A rischio anche i posti di lavoro di centinaia di ricercatori dell´Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale
ROMA. Il ministero dell´ambiente ha pubblicato una gara per "l´affidamento di servizi di assistenza organizzativa e di supporto operativo per il funzionamento della Commissione tecnica di verifica dell´impatto ambientale – Via e Vas". Il servizio è finalizzato a fornire un qualificato supporto organizzativo ed operativo alla direzione generale per la salvaguardia ambientale e per il suo tramite alla commissione tecnica di verifica dell´impatto ambientale (Valutazione impatto ambientale, Via, e valutazione ambientale strategica, Vas) nello svolgimento degli adempimenti di competenza lungo le diverse fasi. L´aggiudicatario deve sostanzialmente fornire sedici tra tecnici specializzati e segretari amministrativi a un costo base dell´asta al ribasso circa 78.000 euro l´anno per ogni addetto per un totale di 1.244.000 euro iva esclusa.
Innovazione Italia Spa, società controllata dall´Agenzia nazionale per l´attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa, è nota per la vicenda del portale italia.it, che Il Giornale definì «Un fiasco da 7 milioni». Inoltre ha svolto, per conto del ministero dell´ambiente e della tutela del territorio e del mare, la "Gara per l´affidamento dei servizi di progettazione tecnica del Sistema Ambiente 2010, realizzazione del Chm sulla biodiversità, servizi redazionali, costituzione del Network Nazionale della Biodiversità (Nnb), servizi di consulenza specialistica (Progetto "Sistema Ambiente 2010") e fornitura di software accessoria ai servizi medesimi", con base d´asta € 1.070.000.
Con queste gare il ministero sostanzialmente esternalizza le funzioni dell´ Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), appena istituito con la fusione dell´Agenzia per la protezione dell´ambiente e per i servizi tecnici (Apat),dell´Istituto nazionale per la fauna selvatica (nfs), e dell´Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al Mare (Icram). Dall´altra parte l´Ispra, che in base all´articolo 2 comma 2 del D.Lgs. 30-7-1999 n.300 può ricevere affidamenti diretti dal ministero dell´ambiente e della tutela del territorio, per le recenti novità normative non ha ancora rinnovato i contratti in scadenza dei ricercatori assunti a tempo determinato con uno specifico concorso. Il risultato potrebbe essere che alcune centinaia di ricercatori, selezionati e con almeno tre anni di esperienza, vengono mandati a casa o a lavorare all´estero, l´Ispra si paralizza e le sue funzioni di rilevanza pubblica vengono svolte a costi superiori da società private ancora da costituire.
Innovazione Italia Spa, società controllata dall´Agenzia nazionale per l´attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa, è nota per la vicenda del portale italia.it, che Il Giornale definì «Un fiasco da 7 milioni». Inoltre ha svolto, per conto del ministero dell´ambiente e della tutela del territorio e del mare, la "Gara per l´affidamento dei servizi di progettazione tecnica del Sistema Ambiente 2010, realizzazione del Chm sulla biodiversità, servizi redazionali, costituzione del Network Nazionale della Biodiversità (Nnb), servizi di consulenza specialistica (Progetto "Sistema Ambiente 2010") e fornitura di software accessoria ai servizi medesimi", con base d´asta € 1.070.000.
Con queste gare il ministero sostanzialmente esternalizza le funzioni dell´ Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), appena istituito con la fusione dell´Agenzia per la protezione dell´ambiente e per i servizi tecnici (Apat),dell´Istituto nazionale per la fauna selvatica (nfs), e dell´Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al Mare (Icram). Dall´altra parte l´Ispra, che in base all´articolo 2 comma 2 del D.Lgs. 30-7-1999 n.300 può ricevere affidamenti diretti dal ministero dell´ambiente e della tutela del territorio, per le recenti novità normative non ha ancora rinnovato i contratti in scadenza dei ricercatori assunti a tempo determinato con uno specifico concorso. Il risultato potrebbe essere che alcune centinaia di ricercatori, selezionati e con almeno tre anni di esperienza, vengono mandati a casa o a lavorare all´estero, l´Ispra si paralizza e le sue funzioni di rilevanza pubblica vengono svolte a costi superiori da società private ancora da costituire.
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