LA PETIZIONE DA FIRMARE

lunedì 15 dicembre 2008

I rilevatori precari Istat alla 9° Conferenza Nazionale di Statistica


Questa mattina, dopo l'apertura ufficiale con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e con il Presidente dell'Istat Luigi Biggeri, i lavoratori dell'Istituto hanno preso parola durante l'inaugurazione della nona Conferenza Nazionale di Statistica. Una delegazione di lavoratori è salita sul palco e ha disteso uno striscione che esprimeva la contrarietà alla privatizzazione delle statistiche. In particolare è stato ricordato che la rete di rilevazione dell'Istat sulle Forze di Lavoro, composta da 317 rilevatori con contratti co.co.co. rinnovati di anno in anno da 6 anni, rischia di essere appaltata a una società privata. L'Istituto sta infatti procedendo a una gara d'appalto e nel contempo sta studiando la costruzione di una società privata apposita a capitale Istat: soluzione che servirebbe solamente ad aumentare la spesa pubblica. Nonostante la proroga di 6 mesi per i contratti co.co.co. dei rilevatori annunciata dalla Funzione Pubblica la scorsa settimana durante un presidio, la situazione rimane del tutto oscura e ambigua. I lavoratori hanno distribuito un dossier sulla questione ai presenti in sala, che hanno apprezzato l'intervento, sostenuto dalla Flc Cgil dell'Istat.

Lavoratori e lavoratrici Istat in mobilitazione, 15/12/2008

P.A.: BRUNETTA, STIAMO ATTUANDO DIRETTIVE SU STABILIZZAZIONE


(ASCA) - Roma, 15 dic - ''Il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione sta attuando tutte le direttive del mio predecessore su stabilizzazione precari, assunzioni e pari opportunita'''. E' quanto dichiara, in una nota, il ministro Renato Brunetta. ''Peccato che di queste direttive (tipo quella sui precari) - prosegue - qualcuno del Partito Democratico ogni tanto se ne dimentichi. Relativamente alla direttiva sulle pari opportunita' il Dipartimento della Funzione pubblica insieme a quello delle Pari opportunita' ha elaborato il rapporto di sintesi dell'anno 2008 sull'attuazione della direttiva emanata il 23 maggio 2007. Il rapporto e' presente da oggi sul sito del Ministero (www.innovazionepa.it) ed e' mia intenzione lavorare gia' da subito per migliorare quanto di buono e' stato finora fatto. Nessuna dimenticanza od omissione anzi...''.

Assemblea 15/12/2008


Documento votato dall’assemblea dei lavoratori indetta da CGIL, CISL e UIL tenutasi nella sala Conferenze della sede di via Brancati il 15 dicembre 2008


I lavoratori dell’ISPRA, nel ribadire la richiesta di mantenimento dei livelli occupazionali nell’Istituto, per mezzo di proroghe di tutti i contratti dei lavoratori precari, sottolineano i ritardi dell’Amministrazione nel procedere ad atti che permettano l’assunzione a Tempo Indeterminato dei lavoratori precari e la stesura del programma del fabbisogno di personale pianificando gli ingressi nei prossimi anni e chiedono che si provveda tempestivamente ai seguenti atti:



Pubblicazione della graduatoria 2008 e pianificazione delle assunzioni sulla base di questa

Stipula delle proroghe di tutti i contratti dei lavoratori precari

Stipula dei contratti a Tempo Indeterminato per tutti i lavoratori che abbiano maturato i

requisiti previsti dalle norme sulla stabilizzazione


Pianificazione delle altre assunzioni definendo le scadenza entro le quali saranno banditi concorsi, determinato il numero di posti messi a concorso suddivisi per profili contrattuali e stabilite le modalità attraverso le quali saranno espletate le procedure concorsuali, concordandole con i rappresentanti dei lavoratori


I lavoratori dell’ISPRA stigmatizzano inoltre i continui rinvii attuati dall’Amministrazione negli scorsi mesi che hanno portato i lavoratori precari a due settimane dalla scadenza dei contratti a non essere a conoscenza del proprio futuro dal 1 gennaio 2009, mentre molti di essi si trovano in procinto di essere licenziati.


Il documento è stato approvato all’unanimità dall’assemblea

La Prestigiacomo manda a casa 73 precari dell'Ispra


Nonostante le tante promesse

Si è cominciato da quelli meno tutelati, i diplomati. Ma sono appesi ad un filo anche tre Funzionari Amministrativi e per gli altri dipendenti in scadenza si attende un decreto legge

Villaggio Globale.it - Dopo mesi di discussioni, promesse e mobilitazioni, partono i licenziamenti all'Ispra: il 31 dicembre, oltre 70 dipendenti dell'Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale perderanno il lavoro.
I primi ad andare a casa sono i collaboratori che rappresentano l'anello più debole della catena, quelli diplomati, che pure svolgono attività istituzionali fondamentali per il buon funzionamento dell'ente. La struttura commissariale che amministra attualmente Ispra, nominata dal Governo e in particolare dal ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha infatti annunciato nei giorni scorsi che i contratti di 73 co. co. co. diplomati non saranno rinnovati dopo la fine dell'anno. Una discriminazione in piena regola verso questi lavoratori, tra i quali ci sono molti dei precari storici dell'ente, che ora fa suonare beffarda la recente affermazione di uno dei commissari, il quale rispondendo alle organizzazioni sindacali ha detto solennemente che «non si è mai pensato di discriminare in base al titolo di studio».
I collaboratori diplomati, che non sono rimpiazzi o lavoratori a latere dei dipendenti, anzi spesso portano avanti da molti anni un'attività facilmente riconoscibile come lavoro subordinato, svolgono nell'Istituto compiti come la realizzazione di prodotti cartografici, progettazione di titoli editoriali, il supporto agli stand che l'Istituto allestisce per eventi e conferenze, manutenzione informatica ed help desk, realizzazione di siti web museali, programmazione software e grafica, gestione del personale, supporto all'archivio della documentazione relativa agli impianti nucleari e ai progetti comunitari, per citarne solo alcuni.
In Ispra, il rischio non riguarda però i soli collaboratori, visto che è molto incerta anche la posizione di tre Funzionari Amministrativi in scadenza a fine anno, già in passato discriminati con una proroga difforme rispetto agli altri vincitori del loro stesso concorso. Tutti gli altri dipendenti in scadenza, titolari di stabilizzazione o meno, dovrebbero invece essere tenuti in servizio da un decreto legge ad hoc, la cui presentazione in Consiglio dei Ministri però è stata per l'ennesima volta rinviata di una settimana, slittando praticamente a Natale e mantenendo nell'incertezza centinaia di famiglie.
I lavoratori precari dell'Istituto chiedono che l'amministrazione si adoperi per trovare soluzioni che consentano il mantenimento in servizio di tutti coloro che al momento sono esclusi dalle proroghe, ad esempio applicando l'articolo 5 del Contratto Nazionale di Lavoro, la cui validità è stata ribadita recentemente anche da un parere della Funzione Pubblica, quindi dello stesso Governo. L'uso di questo provvedimento consentirebbe infatti le proroghe di tutti i contratti al momento in essere, oltre alla trasformazione in dipendenti a tempo determinato dei collaboratori, al momento sottopagati e privi di molti dei diritti fondamentali garantiti ai colleghi dipendenti, che spesso svolgono le loro stesse attività.

Precari Ispra, in arrivo 73 licenziamenti


La struttura commissariale nominata dal governo, che amministra l'Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale, ha annunciato che i contratti di 73 co.co.co. diplomati non saranno rinnovati nel 2009

La Nuova Ecologia - Il 31 dicembre oltre 70 collaboratori precari dell'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (Ispra) saranno licenziati. "I primi ad andare a casa sono i collaboratori che rappresentano l'anello più debole della catena, quelli diplomati, che pure svolgono attività istituzionali fondamentali per il buon funzionamento dell'ente". È quanto fanno sapere i precari dell'Istituto spiegando che la struttura commissariale che amministra attualmente l'istituto, nominata dal governo e in particolare dal ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha infatti annunciato nei giorni scorsi che i contratti di 73 co.co.co. diplomati "non saranno rinnovati dopo la fine dell'anno. Una discriminazione in piena regola - sostengono i precari in una nota - verso questi lavoratori, tra i quali ci sono molti dei precari storici dell'ente, che ora fa suonare beffarda la recente affermazione di uno dei commissari, il quale rispondendo alle organizzazioni sindacali ha detto solennemente che 'non si e' mai pensato di discriminare in base al titolo di studiò". Il rischio non riguarderebbe però i soli collaboratori, "visto che è molto incerta - si spiega ancora - anche la posizione di tre Funzionari Amministrativi in scadenza a fine anno".