ROMA (25 marzo) - «Io ho detto che deve lavorare di più chi ha la possibilità di farlo. Auspico che chi è stato licenziato si trovi qualcosa fare, io non stareI con le mani in mano...»: lo ha detto il premier Silvio Berlusconi tornando sulle sue affermazioni dei giorni scorsi, per le quali gli italiani devono lavorare di più. «Io spero comunque che si faccia di tutto affinchè non si lasci nessuno a casa - ha aggiunto - Anche gli imprenditori si devono inventare qualcosa. Ora le banche hanno la possibilità di fare credito. Non c'è nessuna furbizia da parte delle banche, ma mettetevi nei panni di un direttore che ha una propria moralità e vuole dare i soldi solo a chi ritiene che li restituisca. Lo Stato, comunque, deve dare garanzie e noi lo stiamo facendo e abbiamo messo per questo a disposizione una bella somma».
Berlusconi: non sono d'accordo sulla settimana corta. «Non sono d'accordo. Ci sono tante ricette, ma le cure non le ha nessuno»: così il premier risponde a chi gli chiedeva se fosse d'accordo con l'idea di introdurre la settimana corta per aiutare a superare la crisi nel mondo del lavoro, sulla scia del piano adottato in Germania dalla cancelliera Angela Merkel sulla riduzione dell'orario di lavoro, in modo da permettere a tutti di mantenere l'impiego.
Di Pietro: lavoratori cornuti e mazziati. «Cornuti e mazziati. Così il presidente del Consiglio tratta gli italiani che, per colpa delle sue scelte sbagliate in campo economico, si ritrovano senza lavoro»: lo afferma Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, a proposito delle dichiarazioni di Berlusconi sui lavoratori licenziati. «E poi - aggiunge - c'è ancora qualcuno che dice che viviamo in uno Stato democratico. Se questo fosse vero, il governo dovrebbe pensare ai cittadini, alle fasce sociali più deboli e non a difendere gli interessi dei soliti noti».
Pdci: dal premier parole indecenti sui licenziati. «Sui lavoratori licenziati il presidente del Consiglio ha superato ogni limite - dice Pino Sgobio, esponente del Pdci - Le sue sono parole vergognose e offensive. A questo punto appare chiaro che Berlusconi non è degno di ricoprire il ruolo che ricopre. Nei confronti dei lavoratori e di chi vive il dramma del licenziamento porti rispetto e, invece di fare dichiarazioni indecenti, si adoperi seriamente a ridare loro una speranza. In caso contrario lasci perdere, si ritiri e faccia altro...».
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