LA PETIZIONE DA FIRMARE

martedì 29 giugno 2010

30 GIUGNO ALLA FESTA DEL PD A CARACALLA

30 giugno 2010 "TOGLIAMO IL BAVAGLIO ALLA RICERCA"
Ora: 20.30 - 22.30
Luogo: Roma-Terme di Caracalla-
Festa del Partito Democratico- Palco Cararalla

La Rete della Ricerca Pubblica sarà ospite del Partito Democratico per sostenere la propria protesta contro la Manovra Finanziaria che sopprime 4 Prestigiosi enti di Ricerca del nostro Paese e taglia i fondi a tutti gli altri!


Sarà proiettato un Video-Spot realizzato e Prodotto dalla Rete della Ricerca Pubblica.

Alcuni lavoratori degli Enti soppressi saranno ospiti sul Palco per esprimere dissenso e protesta contro l'ennesimo bavaglio alla democrazia!

IL BLOG DELLA RETA RICERCA PUBBLICA

http://retericercapubblica.blogspot.com/

martedì 22 giugno 2010

GIOVEDI’ 24 GIUGNO PRESIDIO DAVANTI AL DIPARTIMENTO DIELLA PROTEZIONE CIVILE Roma - Via Ulpiano 11 (Angolo Lungotevere) Ore 10,30

riceviamo e pubblichiamo

COMUNICATO STAMPA





P.I.: BERTOLASO ASSUME I PRECARI DELLA PROTEZIONE CIVILE.

RDB/USB P.I., IL SOTTOSEGRETARIO “ADOTTI” TUTTI I PRECARI PUBBLICI



GIOVEDI’ 24 GIUGNO PRESIDIO DAVANTI AL DIPARTIMENTO DIELLA PROTEZIONE CIVILE

Roma - Via Ulpiano 11 (Angolo Lungotevere) Ore 10,30





Mentre i precari storici di tutto il Pubblico Impiego vedono bloccate piante organiche e turn over, col Dl 195/2009 Bertolaso predispone l’assunzione di circa 145 precari nella Protezione Civile.



RdB-USB P.I. organizza pertanto una “staffetta precaria”, che giovedì 24 giugno presidierà la sede del Dipartimento di Protezione Civile in via Ulpiano a Roma, per chiedere al Sottosegretario Bertolaso l’ “adozione” di tutti i precari della Ricerca (ISS, ISPRA, CRA, CNR, ENEA, INEA, INRAN, ISFOL, INGV, INFN), di quelli della Croce Rossa, degli Enti Locali e della Scuola.



“Una ristretta enclave sta resistendo alla scellerata distruzione dello Stato Sociale: la Protezione Civile!”, ironizza Bruno Stramaccioni, del Coordinamento Nazionale RdB-USB Pubblico Impiego. “Mentre questo Governo ha bloccato i diritti del personale precario, questi diritti vengono stranamente riconosciuti alla Protezione Civile. Ma è tutto il Pubblico Impiego ad aver necessità di stabilizzare i precari che quotidianamente forniscono servizi alla cittadinanza”.



Precisa Stramaccioni: “Noi chiediamo di allargare le garanzie di cui sta godendo la Protezione Civile a tutta la cosa pubblica: vogliamo assunti tutti ed assunti davvero, se necessario attraverso una ´adozione` diretta da parte di Bertolaso. Se questo porterà alla soppressione del blocco delle assunzioni previsto dal DL 78 e ad un serio programma di stabilizzazioni, con i relativi benefici che ne deriverebbero alla collettività, il Governo avrà fatto un atto giusto e coerente. Altrimenti la sensazione di essere di fronte ad un provvedimento mirato a pochi privilegiati, con parentele influenti, sarà pienamente confermata”, conclude Stramaccioni.



