LA PETIZIONE DA FIRMARE

lunedì 27 settembre 2010

CORRIERE.IT 25/09/2010

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_settembre_25/proteste-ricercatori-1703831868323.shtml




Ricercatori e docenti insieme per creare “un coordinamento nazionale”. Appuntamento al 7 ottobre

ROMA - Ricercatori e docenti precari, insieme, per creare “un coordinamento nazionale” che serva a dare “continuità alle esperienze di lotta e a promuovere le prossime mobilitazioni”. Riuniti a Roma, sabato 25 settembre, per un incontro nazionale indetto dall'Unione sindacale di base, i precari di scuola e università lanciano inoltre una nuova assemblea cittadina per il prossimo 7 ottobre. Si prepara l'autunno caldo: i sindacati di base ribadiscono il loro “no all'attacco in corso contro il valore pubblico e sociale della formazione, dell'istruzione e della ricerca; attacco concretizzato nei tagli decisi dalle finanziarie di Tremonti e dalle controriforme Gelmini, che hanno determinato la perdita del posto di lavoro di migliaia di precari, costretti a pagare i costi della crisi”.

AUTUNNO CALDO – Le più diverse anime del mondo della scuola hanno aderito al nuovo Coordinamento nazionale dei precari: dai i lavoratori Co.co.co. delle segreterie scolastiche agli ex-Lsu delle pulizie, le educatrici e le maestre di asili nido e scuola dell'infanzia del Comune di Roma, i Cobas, e ricercatori dell'università e degli istituti di ricerca, a partire dai lavoratori quelli dell'Ispra, l'ente di ricerca e controllo sull'ambiente, che per protesta sono stati per due mesi, notte e giorno sul tetto dell'istituto. “I tagli - ricorda Michela Mannozzi, ricercatrice Ispra - hanno comportato un buco di bilancio di 24 milioni, sentiamo ancora il rischio per i nostri stipendi e per la ricerca che ne risulterebbe paralizzata. Ma noi siamo pronti a risalire sui tetti2.. Della situazione dei precari della scuola, nel Lazio, ha parlato la presidente della Regione, Renata Polverini: “Stiamo lavorando a due bozze di accordo con il ministro Gelmini, il primo riguarda i precari – spiega Polverini – amministrazione si farà carico dei precari della scuola della Regione Lazio. Salveremo tutti quelli che sarà possibile salvare”. A Roma, intanto, tra cortei, sit-in e manifestazioni, si attendono settimane calde fino ai primi di novembre. L'8 ottobre è in programma anche la manifestazione indetta dal Coordinamento scuole superiori di Roma.

RICERCATORI IN AGITAZIONE – E negli atenei capitolini, studenti e ricercatori sono in agitazione: alla Sapienza di Roma, l'avvio dell'anno scolastico è slittato di un mese. Per prima, la facoltà di Fisica ha deliberato lo slittamento dell'inizio delle lezioni per al 18 ottobre. E un elevato numero di ricercatori è pronto a ritirare la propria disponibilità a svolgere attività didattica. Con un risultato: il blocco degli atenei. L'Assemblea Nazionale dei Ricercatori, indetta dal Coordinamento Nazionale Ricercatori Universitari (CNRU), si è riunita invece, alla Sapienza di Roma, il 24 settembre. Ribadendo “lo stato di agitazione e la necessità per i Ricercatori universitari di mantenere le indisponibilità ad accettare gli incarichi didattici”: è necessario, chiedono i ricercatori, “che siano cancellati i tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario previsti dalla legge 133/08 per il 2011, 2012 e 2013”.

Simona De Santis
25 settembre 2010

26 settembre 2010 Libertà

Scuola: in ottobre fitto calendario di proteste

ROMA - «È necessario inserire la lotta per la difesa della Scuola pubblica nella mobilitazione contro l'attacco al mondo del lavoro e il metodo Marchionne», per questo a ottobre ci sarà un fitto calendario di proteste nelle scuole, nelle università e negli istituti di ricerca; e il 9 ottobre i precari dell'istruzione aderiranno al presidio indetto davanti alla Fiat di Torino. Questo è emerso dall'assemblea nazionale dei precari della scuola, dell'università e della ricerca dell'Unione sindacale di base (Usb), che ha dato vita al Coordinamento nazionale precari.
All'assemblea hanno partecipato un centinaio di persone, dalla diversa provenienza e formazione: i Comitati precari della scuola, i lavoratori Co. co. co. delle segreterie scolastiche e gli ex-Lsu delle pulizie, le educatrici e le maestre di asili nido e scuola dell'infanzia del Comune di Roma, i Cobas, e ricercatori dell'Università e degli istituti di ricerca. Come quelli dell'Ispra, l'ente di ricerca e controllo sull'ambiente, che per protesta sono stati per due mesi, notte e giorno sul tetto dell'istituto.
«I tagli - dice Michela Mannozzi, ricercatrice Ispra - hanno comportato un buco di bilancio di 24 milioni, sentiamo ancora il rischio per i nostri stipendi e per la ricerca che ne risulterebbe paralizzata. Ma noi siamo pronti a risalire sui tetti».
I più attivi nelle proteste di queste ultime settimane sono risultati gli insegnanti di Calabria e Sicilia, la cui amarezza è sintetizzata da Giovanni Portas, precario reggino: «Per 20 anni abbiamo lasciato le nostre famiglie e siamo andati a fare supplenze al Nord, perché ci avevano illuso che il precariato ci avrebbe poi portato all'assunzione di ruolo. Invece mi ritrovo a 40 anni a cambiare continuamente città, tornando a casa solo da turista».
Dopo aver promosso il blocco delle nomine in varie città del Sud e la manifestazione sullo Stretto di Messina, è intenzione del movimento sindacale dare vita a una mobilitazione permanente perchè «di fronte a un attacco alto e complesso alla scuola pubblica e ai lavoratori - ha detto la responsabile Usb Scuola, Barbara Battista - la risposta deve essere organizzata e forte».

sabato 25 settembre 2010

LUNEDI' 27 ALLE 12,20 SU RAITRE A TG3 FUORI TG SI PARLA DI RICERCA CI SAREMO ANCHE NOI SEGUITECI.....

LUNEDI' 27 ALLE 12,20 SU RAITRE A TG3 FUORI TG SI PARLA DI RICERCA CI SAREMO ANCHE NOI SEGUITECI.....

domenica 5 settembre 2010

sabato 4 settembre 2010

RAI NEWS 24 4 settembre 2010

http://www.rainews24.it/it/canale-tv.php?id=20246