Proclamato dopo l’assemblea di venerdì scorso. Domani presidio sotto il Consiglio regionale
Durante l’assemblea in molti hanno preso la parola per raccontare la propria condizione di “appesi ad un filo”, nonostante da anni lavorino in enti regionali e al loro interno svolgano lavori istituzionali non a progetto, dipendenti di fatto e non collaboratori.
“Fanno tutto quello che fa chi precario non è, e senza di loro le agenzie sarebbero poco più che scatole vuote”, si legge in una nota unitaria di Fp Cgil, Fps Cisl e Uil Fpl regionali. “Contestano radicalmente i provvedimenti di legge già approvati – prosegue la nota -, decreto e ora legge Brunetta e legge finanziaria varata e in via di approvazione. Pur apprezzando le prese di posizione contrarie alle scelte governative dell’amministrazione regionale la invitano a non fermarsi ed andare avanti con decisione sulla strada annunciata”.
L’assemblea ha quindi dichiarato lo stato di agitazione, e ha deciso di effettuare un presidio sotto il consiglio regionale in via Cavour domani 14 ottobre, in concomitanza con la riunione dell’assemblea elettiva toscana.
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