Roma, 22 giugno 2010

domenica 20 giugno 2010

23 giugno 2010 CNR P.le Aldo Moro, 5 aula Marconi FLC CGIL Assemblea della Ricerca in movimento

riceviamo e pubblichiamo


Verso lo sciopero generale: assemblea della ricerca in mobilitazione, il 23 giugno 2010 a Roma
18-06-2010 | Ricerca

La manovra economica, prevista dal DL 78/2010 rappresenta un attacco grave e ingiustificato non solo alle lavoratrici e ai lavoratori dei settori pubblici ma a servizi collettivi di fondamentale importanza. Il settore della Ricerca pubblica è particolarmente penalizzato.

Soppressione degli enti, licenziamento dei precari e tagli mettono in discussione la sopravvivenza della ricerca pubblica nel nostro paese già ultima in Europa per gli investimenti in rapporto al PIL che sono uguali a quelli del 1985.

Tutto questo si abbatte sul già disastrato settore della ricerca italiana, fra gli ultimi in Europa per gli investimenti in rapporto al PIL.

Come FLC Cgil chiediamo che queste norme vengano soppresse e la ricerca pubblica rilanciata per uscire dalla crisi economica e per ridare un futuro al nostro paese.

Per discutere nel merito di questi provvedimenti e presentare le nostre proposte il 23 giugno alle ore 10 presso la sede centrale del CNR in piazzale Aldo Moro a Roma si svolgerà una assemblea pubblica.

All’assemblea sono invitati i parlamentari delle Commissioni cultura e lavoro di Camera e Senato. Concluderà i lavori il segretario generale della FLC Cgil Domenico Pantaleo.

A questo appuntamento stava lavorando Salvo Merlo, che ci ha lasciato. L’assemblea si aprirà con un ricordo della sua persona e del suo impegno per la CGIL e i lavoratori della ricerca.

Roma, 18 Giugno 2010

23 giugno 2010 CNR P.le Aldo Moro, 5 aula Marconi FLC CGIL Assemblea della Ricerca in movimento

riceviamo e pubblichiamo


Verso lo sciopero generale: assemblea della ricerca in mobilitazione, il 23 giugno 2010 a Roma
18-06-2010 | Ricerca

La manovra economica, prevista dal DL 78/2010 rappresenta un attacco grave e ingiustificato non solo alle lavoratrici e ai lavoratori dei settori pubblici ma a servizi collettivi di fondamentale importanza. Il settore della Ricerca pubblica è particolarmente penalizzato.

Soppressione degli enti, licenziamento dei precari e tagli mettono in discussione la sopravvivenza della ricerca pubblica nel nostro paese già ultima in Europa per gli investimenti in rapporto al PIL che sono uguali a quelli del 1985.

Tutto questo si abbatte sul già disastrato settore della ricerca italiana, fra gli ultimi in Europa per gli investimenti in rapporto al PIL.

Come FLC Cgil chiediamo che queste norme vengano soppresse e la ricerca pubblica rilanciata per uscire dalla crisi economica e per ridare un futuro al nostro paese.

Per discutere nel merito di questi provvedimenti e presentare le nostre proposte il 23 giugno alle ore 10 presso la sede centrale del CNR in piazzale Aldo Moro a Roma si svolgerà una assemblea pubblica.

All’assemblea sono invitati i parlamentari delle Commissioni cultura e lavoro di Camera e Senato. Concluderà i lavori il segretario generale della FLC Cgil Domenico Pantaleo.

A questo appuntamento stava lavorando Salvo Merlo, che ci ha lasciato. L’assemblea si aprirà con un ricordo della sua persona e del suo impegno per la CGIL e i lavoratori della ricerca.

