http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_settembre_25/proteste-ricercatori-1703831868323.shtml
Ricercatori e docenti insieme per creare “un coordinamento nazionale”. Appuntamento al 7 ottobre
ROMA - Ricercatori e docenti precari, insieme, per creare “un coordinamento nazionale” che serva a dare “continuità alle esperienze di lotta e a promuovere le prossime mobilitazioni”. Riuniti a Roma, sabato 25 settembre, per un incontro nazionale indetto dall'Unione sindacale di base, i precari di scuola e università lanciano inoltre una nuova assemblea cittadina per il prossimo 7 ottobre. Si prepara l'autunno caldo: i sindacati di base ribadiscono il loro “no all'attacco in corso contro il valore pubblico e sociale della formazione, dell'istruzione e della ricerca; attacco concretizzato nei tagli decisi dalle finanziarie di Tremonti e dalle controriforme Gelmini, che hanno determinato la perdita del posto di lavoro di migliaia di precari, costretti a pagare i costi della crisi”.
AUTUNNO CALDO – Le più diverse anime del mondo della scuola hanno aderito al nuovo Coordinamento nazionale dei precari: dai i lavoratori Co.co.co. delle segreterie scolastiche agli ex-Lsu delle pulizie, le educatrici e le maestre di asili nido e scuola dell'infanzia del Comune di Roma, i Cobas, e ricercatori dell'università e degli istituti di ricerca, a partire dai lavoratori quelli dell'Ispra, l'ente di ricerca e controllo sull'ambiente, che per protesta sono stati per due mesi, notte e giorno sul tetto dell'istituto. “I tagli - ricorda Michela Mannozzi, ricercatrice Ispra - hanno comportato un buco di bilancio di 24 milioni, sentiamo ancora il rischio per i nostri stipendi e per la ricerca che ne risulterebbe paralizzata. Ma noi siamo pronti a risalire sui tetti2.. Della situazione dei precari della scuola, nel Lazio, ha parlato la presidente della Regione, Renata Polverini: “Stiamo lavorando a due bozze di accordo con il ministro Gelmini, il primo riguarda i precari – spiega Polverini – amministrazione si farà carico dei precari della scuola della Regione Lazio. Salveremo tutti quelli che sarà possibile salvare”. A Roma, intanto, tra cortei, sit-in e manifestazioni, si attendono settimane calde fino ai primi di novembre. L'8 ottobre è in programma anche la manifestazione indetta dal Coordinamento scuole superiori di Roma.
RICERCATORI IN AGITAZIONE – E negli atenei capitolini, studenti e ricercatori sono in agitazione: alla Sapienza di Roma, l'avvio dell'anno scolastico è slittato di un mese. Per prima, la facoltà di Fisica ha deliberato lo slittamento dell'inizio delle lezioni per al 18 ottobre. E un elevato numero di ricercatori è pronto a ritirare la propria disponibilità a svolgere attività didattica. Con un risultato: il blocco degli atenei. L'Assemblea Nazionale dei Ricercatori, indetta dal Coordinamento Nazionale Ricercatori Universitari (CNRU), si è riunita invece, alla Sapienza di Roma, il 24 settembre. Ribadendo “lo stato di agitazione e la necessità per i Ricercatori universitari di mantenere le indisponibilità ad accettare gli incarichi didattici”: è necessario, chiedono i ricercatori, “che siano cancellati i tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario previsti dalla legge 133/08 per il 2011, 2012 e 2013”.
Simona De Santis
25 settembre 2010
LA PETIZIONE DA FIRMARE
lunedì 27 settembre 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento