LA PETIZIONE DA FIRMARE

mercoledì 29 ottobre 2008

Via libera della Camera al ddl Lavoro

Tra le novità principali: ammortizzatori sociali anche alle grandi aziende, ritocchi al processo del lavoro, stretta sui permessi per chi assiste i disabili, stop alla stabilizzazione dei precari. Ora il testo passa all'esame del Senato

La Camera ha approvato il ddl Lavoro collegato alla manovra finanziaria. Hanno votato a favore 269 deputati, i contrari sono stati 201, mentre i 30 parlamentari dell’Udc si sono astenuti. Tra le novità principali, ammortizzatori sociali anche alle grandi aziende, ritocchi al processo del lavoro, stretta sui permessi per chi assiste i disabili, stop alla stabilizzazione dei precari. Ora il provvedimento passa all’esame del Senato, dove sono annunciate alcune modifiche.
Quanto agli ammortizzatori sociali, il fondo per ora si ferma a quota 450 milioni: l'ulteriore aumento di 150 milioni (previsto in un emendamento dei giorni scorsi) è infatti stato rinviato. Approvate invece le proposte dell’opposizione per garantire anche alle grandi imprese (le quali già per legge hanno la cassa integrazione) di usufruire delle risorse per la cassa in deroga. Restano i ritocchi al processo del lavoro: con le modiche della Camera si favorisce infatti il ricorso all’arbitrato privato, riducendo così gli spazi di sindacabilità del giudice le cui funzioni, denunciano molti giuslavoristi, rischiano di essere drasticamente ridimensionate.
Confermato lo stop alla stabilizzazione dei precari: le nuove regole entreranno in vigore dal primo luglio del prossimo anno, e da quella data chi non ha un contratto a tempo indeterminato potrà essere regolarizzato solo per concorso. In tema di pensioni, resta in bilico la delega al governo sui lavori usuranti, che è stata dimezzata e portata da sei a soli tre mesi.
Assistenza ai disabili. Modifiche, anche se meno nette di quella previste dal governo all’inizio della discussione, pure sulla “104”, la legge che garantisce i permessi per assistere i familiari disabili. In base al nuovo testo, ne potranno usufruire i parenti fino al terzo grado (e non più solo fino al secondo). I nomi dei beneficiari dei permessi, per evitare duplicazioni, dovranno essere trasmessi a un'apposita banca dati.
Sommerso. In arrivo sanzioni amministrative più dure per i datori (tranne quelli di lavoro domestico) che impiegano personale senza avere dato la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. La sanzione andrà da 1.500 a 12 mila euro per ciascun lavoratore, maggiorata di 150 euro per ciascuna giornata di lavoro effettivo.
Altre misure. Dal primo gennaio 2009 il certificato medico per le assenze per malattia, sia nel settore pubblico sia in quello privato, dovrà essere inviato all'Inps per via telematica. Quanto alle forze dell'ordine e vigili del fuoco, viene riconosciuta la loro specificità ai fini della definizione degli ordinamenti, delle carriere e dei contenuti del rapporto di impiego e della tutela economica, pensionistica e previdenziale. Gli organismi di rappresentanza dei militari (Cocer) potranno partecipare alle trattative sul trattamento economico e previdenziale. Infine, torna in vigore la norma sul riposo domenicale e settimanale, norma che era stata cancellata dal 'taglia-leggi' approvato prima dell'estate con la manovra triennale.

Nessun commento:

Posta un commento