Milano - Le parole di Berlusconi non fermano le proteste degli universitari: "La mobilitazione continua, anzi aumenta" dice l’Udu (Unione degli universitari). "Non ci sentiamo minimamente intimoriti dalle parole di Silvio Berlusconi di ieri - precisa - perché non si tratta di una mobilitazione soltanto degli studenti. Questa contrarietà è ormai, oltre che dell’intero mondo accademico, anche propria della società civile che si sta rendendo conto che la legge 133 mina lo sviluppo del Paese oltre al diritto allo studio". Mentre oggi è attesa la riunione fra il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano e i vertici delle forze di polizia per misure contro "eventuali forme di protesta contro il provvedimento del governo in tema di scuola".
Il prefetto di Roma contro il governo "La nostra Costituzione prevede che la libertà di riunione, garantita, venga attuata pacificamente e senza armi" lo ha detto il prefetto di Roma, Carlo Mosca, rispondendo a chi gli ha chiesto un parere sulle dichiarazioni di ieri del presidente del Consiglio e della sua intenzione di inviare forze dell’ordine in caso di occupazione nelle università. Per Mosca questa garanzia costituzionale è "approntata per tutti coloro che sono sul nostro territorio e questo vale per i cittadini e ovviamente per gli studenti".
Milano in rivolta I cancelli della facoltà di scienze politiche dell'università Statale sono stati bloccati dagli studenti per un'ora, impedendo così l'ingresso a chi voleva frequentare i corsi. Nessuna protesta da parte del centinaio di ragazzi presenti all'esterno, dove sono stati appesi striscioni contro il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. In mattinata, la mobilitazione contro i tagli all'università prosegue con gruppi di "libero sapere", che prepareranno le lezioni da tenere domani all'aperto in piazza Duomo, e con il coinvolgimento di alcuni professori disponibili a modificare i loro corsi. Nel pomeriggio, alle 14.30, gli studenti di scienze politiche presenteranno un loro documento all'assemblea di facoltà. La mobilitazione continua anche in altre facoltà, atenei e scuole milanesi, ad esempio con lezioni aperte nel pomeriggio all’accademia di Belle Arti di Brera e un'assemblea nella sede centrale della Statale in via Festa del Perdono.
Roma, occupati i licei Non si fermano le proteste nel mondo della scuola: come annunciato nei giorni scorsi dalla rete degli studenti, sono iniziate questa mattina le occupazioni in scuole superiori di tutta Italia. In particolare a Roma, a quanto risulta, sono stati occupati alcuni Licei come lo storico classico Tasso o il periferico scientifico Malpighi. Stamani è entrato in occupazione anche il liceo classico Virgilio, uno dei più antichi di Roma, situato in via Giulia nel cuore del centro storico della capitale. Hanno scelto, invece, lo "sciopero creativo" gli studenti del liceo romano Russell e soprattutto rumorosa, facendo suonare la banda di istituto e organizzando una assemblea nel cortile dell'istituto. Gli studenti del Russell, insieme a altre scuole del X municipio, si stanno ora riunendo in piazza Re Di Roma per dare vita ad un corteo.
E Roma tre Gli studenti hanno occupato la facoltà di scienza dell'università Roma Tre. Lo ha reso noto un comunicato degli studenti, sottolineando che la decisione "è la naturale prosecuzione della manifestazione che oggi ha coinvolto studenti, dottorandi, docenti e precari della ricerca di Roma Tre, che hanno formato un corteo spontaneo che, attraversando i quartieri San Paolo e Ostiense, ha raggiunto il rettorato".
Napoli, disagi al traffico Un corteo, non in programma, percorre Viale Kennedy, nel quartiere Fuorigrotta, e probabilmente raggiungerà la sede della Rai in Viale Marconi. Un altro corteo, anche questo non in programma, sta attraversando il centro della città e sta raggiungendo piazza del Gesù. Si stanno registrando pesanti ripercussioni sul traffico.
Sfilata a Palermo Gli studenti della facoltà di ingegneria dell’università di Palermo stamattina fanno lezione nella centralissima piazza Castelnuovo, davanti al teatro Politeama. I colleghi di lettere, invece, i primi ad avviare la protesta nell'ateneo, continuano la sospensione dell'attività didattica, decisa dal consiglio di facoltà fino al 31 ottobre. Un provvedimento, quest'ultimo, che ha portato la componente di destra, Azione universitaria, ad annunciare il ricorso alla magistratura per interruzione di pubblico servizio. Tra le superiori, sono da ieri in autogestione il liceo classico Umberto I e lo scientifico Cannizzaro. Assemblee sono previste oggi in altri licei cittadini.
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