LA PETIZIONE DA FIRMARE

martedì 9 giugno 2009

Nuova puntata della farsa ISPRA

Siccome non ci sono novità per i precari ( E SFIDO AD AVERLE SE NON VENGONO FATTE RICHIESTE SPECIFICHE) allora l'Amministrazione si gioca un'altra carta che dovrebbe "ammansire" la polemica. La scorsa settimana, dopo tanto tempo, finalmente era tornata dal MEF l'approvazione ad una delle applicazioni contrattuali ex apat ancora in sospeso, il salario accessorio, relativo agli anni 2006-2007-2008. Ha termine così una vicenda sconcertante che si è protratta fino all’inverosimile (tra le altre). Bell'esempio se mai servisse conferma delle modalità farsesche con cui vengono gestite cose importanti per i lavoratori (tipo i soldi dello stipendio). A fronte del comportamento scorretto dell’Amministrazione, che evidentemente voleva mettere in difficoltà le OO.SS., ponendo i lavoratori gli uni contro gli altri, la FLC ha ribadito l'obbligo dell'Amministrazione nella persona del Commissario a dare risposte immediate al personale in scadenza. Allo stesso tempo, al fine di chiudere una questione assurda come quella dei "vecchi" salari accessori, ed al fine di evitare altri pasticci in vista della discussione dei salari "nuovi" di ISPRA (sempre che ISPRA a quel punto esista ancora chissà), la FLC per senso di responsabilità ha ritenuto di dover approvare l’accordo. Questo non significa in alcun modo approvare l'operato dell'Amministrazione, anche perchè il salario anche accessorio è un diritto che non dipende dall'Amministrazione, non è una gentile concessione. Manteniamo altissima l'attenzione e domani cerchiamo di essere in tanti al MATTM. Magari ogni precario o ex precario potrebbe impegnarsi a "portare" con sè un TI, meglio ancora se il proprio capo struttura. O sono tutti così poco coraggiosi e tanto poco generosi nei confronti della gente che lavora con loro da anni? gli servono gli occhiali nuovi per vedere cosa sta succedendo?? E una parola non manca però per i diretti interessati che potrebbero perdere tra poco il loro posto di lavoro. Dovete difenderlo! se non portate voi la forza e la determinazione, anche il sostegno di chi vuole dare una mano non serve a niente. Chi è stato da poco stabilizzato sa bene che significa l'incertezza, proprio perchè sta sperimentando ora dopo tanto tempo un pò di serenità. E allora andiamo insieme a conquistare un pò di serenità anche per gli altri!
Ci vediamo domani 10 giugno dalle ore 10, presidio sotto il Ministero dell’Ambiente per sostenere la lotta dei lavoratori precari a difesa del posto di lavoro e per la difesa del ruolo dell’ISPRA.

ciao,
Francesca

BERLUSCONI: "CASSA INTEGRAZIONE PER TUTTI!"

Silvio Berlusconi - Oggi non c'è nessuno che perdendo il lavoro non venga aiutato dallo Stato. C'è la cassa integrazione per i precari, così come per i lavoratori a progetto". Silvio Berlusconi a Porta a Porta (04/06/09).
"Si stima che 1,6 milioni di lavoratori dipendenti e parasubordinati non abbiano diritto ad alcun sostegno in caso di licenziamento". Mario Draghi all'Assemblea della Banca d'Italia, Considerazioni finali (29/05/09).
"Questa è un'informazione di Draghi che non corrisponde alle cose che emergono dalla nostra conoscenza della realtà italiana". FALSO

I precari e i lavoratori a progetto non hanno la cassa integrazione guadagni. Il decreto legge “anticrisi” n.185 convertito in legge con modifiche il 28 gennaio 2009 prevede un intervento una tantum a beneficio dei lavoratori parasubordinati che hanno percepito almeno 5000 euro e meno di 13819 euro nell'anno 2008 da parte di un unico committente e che ora risultano senza commesse di lavoro e svolgono attività in settori o zone dichiarati in stato di crisi (poi soppresso nel decreto attuativo). Si tratta di un intervento di sostegno del reddito in via sperimentale e non di un’indennità di disoccupazione. Il valore del sussidio è del 20% del reddito percepito l’anno precedente per il 2009 e del 10% successivamente. I lavoratori parasubordinati, infatti, sono considerati autonomi dal punto di vista previdenziale, e dunque senza diritto alle prestazioni di disoccupazione. I particolari requisiti necessari per accedere ai sussidi (per esempio, due anni almeno di iscrizione alla cassa) escludono la maggior parte dei lavoratori a tempo determinato, ma soprattutto quelli con un contratto di lavoro somministrato o interinale per non parlare degli apprendisti.
Inoltre, le imprese con meno di 15 dipendenti, tessuto fondamentale del nostro paese, possono fare ricorso solamente alla Cassa integrazione guadagni in deroga con lunghi tempi di attivazione e scarse risorse tanto che in alcune zone d’Italia le banche e le Fondazioni bancarie si sono attivate per anticipare il versamento.
In un primo momento si era parlato anche di interventi formativi per riqualificare i lavoratori che perdono il proprio posto, ma nella legge e nel decreto attuativo non se ne trova traccia.


ANDIAMO TUTTI LO STESSO!!!
FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA PRESSIONE!!!