LA PETIZIONE DA FIRMARE

mercoledì 30 marzo 2011

IL FATTO QUOTIDIANO 27/03/2011

TERRA 27/03/2011

ADN KRONOS 26/03/2011

ADN KRONOS

RICERCA: USI RDB, OGGI PRESIDIO CONTRO PRECARIETA' ISPRA =
PD LAZIO, PRONTI A MOBILITARE CITTADINI

Roma, 26 mar. - (Adnkronos) - "Oggi l'Usi Rdb Ricerca ha
organizzato un presidio presso la sede Ispra per manifestare la
preoccupazione di tanti lavoratori contro il processo di
ridimensionamento e impoverimento dell'Istituto legato alla drammatica
situazione economica in cui versa, la dismissione di sedi centrali e
prestigiose, la mancanza di un indirizzo chiaro e di fondi per le
attivita'". Lo dichiarano in una nota Alberto Filisio consigliere Pd
alla Provincia di Roma e Valentino Mancinelli, coordinatore del Pd del
XVIII Municipio.

"Tutto questo - continua la nota - mette a rischio l'assunzione
dei vincitori di concorso nonche' la regolarizzazione dei contratti
dei precari che il ministro Prestigiacomo promise un anno fa a seguito
dell'occupazione da parte dei lavoratori esasperati.Siamo solidali e
preoccupati per le sorti di un Istituto strategico per le politiche
ambientali dell'Italia. Basti pensare che in queste ore e' proprio
l'Ispra il reporting nazionale ufficiale sulla tragedia nucleare che
ha colpito il Giappone".

"Inoltre - conclude la nota degli esponenti del Pd - ci
preoccupa la dismissione di sedi prestigiose, come quella di via
Casalotti 300 nel quartiere Aurelio-Boccea sia perche' compromette la
prosecuzione delle fondamentali attivita' di ricerca sul mare, sia
perche' dietro a questa decisione potrebbero celarsi tentativi di
speculazione edilizia che comprometterebbero la realizzazione del
Parco della Cellulosa in cui gli immobili insistono. Contro questa
possibilita' vigileremo. Siamo pronti a chiamare alla mobilitazione i
cittadini, le associazioni ambientaliste e i comitati di quartiere del
municipio 18".

AGENZIA DIRE 26/03/2011

AMBIENTE. SIT IN PRECARI ISPRA: BASTA PRECARIATO, SALVARE LA SEDE
DISATTESI PUNTI PROTOCOLLO 2010, A RISCHIO FUNZIONALITA' ENTE.

(DIRE) Roma, 26 mar. - In corso il sit in dei ricercatori Ispra
alla sede principale dell'ente, in via Curtatone, a Roma. Una
manifestazione pacifica, con una cinquantina di partecipanti,
"per ora", con il controllo di un nutrito schieramento di forze
dell'ordine, ma "probabilmente solo per via della concomitante
manifestazione per l'acqua pubblica e contro il nucleare- fanno
sapere i partecipanti- alla quale ci uniremo una volta terminata
la nostra mnifestazione". Una manifestazione necessaria, spiega
un rappresentante dell'Usi Rdb Ricerca, "perche' dopo la
manifestazione dello scorso anno, quando salimmo sui tetti,
nonostante siano stati presi degli impegni con un protocollo ci
sono ancora centinaia di persone in uno stato di precarieta'".
Infatti, "89 persone avrebbero dovuto essere assunte a tempo
indetermionato ma cosi' non e' stato per mancanza di fondi, ci
hanno detto", e "per ora siamo pessimisti".
Infatti, segnala il rappresentante dell'Usi Rdb Ricerca, "si
parla anche di chiusura per la sede centrale dell'Ispra", quella
teatro del sit in di oggi, e "sempre per mancanza di fondi, e si
parla di chiusura anche per la vecchia sede dell'Icram
(l'istituto di ricerca sul mare accorpato nell'Ispra, ndr) di
Casalotti, inserito in un'area naturalistica di pregio". Sede che
sarebbe potuta diventare polo d'attrazione per il pubblico,
spiegano i precari, cosi' come quella romana di via Curtatone,
"che ospita un museo con importanti reperti, di solito purtroppo
chiuso ma oggi visitabile per la Giornata di primavera del Fai"
(il Fondo per l'ambiente italiano, ndr).
Una manifestazione di chi vuol fare ricerca e vuol lavorare
alla tutela dell'ambiente e della salute, sottolinea il
rappresentante dell'Usi Rdb Ricerca, "e ci occupiamo, tra
l'altro, anche di nucleare, oggi tristemente all'onore delle
cronache, cosi' come ci siamo occupati dello sversamento di
petrolio che ha minacciato le coste della Sardegna".(SEGUE)


