(ANSA) - ROMA, 13 LUG - ''Confermiamo la nostra solidarieta'
e il nostro sostegno ai lavoratori dell'Ispra che da mesi sono
presi in giro dal Ministero dell'Ambiente. Avevamo accolto
positivamente l'accordo dello scorso gennaio, scaturito dopo 59
giorni di permanenza dei ricercatori precari sul tetto
dell'istituto, ma a distanza di mesi il comportamento assunto
dai vertici commissariali dell'Istituto e del Ministro
dell'Ambiente e' inqualificabile, essendo stati disattesi ben
otto dei nove punti che costituivano l'accordo siglato''. Lo
affermano i senatori Roberto Della Seta, capogruppo Pd in
Commissione Ambiente, e Francesco Ferrante, responsabile per le
politiche per i cambiamenti climatici del PD, in merito alla
protesta dei lavoratori dell'Ispra attuata oggi di fronte il
Ministero dell'Ambiente.
''E' incomprensibile - sostengono i due senatori del Pd - che
il governo non tuteli l'Ispra, l'unica agenzia nazionale
pubblica di ricerca e controllo ambientale, svuotandola di
competenze e, dalla prossima primavera, privandola addirittura
di una sede di rappresentanza. Il governo Berlusconi ha messo in
campo una strategia sistematica per indebolire la ricerca
pubblica, a cominciare dall'Ispra''. ''Mentre nel mondo i
governi per affrontare la crisi mettono risorse aggiuntive
nell'innovazione e nell'economia della conoscenza, vedi i 13
miliardi di euro stanziati dalla Germania - concludono Ferrante
e Della Seta - pochi giorni fa, da noi si va in direzione
opposta''. (ANSA).
AGI
ISPRA: PD, LAVORATORI PRESI IN GIRO DA MINISTERO AMBIENTE (AGI) - Roma, 13 lug - "Confermiamo la nostra solidarieta' e il nostro sostegno ai lavoratori dell'Ispra che da mesi sono presi in giro dal Ministero dell'Ambiente. Avevamo accolto positivamente l'accordo dello scorso gennaio, scaturito dopo 59 giorni di permanenza dei ricercatori precari sul tetto dell'istituto, ma a distanza di mesi il comportamento assunto dai vertici commissariali dell'Istituto e del Ministro dell'Ambiente e' inqualificabile, essendo stati disattesi ben otto dei nove punti che costituivano l'accordo siglato". Lo dichiarano i senatori Roberto Della Seta, capogruppo PD in Commissione Ambiente, e Francesco Ferrante, responsabile per le politiche per i cambiamenti climatici del PD, in merito alla protesta dei lavoratori dell'Ispra attuata oggi di fronte il Ministero dell'Ambiente. "E' incomprensibile - continuano i senatori del Pd - che il governo non tuteli l'Ispra, l'unica agenzia nazionale pubblica di ricerca e controllo ambientale, svuotandola di competenze e, dalla prossima primavera, privandola addirittura di una sede di rappresentanza. Il governo Berlusconi ha messo in campo una strategia sistematica per indebolire la ricerca pubblica, a cominciare dall'Ispra. Mentre nel mondo i governi per affrontare la crisi mettono risorse aggiuntive nell'innovazione e nell'economia della conoscenza, vedi i 13 miliardi di euro stanziati dalla Germania pochi giorni fa, da noi si va in direzione opposta". "Rendere l'Ispra una scatola vuota, come sembra voler fare il Ministero dell'Ambiente - concludono gli esponenti democratici -vuol dire tagliare le gambe alla ricerca e disperdere il grande patrimonio di professionalita' dei ricercatori che si occupano, tra le altre cose, delle bonifiche di siti contaminati e della prevenzione del dissesto idrogeologico. Ci auguriamo che il Ministero dell'Ambiente riveda al piu' presto la sua condotta autolesionista e antiambientalista".(AGI)
VELINO
Ispra, Realacci: dove sono finite le promesse governo?
Roma, 13 LUG (Il Velino) - "La mia solidarieta' ai
ricercatori dell'Ispra che oggi sono tornati in presidio al
Ministero dell'Ambiente per riportare l'attenzione sulla
difficile situazione in cui versa l'Istituto di ricerca e per
conoscer quali siano le sorti del protocollo siglato con il
Ministro Prestigiacomo, raggiunto dopo due mesi di presidio
sul tetto dell'istituto. Finora il Ministero dell'Ambiente
sembra del tutto latitante e l'accordo che sicuramente si
poteva considerare un primo passo positivo per l'inizio di un
processo che doveva portare piu' certezze, risorse e dignita'
alla ricerca scientifica in Italia e' a tutt'oggi lettera
morta". Lo afferma Ermete Realacci responsabile green economy
del Pd commentando il presidio dei ricercatori dell'Ispra
questa mattina al dicastero di Via Cristoforo Colombo.
