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giovedì 26 marzo 2009

Berluschini, milionari in erba


La crisi vi deprime? Imparate un po' di sano ottimismo (come esorta papà Silvio) da Barbara, Luigi ed Eleonora Berlusconi, che in tempi così magri (per gli altri) si sono "regalati" un premio sulle proprie azioni della holding di famiglia. Utile ricavato: un milione e mezzo di euro circa ciascuno.
Secondo quanto rivela Italia Oggi, i tre rampolli del Cavaliere hanno imparato a giocare con profitto a Monopoli: attribuitisi un premio di 4,30 euro per ciascuna delle 977.600 azioni della Holding italiana quattordicesima spa in loro possesso, i "Berluschini" si sono accaparrati, grazie alla titolarità del 31,33% del capitale, buona parte dell'assegno di 4,203 milioni di euro diviso tra gli azionisti.
In soldoni, la manovrina finanziaria fatta in casa ha fruttato loro 1.401.228,1 euro ciascuno. Un tesoretto per le spesucce previste di immobili di prestigio. E i tre infatti spendono, investono, non lasciano certo ammuffire i 55 milioni di utili che macina la loro Holding.
Costerà loro per esempio cinque milioni di euro l'ingresso nel fondo di private equity Sator creato da Matteo Arpe. Quello stesso fondo per il quale tempo fa si sussurrava che Luigi Berlusconi - aspirante finanziere dopo che è sbollita, forse, la vocazione mistica - volesse essere liquidato dal padre per godere di mezzi e libertà di impresa con l'amico Arpe.
Se i rumors di qualche tempo fa testimoniavano le presunte preoccupazioni di Veronica Lario per il patrimonio reale destinato ai suoi tre figli, considerati i ruoli preponderanti nell'azienda di famiglia ricoperti dalla primogenita Marina e dal fratello Piersilvio, nati dall'unione di Silvio con la prima moglie Carla Elvira Dall'Oglio, questi giri milionari sembrerebbero destituire di fondamento quelle illazioni.
Tanto più che la montagna di utili della società dei Berluschini dipende quasi interamente dal dividendo distribuito dalla Fininvest. Rischio imprenditoriale prossimo allo zero, insomma. Investimenti nel mattone (attività nel dna dei Berlusconi), soldi che fanno soldi: sarà questa la finanza etica di cui si è fatta promotrice Barbara Berlusconi e di cui s'è discusso al convegno organizzato dalla sua Milano Young? Così è facile essere ottimisti: sono le imprese che producono il vero made in Italy che oggi chiudono i battenti, schiacciate dalla crisi, soffocate da un mercato selvaggio e per nulla difese né aiutate. (Libero News)

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