Ha raggiunto quota 5,3 miliardi l'anno il taglio ai costi della burocrazia che si tradurranno in risparmi per le imprese nelle aree del Lavoro, della Previdenza e della Prevenzione incendi. A darne conto in una conferenza stampa appositamente convocata a palazzo Chigi, i ministri del Welfare, Maurizio Sacconi e della Funzione pubblica, Renato Brunetta che hanno quindi illustrato i primi risultati del "Tagliaoneri" (introdotto dal decreto legge n. 112 del 2008) per ridurre i costi della burocrazia e favorire il recupero di competitività del paese. "Nel complesso - hanno spiegato - gli interventi programmati comporteranno: un risparmio di circa 700 milioni di euro nell'area Lavoro e previdenza, che si aggiungono ai circa 4,1 miliardi già tagliati con il d.l. n. 112/2008, per un totale di 4,8 miliardi di euro l'anno (con una riduzione del 48% dei costi); un risparmio di oltre 500 milioni di euro l'anno nell'area Prevenzione incendi (con una riduzione del 37% dei costi)". In che modo si è potuto individuare cosa tagliare? "Grazie alla misurazione dei costi amministrativi per le imprese, realizzata dal Dipartimento della Funzione Pubblica con l'assistenza tecnica dell'Istat - hanno chiarito i due ministri - sono state individuate le procedure più costose da semplificare e sono stati quindi adottati i piani per ridurre di almeno il 25% gli oneri (in linea con gli obiettivi assunti in sede comunitaria). La novità del metodo è nella logica di risultato: in vista del taglio dei costi, i piani di riduzione degli oneri adottano le misure organizzative, tecnologiche e normative e definiscono tempi e responsabilità per la loro realizzazione". Con il nuovo meccanismo di semplificazione, hanno argomentato Sacconi e Brunetta, sono stati completati "in tempi rapidi i piani di riduzione nelle prime due aree di regolazione pubblica: Lavoro e previdenza e Prevenzione incendi". E, "grazie alla previsione di un sistema stringente di monitoraggio e pubblicità dei risultati, sia i cittadini che le imprese disporranno di bilanci periodici sulle iniziative realizzate con la collaborazione delle associazioni imprenditoriali". Sono attesi per le prossime settimane nuovi risultati del Taglia-oneri, nell' area Beni culturali. Prosegue, nel frattempo, l'impegno del Dipartimento per la Funzione Pubblica nella misurazione degli oneri nell'area Ambiente e Fisco e per il completamento della misurazione in tutte le materie di competenza statale. In ogni caso, hanno rimarcato entrambi con forza, nessuno dei tagli "toccherà diritti e tutele". "C'è ancora moltissimi da tagliare - ha annunciato Brunetta - Proseguiremo con questo ritmo fino al 2012 quando arriveremo a decine di miliardi di tagli che, naturalmente, non entreranno direttamente nelle tasche di imprese e famiglie ma alleggeriranno il peso della burocrazia su di loro e renderanno l'economia italiana più agile e flessibile. Ovviamente - ha aggiunto - questo dovrà portare un cambio di mentalità anche nei confronti di coloro che avevano intermediato rispetto a questo fino ad oggi, vale dire consulenti del lavoro, avvocati, tecnici, ingegneri che sino ad oggi avevano intermediato per risolvere i problemi di una cattiva burocrazia natuturamente facendosi pagare. Il cittadino fino ad ora, quindi, ha pagato 2 volte. Prima le tasse a fronte di servizi che non sono arrivati e poi il consulente che lo aiutasse ad avere quei servizi non ottenuti".
LA PETIZIONE DA FIRMARE
martedì 5 maggio 2009
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