LA PETIZIONE DA FIRMARE
giovedì 16 ottobre 2008
AMBIENTE: PRECARI ISPRA, SENZA DI NOI A RISCHIO SICUREZZA
Precari Ispra lanciano Sos: A rischio protezione ambiente
Dalle frane al nucleare, chi vigilerà sull'Italia?
La vera storia dei precari Ispra
Sebbene siano chiare le responsabilità di chi amministra la cosa pubblica e tante siano le richieste da fare all'amministrazione del nostro Istituto, a partire dalla stabilizzazione dei circa 300 aventi diritto ai sensi delle Leggi Finanziarie 2007 e 2008, quella che vogliamo evidenziare è la generale disattenzione da parte delle Istituzioni verso i problemi della ricerca e della salute ambientale, dimostrata non solo dalle norme adottate dai diversi governi che si sono succeduti, ma soprattutto dalla loro interpretazione restrittiva e dall'atteggiamento negativo degli stessi Enti nei confronti della stabilizzazione.
SkyTG24: Precari a spasso
Il servizio parla delle proteste contro la riforma Gelmini del 2 ottobre, ma da spazio anche alla protesta dei precari della ricerca. Tra gli intervistati anche precari dell'ISPRA.
Brunetta dice stop ai precari Ma il governo inciampa su invalidi
Il fatto è che l'emendamento sugli invalidi, denuncia Ivano Miglioli (Pd), "è entrato e uscito dal testo della legge almeno sei volte in due giorni. La verità è che governo e relatore non sanno che fare". Un pasticcio che "non rispetta il lavoro del Parlamento, dell'aula e ancora prima della Commissione". Stessa durezza da parte di Michele Vietti (Udc) che parla di "emendamenti che spuntano come funghi e di cui nessuno sa niente, meno che mai le opposizioni".
Tutto questo avviene da due giorni in un'aula molto distratta dalla guerra di posizione tra maggioranza e opposizione su Consulta e Vigilanza Rai. E dove tra i banchi del Pdl si sono rivisti all'opera i pianisti. Cammino faticoso questo del ddl sul lavgoro collegato alla Finanziaria.
Concorsi per residenti. Sarà molto difficile, quasi impossibile, in futuro che un giovane residente a Messina possa vincere un concorso per un posto a Milano. E' l'ennesimo emendamento-sorpresa comparso a corredo dell'articolo 37 ed è un'idea della Lega. Stabilisce che d'ora in poi ci sarà una corsia preferenziale, una vera e propria precedenza, nei concorsi pubblici per i residenti della regione dove si svolge il concorso. Una norma su cui pesa in modo palese un vizio di incostituzionalità. La Lega aveva avuto anche un'altra idea: non si doveva tener conto del titolo di studio nella formazione delle graduatorie dei concorsi. Via libera agli asini, o quasi. L'aula l'ha bocciata.
"Lotta ai falsi invalidi". Succede che stamani, quando apre la seduta, nel testo del ddl sul lavoro spunta di nuovo, dopo due bocciature, l'articolo 39 che modifica la legge 104 del '92 sui permessi da lavoro per l'assistenza ai disabili. E in aula scoppia il putiferio.
Duello Turco-Brunetta. Livia Turco non ci vede più: "Il governo deve tornare indietro, la propaganda ha un limite. Se è la lotta ai falsi invalidi, l'abbiamo sempre fatta, ci sono gli strumenti nella legge 104. Il ministro invece di blaterare, applichi la legge 104, faccia i controlli". L'ex ministro della Salute perde le staffe. "Cosa c'entra - insiste - la lotta ai falsi invalidi, su cui noi siamo d'accordo e la facemmo quando eravamo al governo, con le persone che hanno disabilità gravi e gravissime? Queste persone hanno un bisogno disperato di aiuto, non certo di veder ristretti i permessi della 104".
Brunetta è in difficoltà. Da una parte vuole mantenere l'immagine del ministro che decide e paladino della lotta ai fannulloni. Dall'altra vede che anche dai banche della sua maggioranza, a cominciare da Giovanardi, ci sono dubbi. E poi non ci sta a passare per quello che si dimentica dei più deboli. In fondo Brunetta nasce socialista. Così cerca di trattare la Turco con i guanti ("collega che apprezzo e che stimo" ripete più volte) e si difende: "Questo emendamento è dalla parte dei disabili e delle famiglie che li assistono ed è contro i profittatori che hanno abusato delle casse del welfare per opportunismo e assenteismo". Non basta. Il malumore serpeggia un po' ovunque. Anche l'Udc si ribella. Brunetta deve dare uno stop. Andare al voto adesso potrebbe significare andare sotto. Meglio riparlarne lunedì.
Precari, addio lavoro stabile
La Camera ha approvato l'articolo 37 bis del ddl lavoro che blocca dal primo luglio 2009 la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione. Questi lavoratori potranno essere assunti soltanto tramite concorso. L'emendamento, proposto dal ministro Brunetta, cancella le norme approvate dal governo Prodi nella Finanziaria 2008. E manda a spasso 50–60.000 addetti con contratti instabili.
