(DIRE) Roma, 30 giu. - Da oggi l'Ispra, l'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha 200 persone in meno. Scadono infatti 200 contratti a termine, e nessuno di questi viene rinnovato. Risultato: "Da oggi a casa 200 lavoratori addetti a controlli e ricerca ambientale", denuncia l'assemblea dei precari Ispra. Il licenziamento di queste persone, sottolinea l'organismo, "mette a rischio molte delle attivita' dell'Istituto vigilato dal ministero dell'Ambiente". Eppure, lamentano i precari, "dopo i ripetuti rinvii e gli inviti alla prudenza da parte della struttura commissariale Ispra, che diceva di contare su un incisivo intervento della ministro Stefania Prestigiacomo, oggi e' arrivata la conferma" dei mancati rinnovi contrattuali. Ad aggravare la situazione, continua l'assemblea, "le voci continue su un possibile smembramento dell'Istituto e conseguente privatizzazione di controlli e ricerca ambientali, come sembra dimostrare la massiccia ricerca di personale da parte della Sogesid (Societa' pubblica del Ministero dell'Ambiente), proprio nei ruoli oggi svolti da ricercatori e personale Ispra". Gia' da oggi, denuncia l'assemblea, "i precari non hanno potuto avere accesso ai locali dell'Ispra, perche' i loro badge sono stati disattivati in anticipo". Il personale non confermato, si fa sapere, stasera occupera' l'ente nelle ore notturne e chiede di "essere immediatamente ricevuto dal ministro Prestigiacomo". Lei, concludono i precari, "dovrebbe spiegare a loro e a tutti gli italiani cosa intende fare per l'Ispra, assumendosi la responsabilita' personale e politica delle sue decisioni davanti all'opinione pubblica".
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martedì 30 giugno 2009
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