Roma, 18 Giugno 2010

giovedì 17 giugno 2010

Precari ISPRA a piazza Navona

domenica 13 giugno 2010

DOMANI SCIOPERO E CORTEO DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA

DOMANI SCIOPERO E CORTEO DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA
APPUNTAMENTO EPR DAVANTI S. MARIA DEGLI ANGELI

CORRIERE DELLA SERA 10 GIUGNO 2010

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/10_giugno_10/ispra-torna-protesta-ricercatori-1703172550029.shtml

GREENREPORT 9 GIUGNO 2010

http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=+5273

POLITCA LIVE 9 GIUGNO 2010

http://www.politicalive.com/ispra-mobilitazione-navona-10204.html

agenzie 9 e 10 giugno 2010

Ispra, Pedica (Idv): Pronti a salire su tetto con precari


Roma, 10 GIU (Il Velino) - "Con l'Ispra si e' consumata
la solita commedia del governo, che promette promette e non
mantiene mai. Il Protocollo che il Ministro Prestigiacomo e'
stata costretta a firmare il 20 gennaio scorso, dopo le
proteste sul tetto dei ricercatori, rimane ancora in gran
parte da attuare nei suoi punti qualificanti, e dell'ordine
del giorno dell'Italia dei Valori accolto dal governo ad
aprile scorso, con cui chiedevamo la stabilizzazione dei
precari dell'ente di ricerca, non e' stato realizzato
assolutamente niente. Condividiamo pertanto la preoccupazione
dei giovani precari dell'Ispra, nonche' di quelli dell'Isae e
dell'Ispesl, due enti che la manovra Finanziara intende
sopprimere: questi ragazzi solo perche' hanno scelto di
servire l'Italia lavorando nella ricerca, a tutela
dell'ambiente i primi e dei lavoratori gli altri, devono
pagare con il posto di lavoro i buchi creati dal governo
nelle casse pubbliche. Come Italia dei valori siamo pronti a
sostenerli nelle loro battaglie e a salire su tutti i tetti
degli enti che verranno fatti fuori dalla manovra sanguisuga
del centrodestra" Lo afferma in una nota il Senatore
dell'Italia dei Valori Stefano Pedica, comunicando il
sostegno alla manifestazione dei tre enti di ricerca indetta
per oggi alle ore 17 a Piazza Navona. (com/pli)
101639 GIU 10 NNNN



RICERCA: TORNANO IN AGITAZIONE I LAVORATORI DELL'ISPRA DOMANI A ROMA PER RACCONTARE ACCANIMENTO STATO VERSO RICERCATORI
PUBBLICI

Roma, 9 giu. (Adnkronos) - Tornano in stato di agitazione i
lavoratori dell'Ispra. Domani, infatti, metteranno in scena dal vivo a
Piazza Navona (come iniziativa nell'ambito della Staffetta precaria
indetta da Usi/Rdb Ricerca) il loro cortometraggio 'Non sparate alla
ricerca', per l'occasione rinominato 'Non sparate alla ricerca e allo
stato sociale', che racconta "meglio di qualsiasi comizio
l'accanimento dello Stato nei confronti dei ricercatori pubblici in
questo paese, dimostrato anche dalla soppressione, prevista
nell'ultima manovra finanziaria, di enti di ricerca come Isae e
Ispesl".

La decisione di riprendere con forza la mobilitazione e' stata
presa nel corso di assemblee parallele convocate da Usi/Rdb Ricerca
nelle sedi dell'Ispra, nel corso delle quali tutti i lavoratori,
precari e strutturati, ricercatori e amministrativi, hanno espresso
"forte preoccupazione per le conseguenze sull'Istituto della manovra
finanziaria presentata dal governo, che va ad aggiungersi ad una
situazione pregressa gia' difficile. Si attende ancora, infatti - si
legge in una nota - l'applicazione del protocollo d'intesa firmato il
20 gennaio scorso col ministero dell'Ambiente e la struttura
commissariale Ispra, scaturito dall'occupazione di 59 giorni del tetto
della sede di via Casalotti, sostenuta come unico sindacato da Usi/Rdb
Ricerca".

