei concorsi per provvedere alla stabilizzazione dei lavoratori nei tempi indicati nel decreto”.
Per questi motivi, “occorre perciò - spiega - avere la certezza della proroga del rapporto di lavoro dei precari aventi i requisiti di legge, oggi non prevista dal decreto, necessaria per poter effettuare i concorsi, così come occorre avere la certezza che la proroga non sia resa impossibile dai tanti vincoli di spesa introdotti nella stessa manovra economica”.
Infine, aggiunge il sindacalista, “positivi, se confermati, altri due aspetti: la cancellazione del vincolo di non prorogabilità dei contratti ‘precari’ oltre i tre anni, e l’abolizione di quella odiosa fascia di reperibilità, in caso di assenza, chiamata in gergo ‘ora d’aria’ e che rientrava nelle misure vessatorie introdotte dalla legge Brunetta-Tremonti. Sono primi positivi ripensamenti – conclude Gentile - frutto delle tante iniziative di contrasto”.
ISPRA, USI RDB: «OCCUPATA ANCHE SEDE VIA CASALOTTI»
(OMNIROMA) Roma, 25 giu - «Si allarga la protesta dei precari ISPRA, dopo la sede di via Brancati (ex Apat), occupata anche la sede di Via Casalotti (ex Icram). I precari chiedono che il Ministro Prestigiacomo assuma un provvedimento ministeriale che autorizzi la struttura commissariale dell'Ispra a prorogare i contratti dei circa duecento precari a rischio licenziamento». Lo rende noto Usi-db Ricerca.
ISPRA, USI RDB: «PRECARI OCCUPANO SEDE VIA BRANCATI»
(OMNIROMA) Roma, 25 giu - «L'incontro tra i commissari dell'Ispra e l'ufficio di gabinetto del ministero dell'Ambiente sul blocco dei licenziamenti dei precari dell'Ispra non è stato soddisfacente per USI/RdB Ricerca». Lo rende noto, in un comunicato, la segreteria nazionale Usi/Rdb Ricerca. «Non è stata data nessuna certezza - prosegue il comunicato - sulla possibilità che domani venga approvata dal consiglio dei ministri una deroga che consenta la prosecuzione dei contratti. Inoltre attraverso un'interpretazione burocratica della legge, si nega anche la possibilità di rinnovare alcune decine di contratti a tempo determinato finanziati da progetti di ricerca. USI/RdB ha chiesto che il ministro Prestigiacomo si faccia carico della situazione e autorizzi la proroga dei contratti. È un atto che rientra nelle sue possibilità, quindi, qualora ciò non avvenisse, la commedia dello scaricabarile non avrebbe modo di continuare e le sue responsabilità politiche risulterebbero chiare a tutti. I lavoratori precari in assemblea hanno deciso di continuare la loro protesta e di occupare la sede centrale di via Brancati».
RICERCA: FLC-CGIL, OCCUPATA SEDE ISTITUTO AMBIENTALE ISPRA
(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Occupata la sede centrale di Roma dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA): l'iniziativa e' dei lavoratori dell'ente, a tutela dei posti di lavoro. Lo rende noto la Federazione Lavoratori della Conoscenza Flc-Cgil. All'Ispra, sottolinea il sindacato, lavorano 430 precari tra ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi impiegati in ''ruoli chiave e funzioni centrali con diverse tipologie contrattuali''. A causa degli ''effetti nefasti contenuti nel decreto cosiddetto 'Ammazza precari' del ministro Brunetta - denuncia la Flc-Cgil - questo personale, a partire dal trenta giugno, sara' licenziato di fatto con grave danno per la funzionalita' dell'Istituto e altrettanto grave nocumento dei diritti e della dignita' dopo anni di lavoro nei diversi campi della ricerca, dei controlli e della funzione di agenzia ambientale''. Per scongiurare questa eventualita' e chiedere al governo il mantenimento in servizio, il personale dell'Ispra ha dunque occupato la sede centrale a Roma, con un presidio permanente per ''sollecitare al governo le misure necessarie rese urgentissime dall'approssimarsi delle scadenze contrattuali''. I lavoratori, conclude il sindacato, ''sono determinati a proseguire la protesta fino all'ottenimento di quanto richiesto''.
Guerra di cifre con l'Istituto per l'Ambiente
TAR IL MINISTRO E I FANNULLONI IL CONTO NON TORNA
Va bene la lotta ai fannulloni, ma il ministero di Renato Brunetta come calcola il calo delle assenze per malattia dei dipendenti pubblici? Se lo chiede Alessandro Pratti del Pd, che in una interrogazione parlamentare solleva il caso dell'Istituto Superiore Per la Ricerca Ambientale: "più volte, l'ultima a Porta aPorta un mese fà, ha dichiarato che con i suoi provvedimenti le assenze per malattia all'Ispra sono diminuite del 94%, quando invece, dai dati uffuciali forniti dal Commissario dell'ente, il Prefetto Vincenzo Grimaldi, emerge come la riduzione media tra il 2008 e il 2009 sia intorno al 48%". "Sono entrambi dati corretti" replicano dallo staff del ministro: "quello diramato da Brunetta è il confronto tra il settembre 2008 e e lo stesso mese del 2007". Ma non sarebbe più corretto una media annuale come fa l'Ispra? "Certo ma solo quando sarà passato un anno dalla cura del ministro" dicono al ministero. Che fatica questa guerra ai fanulloni.
OCCUPATA LA SEDE ISPRA DI BRANCATI
Da ieri pomeriggio è stata occupata la sede Ispra dell'EUR. Più di 30 precari hanno dormito all'interno della sede ai quali si stanno aggiungendo, in attesa di sviluppi da parte del Consiglio dei Ministri, tanti altri precari che a fine mese saranno licenziati. Invitiamo tutti a partecipare.
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