da Rebubblica.it 10/03/09 - MILANO - Vuole sapere quanti sono i precari annidati in ogni angolo della pubblica amministrazione, Renato Brunetta. E così durante un incontro alla Bocconi il ministro ha annunciato di aver preso carta e penna per promuovere un vero e proprio censimento. L'obiettivo: consegnare entro un mese un report al Parlamento che dovrà decidere assieme al governo cosa fare. Precisa: "Per quella data dirò quanti sono i precari, da quanto sono assunti e in quale modo. Ne vedremo delle belle: perché è chiaro che la chiamata diretta spesso nasconde assunzioni di tipo clientelare pilotate dalla politica o dai sindacati". E se fra 30 giorni qualche ente pubblico non avesse risposto? Niente paura: "Quelli che non risponderanno vuol dire che non hanno precari". Ovviamente Brunetta si guarda bene dal caldeggiare l'idea di una regolarizzazione di massa. Ammonisce: "Non accetterò mai moratorie per tutti". Poi sorride comprensivo: "Vedremo chi ha titolo per una stabilizzazione. Ma di questo darò conto a Parlamento, governo e sindacati". Quindi s'infervora: "Io sono prontissimo per quelli che ne avranno titolo, per quelli che sono nella pubblica amministrazione da troppo tempo, per quelli che hanno avuto un percorso selettivo corretto, a trovare forme di regolarizzazione ma non avrò pietà per quelle amministrazioni che avranno fatto carne di porco di queste modalità di assunzione".
Fin qui Renato Brunetta. Quanto a Silvio Berlusconi dopo aver lodato il suo ministro ("ha ridotto del 40% l'assenteismo") si è lanciato in una previsione mirabolante: entro il 2012 "non ci sarà più carta nella pubblica, tutto sarà digitalizzato. I cittadini e le imprese potranno avere su Internet tutto quello di cui hanno bisogno dallo Stato".
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