Il protocollo, si ricorda, "prevede, nell'ottica di un rilancio
dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, la
valorizzazione del personale precario, attraverso la conversione dei
contratti atipici in altrettanti a tempo determinato, per sanare la
situazione di lavoro nero presente da tempo nell'Istituto; indicazioni
chiare sulle sedi, per scongiurare speculazioni e sperpero di denaro
pubblico; l'impegno a bandire nuovi concorsi, anche se al momento non
si riesce nemmeno a intravedere la conclusione di quelli gia' in
corso".
La mobilitazione e' quindi finalizzata, come ha
spiegato la coordinatrice di Usi/Rdb Ricerca Ispra, Emma Persia, ad
''ottenere garanzie, nel prossimo incontro che il capo del personale
si e' impegnato a convocare in tempi brevissimi, sull'applicazione
integrale del protocollo e il mantenimento in servizio di tutto il
personale precario, circa 250 persone in scadenza a fine 2010''. I
lavoratori chiedono poi ''modifiche alla Finanziaria, per evitare il
blocco del turnover negli Enti di ricerca (sul quale e' gia' stato
presentato un emendamento ad hoc in Parlamento) e proseguire le
assunzioni come accadra' all'Universita', e che il ministero
dell'Economia conferisca all'Istituto diversi milioni di euro di
risorse gia' ad esso assegnate ma mai arrivate''.

"Preoccupazione" anche per il perdurare del commissariamento
all'Ispra, che ormai va avanti da due anni: per la sindacalista ''e'
grave che ancora non si veda la nomina dei vertici istituzionali,
specie se a questo si aggiunge l'elevato grado di incertezza derivante
dalla bocciatura dei direttori generali del ministero dell'Ambiente da
parte della Corte dei conti, che mette a rischio tutti gli atti da
loro firmati''.

Per tutti questi motivi, conclude Persia, i ricercatori
dell'Ispra saranno a Piazza Navona domani, dalle 17 in poi, per
mettere in scena 'Non sparate alla ricerca e allo stato sociale', ed
invitano colleghi ricercatori e cittadini a partecipare, mentre il 14
aderiranno allo sciopero del pubblico impiego indetto dal sindacato
Rdb-Usb.






RICERCA. RIPARTE MOBILITAZIONE ISPRA: DOMANI PROTESTA A ROMA


RICERCA. RIPARTE MOBILITAZIONE ISPRA: DOMANI PROTESTA A ROMA
"E LUNEDÌ ADERIREMO ALLO SCIOPERO DEL PUBBLICO IMPIEGO".

