LA PETIZIONE DA FIRMARE

venerdì 24 ottobre 2008

“Qui lo dico, qui lo nego”: Caimano da strategia della tensione, aspre reazioni Mistretta incredulo, Demuro: illusionista

Fantasista, gaffeur o stratega della tensione? Uomo forte eppure riformista, frainteso a sinistra. Il Berlusconi delle gag getta il sasso, soffia sul fuoco e poi, al solito, “qui lo dico e qui lo nego”. «Mai parlato di mandare la polizia all'Università» rettifica, dopo essere finito in prima pagina su tutti i giornali. Smentisce se stesso, il presidente del Consiglio, a costo di negare le registrazioni video con “l'avviso ai naviganti” e la dichiarata intenzione - puntualmente messa in atto ieri pomeriggio - di convocare il ministro degli interni Maroni, “per dargli istruzioni dettagliate su come intervenire attraverso le forze dell'ordine” per scongiurare l'occupazione di scuole e università”. La levata di ascudo a tutto campo dopo le sue dichiarazioni sembra averlo messo in difficoltà. Eppure l'uomo non parla mai a vanvera. Casomai a sproposito. Se è vero, come spiega Giammario Demuro, docente di diritto costituzionale, che “nelle università la polizia non può entrare a meno che non siano i rettori e i presidi a chiamarla. Certo un presidente del Consiglio che per contrastare il diritto a manifestare, riconosciuto dalla Costituzione, ha bisogno di convocare il ministro degli Interni, appare in difficoltà. Se poi nega di averlo detto allora è molto pericoloso. Perché si sa che solo rettori e presidi possono chiamare la polizia per gravi motivi, cioè impedire violenze su cose e persone - spiega il giurista - E la cifra di questo movimento studentesco è la difesa di un diritto individuale, senza ideologia, né scelta di classe. Gli studenti hanno paura di non avere le stesse chances dei loro padri. Berlusconi invece parla come se fossimo negli anni Settanta. Il premier è un bravo illusionista, semplifica questioni complesse, riesce a far discutere su questioni come il grembiulino si il grembiulino no. E' surreale”. Che non sia tutto così liscio e scontato come la triade Tremonti-Gelmini-Brunetta ha fatto credere fino a ieri è però un dato di fatto. La questione vera sono i soldi, conferma Pasquale Mistretta: “La vera incertezza è lì, il documento di programmazione sul fondo ordinario che doveva essere presentato entro il 30 ottobre è slittato al 20 di dicembre”. E rettifica sulla polizia? “Ho risposto alle dichiarazioni di Berlusconi in diretta perché ho una storia in questo ateneo e quando uno studente mi ha fatto vedere l'sms con quelle dichiarazioni ho pensato a uno scherzo. Ne abbiamo parlato anche con il comandante dei carabinieri e della polizia, i nostri studenti non sono particolarissimi e la Digos segue tutto quello che succede”. Ci saranno delle aperture al confronto? “Se io lascio manifestare i 200 studenti in agitazione diventano 20, se invece glielo impedisco diventano duemila. Si tratta di strategie comportamentali. Berlusconi parla per i suoi giornali, è un artista. Tiene alta la tensione e l'attenzione, così i nemici sparano e lui è sempre sulle prime pagine. Anche quando non è il caso. D'altra parte il popolo italiano vuole questo”. Per il rettore, la protesta non otterrà grandi risultati: “Gli studenti hanno bisogno di visibilità, di leadership, la componente docenti è imboscata, ognuno deciso a difendere i propri interessi. Quelli davvero colpiti sono gli assegnisti di ricerca, per loro la porta è sbarrata. Certo, quanti devono fare carriera restano fermi, ma hanno uno stipendio. A me preoccupano di più i precari dell'amministrazione che si trovano ad avere 40 anni senza un posto di lavoro fisso e sperano molto nella nostra Università. E poi soldi non ce ne sono. O meglio ce li abbiamo ma sono usati male e se l'andazzo rimane questo sono sprecati, mi dispiace dirlo”. Un teatrino affatto ingenuo, un pas de deux perfettamente concertato tra Berlusconi e Gelmini, secondo il senatore del Pd Francesco Sanna, reduce dalla seduta del Senato dove si discute la legge sulla scuola che ha santificato in aula Maria Stella Gelmini. Mentre davanti a palazzo Madama il presidio degli studenti e di poliziotti e carabinieri vanta l'insolito rapporto di 1:1. “ Berlusconi usa armi di distrazioni di massa - dichiara il senatore sardo - vuole tenere alta l'idea di un pericolo sovversivo che non viene combattuto a sinistra, ma favorito dal Pd. E tutto questo per negare ogni critica in merito alle questioni. Lancia messaggi e contromessaggi. E' possibile che il cambio di rotta sia un segnale di pace dentro il Pdl perché l'uscita di ieri non è piaciuta ad An ed è stata un vero sgarbo istituzionale nei confronti della Lega e di Maroni. Nessun ministro dell'Interno prende "dettagliate istruzioni" in materia di ordine pubblico dal premier. Prima lui picchia e la Gelmini dice di essere disposta al dialogo. Oggi in Senato lei fa la dura e lui un passo indietro. Sulla scuola hanno rinunciato a mettere la fiducia, il ministro è venuto in aula ma ha fatto un intervento ai limiti dell'offensivo, confermando tutte le posizioni assunte precedentemente, applaudito in piedi a ogni passaggio. Così la destra si prende la rivincita sulla scuola, parla contro il sistema pubblico, tenta di vestire ideologicamente la legge scritta da Tremonti”. La scuola primaria ha dunque i giorni contati, con 30 voti di vantaggio e tempi contingentati per gli emendamenti, mercoledì ci saranno le dichiarazioni di voto. Saranno trasmesse in diretta televisiva e il governo otterrà la sua prova di forza. Per chi non vuole il maestro unico e una scuola media e superiore dimezzata nel monte ore e negli organici, resta solo la manifestazione del proprio dissenso “Far vedere che c'è un paese che in questa battaglia si riconosce, contrastare nell'opinione pubblica una lotta tutta basata sull'ideologia”. Nel frattempo è legge il commissariamento d'ufficio di quelle Regioni e Province che non dovessero mettere in pratica i piani di dimensionamento delle scuole, così come li ha previsti il governo. Una norma impugnata dalla Sardegna che, nel nome dell'autonomia degli enti locali, ne contesta la costituzionalità.

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