La nuova misura abroga quelle del centrosinistra sul precariato, in base alle quali chi, negli ultimi cinque anni, ne aveva fatti tre di lavoro anche discontinuo nella pubblica amministrazione, poteva accedere a prove selettive d’idoneità per essere assunto. Ma non è tutto. Il provvedimento di Brunetta, se unito a quanto previsto dalla legge 112 dell’estate scorsa, relativamente al limite a 36 mesi della possibilità di operare nella pubblica amministrazione con contratti flessibili, potrebbe far lievitare addirittura a più di 100.000 il numero dei lavoratori precari licenziati: dal personale degli asili nido agli impiegati dei dicasteri, agli universitari e i ricercatori.
Un atto “molto grave” segno di “arroganza e insensibilità verso i lavoratori”. Così il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, commenta l’approvazione: “Si privano di lavoro decine di migliaia di persone - aggiunge - e si mettono in crisi interi servizi pubblici che possono essere svolti solo grazie al contributo e alla presenza di queste persone”. La misura, infatti, spiega Fammoni, “cancella i provvedimenti presi nella legislatura precedente, a seguito di accordi con le organizzazioni sindacali, sopprimendo legittime aspettative e spostando solo nel tempo (luglio 2009) la fine del rapporto di lavoro per la grande maggioranza dei precari mentre per gli altri dà il via ad un ennesimo e snervante tour de force di presentazione di domande e curricula del tutto inefficace, vista la prevista riduzione del lavoro pubblico già deciso dalla legge 133 recentemente approvata”.
Ricercatori sul piede di guerra
Duro il giudizio della Flc Cgil, il sindacato della conoscenza, che parla di “norma sbagliata, che introduce solo un meccanismo di licenziamento dei ricercatori a tempo determinato”. A dirlo è Maria Brigida, segretaria nazionale Flc, che insieme a centinaia di ricercatori precari ha manifestato davanti a Montecitorio. Soltanto per quanto riguarda gli enti di ricerca, la maggioranza ha deciso di rinviare lo stop alla stabilizzazione degli oltre 10.000 precari degli enti di ricerca al primo luglio, “ma – sottolinea Brigida – è solo un prolungare il problema. Temo che a luglio del prossimo anno saremo nelle stesse condizioni di ora. Con tutti i precari a casa e con gli istituti di ricerca bloccati, dal momento che in alcuni enti la percentuale di precari sfiora il 70 per cento”. Ora la palla passa al Senato.
Assistenza agli invalidi, Brunetta fa marcia indietro
Tra le altre norme in corso di approvazione, anche un giro di vite sul diritto dei dipendenti pubblici a usufruire dei permessi retribuiti, previsti dalla legge 104 del 1992, per assistere familiari con gravi disabilità. Un provvedimento contro il quale il Pd ha protestato duramente. E il ministro Brunetta, visti i malumori che serpeggiavano in Aula, ha fatto parziale marcia indietro rinviando a lunedì l'esame dell'articolo, così da evitare che il governo andasse sotto. Contro la misura si leva anche la voce della Cgil: "Controllare e prevenire gli abusi non vuol dire negare e calpestare dei diritti", afferma la responsabile dell'ufficio politiche per la disabilità della Cgil Nazionale, Nina Daita. "Pensare di ridurre le tutele per queste fasce deboli è di per sé un forma di discriminazione non accettabile per un paese che si definisce civile". Nel corso della discussione in Aula il relatore del ddl lavoro Giuliano Cazzola (Pdl) ha dichiarato: "Noi siamo pronti ad accogliere i loro (dell’opposizione, ndr) rilievi al comitato dei nove" e comunque "intendiamo mantenere e salvaguardare i diritti fondamentali" della legge 104. E lo stesso ministro Brunetta ha precisato: "Ho parlato di 'famigerata' legge 104 perché è stata usata in maniera opportunistica per prendersi quei tre giorni al mese tirando fuori la vecchia zia che vive a 500 km di distanza, senza alcuna verifica o controllo". "Siamo tutti dalla parte giusta – ha detto Brunetta -, quella di chi soffre. Questo è stato sempre il nostro obiettivo".
Concorsi territorializzati: vince la Lega
E' passata invece un'altra misura targata Carroccio: due emendamenti di matrice leghista all'articolo 37 (sulla territorializzazione dei concorsi pubblici) prevedono che in caso di parità di punteggio, nelle prove concorsuali, debba prevalere la posizione di chi risiede nella sede di impiego. Sarà più difficile, d'ora in poi, trovare lavoro al Nord per chi viene dal Mezzogiorno.
BRUNETTA A DAMIANO: Sui precari faresti meglio a fare una seria autocritica
“Damiano dimentica o fa finta di non ricordare che le procedure di stabilizzazione, con la normativa vigente, si chiuderanno comunque entro il 31 dicembre 2009 e che il problema del precariato, nonostante i due anni finora trascorsi, è tutt’altro che risolto. Perché Damiano non si chiede come mai le sue norme non hanno funzionato? Forse perché erano senza risorse? Perché dal Governo di cui faceva parte non è mai stato fatto un vero monitoraggio per conoscere quante risorse erano effettivamente necessarie? Prima di criticare l’emendamento votato oggi alla Camera, Damiano farebbe meglio a pronunciare una seria autocritica sul suo operato”.