(DIRE) Roma, 9 giu. - "Tornano in stato di agitazione i
lavoratori dell'Ispra, che domani metteranno in scena dal vivo a
piazza Navona, a Roma, come iniziativa nell'ambito della
Staffetta precaria indetta da Usi/Rdb Ricerca, il loro
cortometraggio 'Non sparate alla ricerca', per l'occasione
rinominato 'Non sparate alla ricerca e allo stato sociale', che
racconta meglio di qualsiasi comizio l'accanimento dello Stato
nei confronti dei ricercatori pubblici in questo Paese,
dimostrato anche dalla soppressione, prevista nell'ultima manovra
finanziaria, di enti di ricerca come Isae e Ispesl". E' quanto si
legge in una nota dell'Ispra.
La decisione di riprendere con forza la mobilitazione, spiega
il comunicato, "e' stata presa nel corso di assemblee parallele
convocate da Usi/Rdb Ricerca nelle sedi dell'Ispra, nel corso
delle quali tutti i lavoratori, precari e strutturati,
ricercatori e amministrativi, hanno espresso forte preoccupazione
per le conseguenze sull'Istituto della manovra finanziaria
presentata dal governo, che va' ad aggiungersi ad una situazione
pregressa gia' difficile. Si attende ancora, infatti,
l'applicazione del protocollo d'intesa firmato il 20 gennaio
scorso col ministero dell'Ambiente e la struttura commissariale
Ispra, scaturito dall'occupazione di 59 giorni del tetto della
sede di via Casalotti, sostenuta come unico sindacato da Usi/Rdb
Ricerca".
Esso prevede, afferma l'Ispra, "nell'ottica di un rilancio
dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca
ambientale: la valorizzazione del personale precario, attraverso
la conversione dei contratti atipici in altrettanti a tempo
determinato, per sanare la situazione di lavoro nero presente da
tempo nell'Istituto; indicazioni chiare sulle sedi, per
scongiurare speculazioni e sperpero di denaro pubblico, e
l'impegno a bandire nuovi concorsi, anche se al momento non si
riesce nemmeno a intravedere la conclusione di quelli gia' in
corso".(SEGUE)
La mobilitazione e' quindi finalizzata,
come ha spiegato la coordinatrice di Usi/Rdb Ricerca Ispra, Emma
Persia, ad "ottenere garanzie, nel prossimo incontro che il capo
del personale si e' impegnato a convocare in tempi brevissimi,
sull'applicazione integrale del protocollo e il mantenimento in
servizio di tutto il personale precario, circa 250 persone in
scadenza a fine 2010". I lavoratori chiedono poi "modifiche alla
Finanziaria, per evitare il blocco del turnover negli Enti di
ricerca (sul quale e' gia' stato presentato un emendamento ad hoc
in Parlamento) e proseguire le assunzioni come accadra'
all'Universita', e che il Ministero dell'Economia conferisca
all'Istituto diversi milioni di euro di risorse gia' ad esso
assegnate ma mai arrivate".
Preoccupazione, evidenzia la nota, "anche per il perdurare del
commissariamento all'Ispra, che ormai va avanti da due anni". Per
la sindacalista "e' grave che ancora non si veda la nomina dei
vertici istituzionali, specie se a questo si aggiunge l'elevato
grado di incertezza derivante dalla bocciatura dei direttori
generali del ministero dell'Ambiente da parte della Corte dei
conti, che mette a rischio tutti gli atti da loro firmati". Per
tutti questi motivi, conclude Persia, "i ricercatori dell'Ispra
saranno a piazza Navona domani, dalle 17 in poi, per mettere in
scena 'Non sparate alla ricerca e allo stato sociale', ed
invitano colleghi ricercatori e cittadini a partecipare, mentre
lunedi' aderiranno allo sciopero del pubblico impiego indetto dal
sindacato Rdb-Usb".

venerdì 11 giugno 2010

PROSSIMI APPUNTAMENTI...

PROSSIMI APPUNTAMENTI DOMANI MANIFESTAZIONE NAZIONALE DELLA CGIL PIAZZA DELLA REPUBBLICA LUNEDI' SCIOPERO DEL PUBBLICO IMPEGO USB 930 CORTEO DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA

giovedì 10 giugno 2010

RIPARTE LA MOBILITAZIONE, IN PIAZZA IL 10 E 14 GIUGNO

riceviamo e pubblichiamo...
ISPRA: USI/RdB – RIPARTE LA MOBILITAZIONE, IN PIAZZA IL 10 E 14 GIUGNO

Tornano in stato di agitazione i lavoratori dell’ISPRA, che il 10 giugno metteranno in scena dal vivo a Piazza Navona, come iniziativa nell’ambito della Staffetta precaria indetta da USI/RdB Ricerca, il loro cortometraggio “Non sparate alla ricerca”, per l’occasione rinominato “Non sparate alla ricerca e allo stato sociale”, che racconta meglio di qualsiasi comizio l’accanimento dello Stato nei confronti dei ricercatori pubblici in questo paese, dimostrato anche dalla soppressione, prevista nell’ultima manovra finanziaria, di enti di ricerca come ISAE e ISPESL.