"Quello dei ricercatori dell'Ispra - conclude Realacci -, non
e' un caso isolato. L'Italia deve puntare, per guardare al
futuro, ad una ricerca in campo ambientale e scientifico
all'altezza di un grande paese civile. E questo si ottiene
solo investendo risorse, dando certezze ai ricercatori,
valorizzando le tante eccellenze che operano nel nostro
paese. Non con vane promesse".
ADNKRONOS
RICERCA: PRESIDIO ISPRA AL MINISTERO AMBIENTE Roma, 13 lug. - (Adnkronos) - Presidio dei ricercatori dell'Ispra al ministero dell'Ambiente supportati dal sindacato Usi - Rdb Ricerca /Usb. In quell'occasione sono state consegnate le 5.000 firme della petizione a sostegno dell'Ispra e della ricerca pubblica ambientale che ha avuto come prima firmataria Margherita Hack. Inoltre sono stati letti i numerosi messaggi di solidarieta' e di incoraggiamento alla lotta che ci sono stati inviati. La delegazione dei lavoratori di Ispra, si legge in una nota, ha incontrato il vicecapo di gabinetto Nicotra e il dirigente del ministero Consentino insieme al rappresentante nazionale del sindacato Claudio Argentini.Sono stati presentati i punti all'ordine del giorno: applicazione del protocollo d'intesa, tema del precariato, increscioso argomento delle sedi Ispra e superamento del commissariamento dell'istituto, a due anni dalla sua nascita.
ASCA
AMBIENTE: PRESIDIO RICERCATORI ISPRA A MINISTERO, SOLIDARIETA' DEL PD
(ASCA) - Roma, 13 lug - I ricercatori dell'Ispra, precari e non, sono tornati oggi in presidio al ministero dell'Ambiente, per consegnare le 4 mila 500 firme raccolte su una petizione che invita la titolare del dicastero, Stefania Prestigiacomo, ''ad occuparsi della difficile situazione dell'Istituto''.
''Confermiamo la nostra solidarieta' e il nostro sostegno ai lavoratori dell'Ispra che da mesi sono presi in giro dal ministero dell'Ambiente - hanno affermato i senatori Roberto Della Seta, capogruppo Pd in Commissione Ambiente, e Francesco Ferrante, responsabile per le politiche per i cambiamenti climatici del Pd - Avevamo accolto positivamente l'accordo dello scorso gennaio, scaturito dopo 59 giorni di permanenza dei ricercatori precari sul tetto dell'istituto, ma a distanza di mesi il comportamento assunto dai vertici commissariali dell'Istituto e del Ministro dell'Ambiente e' inqualificabile, essendo stati disattesi ben otto dei nove punti che costituivano l'accordo siglato''.
''E' incomprensibile - hanno proseguito i senatori del Pd - che il Governo non tuteli l'Ispra, l'unica agenzia nazionale pubblica di ricerca e controllo ambientale, svuotandola di competenze e, dalla prossima primavera, privandola addirittura di una sede di rappresentanza. Il governo Berlusconi ha messo in campo una strategia sistematica per indebolire la ricerca pubblica, a cominciare dall'Ispra.
Mentre nel mondo i governi per affrontare la crisi mettono risorse aggiuntive nell'innovazione e nell'economia della conoscenza, vedi i 13 miliardi di euro stanziati dalla Germania pochi giorni fa, da noi si va in direzione opposta''.
''Rendere l'Ispra una scatola vuota, come sembra voler fare il ministero dell'Ambiente - hanno concluso gli esponenti democratici - vuol dire tagliare le gambe alla ricerca e disperdere il grande patrimonio di professionalita' dei ricercatori che si occupano, tra le altre cose, delle bonifiche di siti contaminati e della prevenzione del dissesto idrogeologico. Ci auguriamo che il Ministero dell'Ambiente riveda al piu' presto la sua condotta autolesionista e antiambientalista''.
Gli ha fatto eco Ermete Realacci responsabile green economy del Pd: ''La mia solidarieta' ai ricercatori dell'Ispra che oggi sono tornati in presidio al ministero dell'Ambiente per riportare l'attenzione sulla difficile situazione in cui versa l'Istituto di ricerca e per conoscer quali siano le sorti del protocollo siglato con il Ministro Prestigiacomo, raggiunto dopo due mesi di presidio sul tetto dell'istituto. Finora il Ministero dell'Ambiente sembra del tutto latitante e l'accordo che sicuramente si poteva considerare un primo passo positivo per l'inizio di un processo che doveva portare piu' certezze, risorse e dignita' alla ricerca scientifica in Italia e' a tutt'oggi lettera morta''.
''Quello dei ricercatori dell'Ispra - ha concluso Realacci - non e' un caso isolato. L'Italia deve puntare, per guardare al futuro, ad una ricerca in campo ambientale e scientifico all'altezza di un grande paese civile. E questo si ottiene solo investendo risorse, dando certezze ai ricercatori, valorizzando le tante eccellenze che operano nel nostro paese. Non con vane promesse''
LA PETIZIONE DA FIRMARE
mercoledì 14 luglio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento