Roma, 23 giu. - (Adnkronos) - Una delegazione di precari dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e' stata ricevuta oggi dalle Commissioni Ambiente e Sviluppo della Provincia di Roma, presiedute rispettivamente da Alberto Filisio e Marco Miccoli, in riunione congiunta, per informare i rappresentanti dell'istituzione sulla grave situazione lavorativa in cui si trovano i dipendenti dell'Istituto, 200 dei quali andranno a casa tra una settimana, seguiti fino a dicembre da altri colleghi, per un totale di 430 persone destinate a restare senza lavoro. I lavoratori hanno mostrato ai consiglieri provinciali il cortometraggio auto prodotto ''Non sparate alla ricerca'', ricordando di aver scritto una lettera aperta al Ministro dell'ambiente (che ha compiti di vigilanza sull'Istituto), Stefania Prestigiacomo, accompagnata da una raccolta di firme sul sito www.nonsparateallaricerca.org, sulla quale hanno gia' superato le 1.800 adesioni. Un portavoce dei precari ha spiegato ai consiglieri provinciali che ''la Prestigiacomo in tutti questi mesi ha sempre rifiutato di incontrarci, nonostante le ripetute richieste dei sindacati e i molti presidi da noi tenuti sotto la sede del Ministero, mostrando quindi un disinteresse non solo per le sorti dei lavoratori, ma anche per quelle della ricerca e protezione ambientale nel nostro Paese, della quale prima o poi dovra' rispondere davanti a tutti i cittadini''. I lavoratori dell'Ispra hanno molto apprezzato l'interesse nei loro confronti della Provincia, prima istituzione a interessarsi ufficialmente alla loro vertenza, e in particolare appoggiano le proposte venute da diversi consiglieri, sulla possibilita' di coinvolgere in iniziative a sostegno dei precari, oltre alla Provincia di Roma anche la Regione Lazio e il Comune di Roma. Oltre alla drammatica situazione occupazionale, i lavoratori dell'Ispra hanno voluto ricordare nella sede istituzionale ''l'importanza della ricerca in quanto tale, anche dal punto di vista dello sviluppo del Paese e della sua economia, visto che il lavoro dei ricercatori porta spesso al reperimento di fondi internazionali, rappresenta il meglio dell'Italia all'estero e crea alternative per l'uscita dalla crisi, non e' un caso infatti che la maggioranza dei paesi europei stiano investendo sulla ricerca proprio in questa fase di grande difficolta' economica''
LA PETIZIONE DA FIRMARE
mercoledì 24 giugno 2009
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