La decisione di riprendere con forza la mobilitazione è stata presa nel corso di assemblee parallele convocate da USI/RdB Ricerca nelle sedi dell’ISPRA, nel corso delle quali tutti i lavoratori, precari e strutturati, ricercatori e amministrativi, hanno espresso forte preoccupazione per le conseguenze sull’Istituto della manovra finanziaria presentata dal Governo, che và ad aggiungersi ad una situazione pregressa già difficile. Si attende ancora, infatti, l’applicazione del protocollo d’intesa firmato il 20 gennaio scorso col ministero dell’Ambiente e la struttura commissariale ISPRA, scaturito dall’occupazione di 59 giorni del tetto della sede di via Casalotti, sostenuta come unico sindacato da USI/RdB Ricerca. Esso prevede, nell’ottica di un rilancio dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale: la valorizzazione del personale precario, attraverso la conversione dei contratti atipici in altrettanti a tempo determinato, per sanare la situazione di lavoro nero presente da tempo nell’Istituto; indicazioni chiare sulle sedi, per scongiurare speculazioni e sperpero di denaro pubblico, e l’impegno a bandire nuovi concorsi, anche se al momento non si riesce nemmeno a intravedere la conclusione di quelli già in corso.

La mobilitazione è quindi finalizzata, come ha spiegato la coordinatrice di USI/RdB Ricerca ISPRA, Emma Persia, ad “ottenere garanzie, nel prossimo incontro che il capo del personale si è impegnato a convocare in tempi brevissimi, sull’applicazione integrale del protocollo e il mantenimento in servizio di tutto il personale precario, circa 250 persone in scadenza a fine 2010”. I lavoratori chiedono poi “modifiche alla Finanziaria, per evitare il blocco del turnover negli Enti di ricerca (sul quale è già stato presentato un emendamento ad hoc in Parlamento) e proseguire le assunzioni come accadrà all’Università, e che il Ministero dell’Economia conferisca all’Istituto diversi milioni di euro di risorse già ad esso assegnate ma mai arrivate”. Preoccupazione anche per il perdurare del commissariamento all’ISPRA, che ormai va avanti da due anni: per la sindacalista “è grave che ancora non si veda la nomina dei vertici istituzionali, specie se a questo si aggiunge l’elevato grado di incertezza derivante dalla bocciatura dei direttori generali del ministero dell’Ambiente da parte della Corte dei conti, che mette a rischio tutti gli atti da loro firmati”.

Per tutti questi motivi, conclude Persia, “i ricercatori dell'ISPRA saranno a Piazza Navona il 10 giugno, dalle 17 in poi, per mettere in scena “Non sparate alla ricerca e. allo stato sociale”, ed invitano colleghi ricercatori e cittadini a partecipare, mentre Il 14 aderiranno allo sciopero del pubblico impiego indetto dal sindacato RdB –USB

mercoledì 9 giugno 2010

IL 10 GIUGNO DALLE 17.00 DIRETTA SU JUSTIN TV DELL'ESECUZIONE DELLA RICERCA A PIAZZA NAVONA

Domani saremo in diretta a partire dalle 1700
su justin tv a questo link....

http://it.justin.tv/precariispra

martedì 8 giugno 2010

NON SPARATE ALLA RICERCA giovedì 10 giugno 2010


NON SPARATE ALLA RICERCA
il 10 giugno a Piazza Navona: NON SPARATE ALLA RICERCA e allo stato sociale.dalle 16.30 alle 20:00. La rappresentazione dell'esecuzione, lo stato che uccide la ricerca e i suoi lavoratori.

