LA PETIZIONE DA FIRMARE

mercoledì 8 ottobre 2008

Precari pubblici: prossimo appuntamento lo sciopero generale del sindacalismo di base

Un partecipatissimo presidio davanti Palazzo Vidoni rilancia la manifestazione nazionale del 17 Ottobre a Roma

(pane-rose.it) - Roma, 7 ottobre 2008 - Oltre 1000 precari appartenenti a tutti i Comparti del Pubblico Impiego e della Ricerca hanno partecipato questa mattina a Roma al presidio davanti al Ministero della Funzione Pubblica, indetto dalla RdB-CUB e dalla Usi-RdB Ricerca per chiedere il ritiro di tutti i provvedimenti “ammazzaprecari” varati dal Governo e la stabilizzazione di tutte le tipologie di contratti precari.

Consistente la partecipazione dei precari della Ricerca, comparto fra i più colpiti dall’emendamento anti-stabilizzazioni, che hanno inscenato una “compravendita dei cervelli”, con tanto di spedizione ai centri di ricerca internazionali dei pacchi contenenti i cervelli dei ricercatori italiani.

Una delegazione sindacale è stata ricevuta a Palazzo Vidoni. Nel corso dell’incontro i rappresentanti RdB-CUB hanno sottolineato la necessità di un’inversione di rotta complessiva sulla questione precarietà nel Pubblico Impiego, ricordando la propria posizione già critica nei confronti dei provvedimenti adottati dal Governo Prodi, limitati per quantità e qualità. La delegazione ha chiesto di incontrare il Ministro in occasione dello sciopero generale del prossimo 17 ottobre, ai fini di avviare un confronto serio volto a eliminare il precariato dalla P.A. attraverso la stabilizzazione di tutti gli oltre 300.000 precari, la revisione a rialzo delle dotazioni organiche necessarie all’erogazione dei servizi pubblici, lo sblocco totale della copertura del turn-over ed un investimento in termini economici sul servizio pubblico.

Nell’incontro è emersa la volontà del Ministero di monitorare la situazione del precariato a partire dalla Ricerca. I rappresentati Usi-RdB, pur accogliendo positivamente l’intenzione di conoscere a fondo la situazione nei vari Enti, hanno ribadito che per dare certezze ai lavoratori servono atti concreti, volti superare gli ostacoli economici e quelli relativi alla dotazione organica.

Al termine dell’incontro tutte le delegazioni presenti al presidio si sono lasciate con l’impegno a continuare la mobilitazione fino al definitivo ritiro dei provvedimenti ammazzaprecari e ad organizzare una presenza di massa dei precari allo sciopero generale nazionale di 24 ore, indetto per il 17 ottobre da CUB Cobas Sdl, con manifestazione nazionale a Roma.

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