LA PETIZIONE DA FIRMARE

giovedì 2 aprile 2009

È reato il silenzio omissivo dell'impiegato pubblico

di Giampaolo Piagnerelli


L'impiegato pubblico che non fornisce tempestivamente documenti al cittadino è imputabile per rifiuto di atti d'ufficio. A puntualizzare il principio la Corte di cassazione con la sentenza n. 14466/09 (disponibile sul sito on line di «Guida Normativa»). I Supremi giudici si sono trovati alle prese con una vicenda che vedeva protagonista un cittadino siciliano che, in merito a un terreno per il quale era stata chiesta l'espropriazione, non era venuto a conoscenza di un atto di cessione dell'area da parte della regione a un Comune per la realizzazione di un parcheggio.

Ora alla luce di quanto chiarito la sanzione prevista dall'articolo 328 del codice penale potrebbe sembrare sproporzionata. I giudici di piazza Cavour, tuttavia, hanno specificato che la fattispecie ricorre pienamente perchè se da una parte il cittadino aveva avuto cognizione della possibile espropriazione, quest'ultimo di fronte a un nuovo e diverso provvedimento sull'area poteva tutelarsi in modo diverso. Ad esempio intraprendendo nuove iniziative legali per ottenere il risarcimento dei danni, oppure accedendo alla retrocessione o anche rinunciando in via definitiva a ogni azione.

Conclude la sentenza che poi l'impiegato pubblico, proprio per il ruolo tecnico a lui attribuito (visto che aveva partecipato attivamente al progetto di sistemazione definitiva dell'area a parcheggio) fosse tenuto a trasmettere tempestivamente i documenti. Infatti l'azione tipica del delitto previsto dall'articolo 328 del Codice penale è integrata «dal mancato compimento di un atto ufficiale da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio, ovvero dalla mancata esposizione delle ragioni del ritardo, entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi ha interesse, con la conseguenza che il reato, omissivo proprio a consumazione istantanea, si intende perfezionato con la scadenza del predetto termine».

Meditate gente meditate...
dal sito de Il sole24 ore

Tutto va bene madama la marchesa...

Ecco la situazione europea ad oggi, secondo i più importanti quotidiani internazionali:


The Guardian


LONDRA – La Polizia afferma che 88 persone sono state arrestate nelle ultime 36 ore. La violenza è esplosa ieri pomeriggio intorno alla Banca d’Inghilterra, dopo che un gruppo dei manifestanti più duri ha preso d’assalto e distrutto una vicina sede della Royal Bank of Scotland.
I 20 rivoltosi, che hanno portato via computer e telefoni e sfondato le finestre, sono stati infine allontanati dalla Polizia con l’uso di cani e cavalli.

La RBS è stata al centro di una grossa controversia, da quando si è avuta la notizia che il suo ex amministratore delegato, Sir Fred Goodwin, ha ricevuto una pensione annuale di 703.000 sterline.

New York Times

PARIGI – I lavoratori di una fabbrica della Caterpillar sulle Alpi francesi hanno liberato mercoledì i loro capi, dopo averli trattenuti una notte intera durante una controversia sui benefit legati al loro licenziamento.

Martedì, in un altro caso di rabbia esplosa tra i lavoratori, François-Henri Pinault, amministratore delegato di PPR, ha dovuto essere liberato da poliziotti in tenuta antisommossa, dopo che i lavoratori in protesta contro i tagli occupazionali nelle sue aziende FNAC e Conforama avevano circondato la sua macchina e bloccato la strada con cassonetti della spazzatura per impedirgli di fuggire.

I lavoratori di una fabbrica della 3M di Pithiviers, nel centro della Francia, la scorsa settimana hanno trattenuto per oltre 24 ore il loro capo durante una discussione sul lavoro. I lavoratori di una fabbrica Sony di Pontonx-sur-l’Adour, nel sud-ovest della Francia, hanno trattenuto tutta la notte il loro capo per ottenere migliori benefit legati al loro licenziamento.

La Francia, che ha una lunga storia di militanza dei lavoratori, sta diventando sempre più irrequieta con l’approfondirsi dell’impatto della crisi economica globale. Il tasso di disoccupazione francese è salito, secondo l’Unione Europea, dall’8,5% di gennaio all’8,6% di febbraio.

ATENE – Martedì scorso, sospetti anarchici greci hanno scatenato ad Atene una serie di attacchi-bomba coordinati, distruggendo banche, concessionarie di automobili e un veicolo diplomatico: il tutto, secondo la Polizia, nell’arco di 15 minuti.

Non sono segnalati feriti o arresti, e secondo le forze dell’ordine non c’è stata finora nessuna rivendicazione. Secondo i vigili del fuoco, sono state bruciate cinque banche e sette macchine, una delle quali registrata come di proprietà dell’ambasciata egiziana.

Solo in Italia le cose sembrano essere calme e tranquille… dev’essere sicuramente perché la situazione è davvero fantastica, tutti hanno un lavoro stabile e sono felici... o no?
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'Europa è cosa nostra




Crisi, un manager sotto assedio per gli stipendi non pagati

A ventiquattrore dal sequestro di Francois-Henri Pinault, il re del lusso tenuto in ostaggio per un'ora da parte dai manifestanti francesi a Parigi, è toccato al primo manager italiano, Fernando Ruzza, amministratore delegato della Omnia Network, società di call center con clienti di primo piano nelle telecomunicazioni, parte di un gruppo che ha sedi anche a Corsico e in tutta Italia con circa tremila 300 dipendenti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un annuncio in bacheca che informava di un nuovo ritardo nel pagamento degli stipendi.

I dipendenti della sede in via Breda, a Milano, hanno indetto un'assemblea spontanea e poi si sono riuniti in un'assemblea in cortile, tenendo dentro per un'ora l'amministratore delegato finché questo non è sceso a parlare con i lavoratori. "Non è il primo episodio di slittamento nei pagamenti — dicono i lavoratori — Nei mesi scorsi erano intorno ai due o tre giorni, ma poi le tredicesime sono state pagate a gennaio inoltrato, mentre l'azienda si era impegnata a pagare gli stipendi di febbraio entro il 31 marzo, dopo numerosi slittamenti". I sindacati hanno deciso di aderire allo sciopero nazionale del gruppo.