VENITE NUMEROSI......

venerdì 4 giugno 2010

MANOVRA E COMMISSARIAMENTO: A RISCHIO IL FUTURO DELL’ISPRA

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

MANOVRA E COMMISSARIAMENTO:
A RISCHIO IL FUTURO DELL’ISPRA

Dov'è finito il protocollo d'intesa per i precari dell'ISPRA? Qual è il futuro dell'Istituto dopo gli ennesimi tagli devastanti che arrivano dalla Manovra di Tremonti? Dove sono le nomine dei vertici Istituzionali?
L’applicazione del protocollo d’intesa, costata ai lavoratori dell'ISPRA 59 giorni di occupazione del tetto dell’Istituto, è messa seriamente a rischio dalla lentezza della struttura commissariale e dalla manovra economica del Governo.
Quell'accordo, che oggi sembra avere tanti padri, ma è frutto unicamente delle lotte di USI/RdB, dava risposte ai lavoratori precari e sventava lo smantellamento dell’ente. Nei fatti, disattendendo quel protocollo viene rimesso in gioco il futuro dell’ISPRA e dei suoi lavoratori.

• Conversione degli atipici in TD_ Il protocollo d'intesa prevedeva una ricognizione, da attuare entro marzo 2010, delle posizioni precarie non presidiate dai concorsi a tempo indeterminato, per formulare bandi a tempo determinato che ponessero fine a una situazione di lavoro nero di massa, con lavoratori che svolgono gli stessi compiti dei colleghi subordinati, pur essendo collaboratori o titolari di assegni di ricerca. Al di là delle chiacchiere ancora non è stato fatto nulla di concreto
• Concorsi a tempo indeterminato_ Il concorso per III livello non è ancora partito, e non si sa se mai partirà, quello per collaboratori tecnici è fermo a metà percorso, ma già l'amministrazione prepara il terreno diffondendo informazioni secondo le quali non ci sarebbero risorse per concluderlo entro l'anno, e non si hanno certezze nemmeno sulle assunzioni derivanti dal concorso per funzionari amministrativi, già espletato.
• Tagli dei Commissari_ In aggiunta, l'amministrazione ha imposto un taglio draconiano alle spese dei dipartimenti, mettendo a rischio le attività dell'Istituto. Questa serie di interventi rischia di distruggere definitivamente le attività di ricerca e controllo, mettendo nuovamente a rischio centinaia di posti di lavoro.
• Sede_ Il protocollo d'intesa prevedeva anche indicazioni chiare riguardo le sedi, invece la situazione è quanto mai confusa: l’amministrazione, nonostante la richiesta di USI RdB Ricerca di avviare un’indagine di mercato per una sede unica, finora ha come unica certezza la chiusura della sede di via Curtatone, che in nome di un dubbio risparmio creerà gravi disagi a centinaia di lavoratori. Le alternative al momento sono incerte e sembrano moltiplicare le sedi, invece di raggrupparle, col rischio di dover spostare nuovamente tutto il personale in tempi brevi, dando inizio ad una stagione di caotica transumanza.

LA MANOVRA DEL GOVERNO, CON IL TAGLIO DEI FONDI ORDINARI UTILIZZATI PER I CONTRATTI PRECARI, NEL 2011, DEL 50% RISPETTO A QUANTO DISPONIBILE NEL 2009, E CON IL BLOCCO DEL TURNOVER FINO AL 2013, PONE UNA SERIA IPOTECA SUL FUTURO DEI LAVORATORI PRECARI DELL’ISPRA.
LA STESSA FINANZIARIA BLOCCA I RINNOVI CONTRATTUALI PER QUATTRO ANNI E METTE A RISCHIO I PASSAGGI DI LIVELLO.

CHIEDIAMO TUTTI INSIEME RISPOSTE ALLA STRUTTURA COMMISSARIALE!
LUNEDI’ 7 GIUGNO, ORE 10:30
ASSEMBLEE DEI LAVORATORI: saletta Intersindacale - Via Brancati e sala Fazzini -Via Curtatone

CONTRO LA MANOVRA ECONOMICA SALVA BANCHE CHE TAGLIA I SALARI AI DIPENDENTI PUBBLICI E DISTRUGGE LA RICERCA PUBBLICA
Scendiamo in piazza per decidere noi!

Sabato 5 giugno manifestazione nazionale a Roma
Lunedì 14 giugno sciopero generale del pubblico impiego
USI/RdB RICERCA