(DIRE) Roma, 26 mar. - L'Ispra (istituto superiore per la
protezione e la ricerca ambientale), insomma, "rischia di finire
in cantina, come gia' successo al suo prezioso museo". Quel che
oggi si vive e' "la drammatica situazione del precariato, la
dismissione di sedi centrali e prestigiose, il trattamento
riservato ai reperti di proprieta' dell'istituto, la mancanza di
un indirizzo chiaro e di fondi per le attivita', le divisioni al
vertice dell'ente- denuncia l'Usi Rdb- tutto sembra mostrare una
volonta' di ridimensionamento e impoverimento dell'istituto".
Un'agitazione per evitare "che l'Ispra diventi una semplice
succursale del ministero vigilante (quello dell'Ambiente) o venga
smembrata, in primo luogo con la partecipazione di oggi al
presidio davanti la sede di via Curtatone, in occasione
dell'apertura straordinaria del museo per le giornata del Fai
(Fondo ambiente italiano)".
Dopo aver speso soldi e risorse umane per svolgere i concorsi
pubblici nazionali conclusi mesi fa, "vista la drammatica
necessita' di personale per il buon funzionamento dell'istituto",
denunciano i precari, l'amministrazione "dice di non aver
ricevuto, al momento, trasferimenti sufficienti dal ministero
dell'Ambiente, quindi di non poter andare avanti con le previste
assunzioni dei vincitori e tantomeno con gli attesi scorrimenti
delle graduatorie di idoneita', nonche' l'emanazione di bandi a
tempo determinato per i profili non presidiati dai concorsi
stessi". Tutti aspetti "previsti dal protocollo d'intesa siglato
lo scorso anno al termine della 'lotta del tetto', la cui
applicazione integrale consentirebbe finalmente l''emersione' di
oltre 200 lavoratori 'in nero' che ancora oggi svolgono le stesse
attivita' dei colleghi a tempo indeterminato, senza pero'
ricevere lo stesso trattamento economico e contrattuale".(SEGUE)



DIRE Roma, 26 mar. - "Il previsto abbandono della centrale sede
di via Curtatone, in nome di un dubbio risparmio economico,
comportera' l'abbandono dell'Auditorium e di qualsiasi
possibilita' per l'Ispra di avere una sede di rappresentanza a
Roma, come si addice a un istituto cosi' importante e con tanti
eventi pubblici da organizzare- denuncia l'Usi Rdb Ricerca-
proprio oggi, in occasione delle visite guidate previste al museo
per le giornate di primavera del Fai, non si puo' fare a meno di
sottolineare l'allestimento del tutto inadeguato della preziosa
collezione, con la maggior parte dei reperti chiusi in scatole di
cartone e non accessibili al pubblico, situazione destinata a
peggiorare ulteriormente con la chiusura della sede e il
trasferimento nel periferico Eur, che inoltre causera' pesanti
disagi all'organizzazione della vita di tanti lavoratori".
Discorso simile per la sede di via Casalotti, "che si trova
all'interno di un'area naturale di grande pregio e potrebbe
costituire un centro di eccellenza dedicato al mare, se solo si
decidesse di investirci invece di dismetterla, impoverendo quel
territorio e rischiando di aprire la strada alla peggiore
speculazione edilizia".(SEGUE)





LAVORO. ISPRA, PD: SOLIDARIETA' A RICERCATORI IN PRESIDIO
"CON DISMISSIONE SEDI RISCHIO SPECULAZIONE EDILIZIA".

(DIRE) Roma, 26 mar. - "Esprimiamo solidarieta' ai lavoratori
dell'Ispra oggi in presidio organizzato da l'Usi/Rdb Ricerca alla
sede di via Curtatone, per protestare contro il processo di
ridimensionamento e impoverimento dell'Istituto, la dismissione
di sedi centrali e prestigiose, la mancanza di un indirizzo
chiaro e di fondi per le attivita'". A parlare, in una nota,
Alberto Filisio consigliere provinciale del Pd, e Valentino
Mancinelli, Coordinatore del Pd del XVIII Municipio presenti al
sit-in.
"La difficile situazione economica mette a rischio
l'assunzione dei vincitori di concorso nonche' la
regolarizzazione dei contratti dei precari che il Ministro
Prestigiacomo promise un anno fa a seguito dell'occupazione del
tetto da parte di lavoratori esasperati. Siamo preoccupati per le
sorti di un Istituto strategico per le politiche ambientali
dell'Italia. Basti pensare- sottolineano gli esponenti del Pd-
che in queste ore e' proprio l'Ispra il reporting nazionale
ufficiale sulla tragedia nucleare che ha colpito il Giappone.
Inoltre- proseguono- ci preoccupa la dismissione di sedi
prestigiose, come quella di via Casalotti 300 nel quartiere
Aurelio-Boccea; sia perche' compromette la prosecuzione delle
fondamentali attivita' di ricerca sul mare, sia perche' dietro a
questa decisione potrebbero celarsi tentativi di speculazione
edilizia che comprometterebbero la realizzazione del Parco della
Cellulosa in cui gli immobili insistono. Contro questa
possibilita' vigileremo e siamo pronti a chiamare alla
mobilitazione i cittadini, le associazioni ambientaliste e i
comitati di quartiere del Municipio XVIII".

IL FATTO QUOTIDIANO