Dario Franceschini sta girando l'Italia per le elezioni e sente che, «come avviene nei momenti di difficoltà, gli italiani hanno energie positive e voglia di uscire in fretta dalla crisi. Ma hanno diritto che il Governo faccia quello che hanno fatti i governi di tutti gli altri Paesi del mondo, cioè misure concrete per affrontare l'emergenza». In particolare - ha detto parlando con i giornalisti a Fano - «il sistema delle piccole e medie imprese ha bisogno di accedere al credito, finché non ripartono i consumi ha bisogno di credito da parte delle banche, ha bisogno di provvedimenti concreti». Franceschini ha ricordato che il Pd ha presentato in Parlamento una proposta «che prevede che l'acconto delle imposte di giugno passi dal 40 al 20%, in modo da dare respiro in attesa che ripartano i consumi». Ma «ci hanno bocciato anche questa proposta. Come ci hanno bocciato l'assegno di disoccupazione per i precari, come hanno bocciato il contributo di solidarietà sui redditi dei più ricchi per aiutare la povertà assoluta. Noi sappiamo che un grande partito può fare il bene del Paese, anche stando all'opposizione» e quindi «mettiamo in campo risposte concrete. Il Governo - ha ripetuto - sembra stare lì con le mani in mano, aspettando che la crisi globale passi da sola. Non va bene»
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venerdì 15 maggio 2009
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