RICERCA: DOMANI TAVOLO TECNICO PRECARI ISPRA DOPO 47 GIORNI SUL TETTO/ADNKRONOS =
Roma, 10 gen. - (Adnkronos) - Domani alle 15 e 30 nella sede del ministero dell'Ambiente si apre il tavolo tecnico ottenuto dai precari dell'Ispra dopo ormai 47 giorni trascorsi sul tetto della sede di via Casalotti per protestare contro le scelte della struttura commissariale. Un gesto «estremo quello di vivere accampati sul tetto - spiega all'ADNKRONOS Emma Persia coordinatrice Usi Rdb Ricerca Ispra e tecnico di laboratorio assunta a tempo indeterminato - scaturito da una situazione disperata». Quando la protesta è cominciata il 24 novembre erano già stati tagliati oltre 200 posti di lavoro e mancava un mese allo scadere di altri 150 contratti atipici per i quali non c'era alcuna garanzia di continuità, tanto che - dice la sindacalista - il 31 dicembre quei lavoratori atipici sono diventati ufficialmente disoccupati«. Senza tenere conto che »entro marzo prossimo altri 42 posti non verranno rinnovati«. Dal giorno della 'nuovà vita sul tetto, nulla di concreto è cambiato per i precari atipici dell'Ispra, salvo l'aver ricevuto tanta e concreta solidarietà (viveri e beni di conforto) dalla gente del quartiere oltre che le visite di numerosi politici, come quella del 31 dicembre del senatore dell'Idv Stefano Pedica che, dopo aver invano tentato di contattare il ministro Prestigiacomo per 'strapparlè l'impegno ad un sollecito incontro, è riuscito però a contattare il collega della Funzione Pubblica Brunetta che ha rinnovato la propria disponibilità ad interessarsi della vicenda. Ed è »dopo questo gesto di attenzione« da parte del titolare della Funzione Pubblica che è accaduto quanto dai precari richeisto sin dal principio: un incontro con la responsabile dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo che il 4 gennaio li ha infatti ricevuti al ministero decidendo l'apertura di un tavolo tecnico per valutare i percorsi che, a normativa vigente, le consentano di dare risposte alle rivendicazioni dei precarie e per valutare anche la reale disponibilità delle risorse messe a disposizione da Regione e Provincia. I soldi, però, secondo le informazioni dei precari, »ci sono: ci sono convenzioni per complessivi 17 milioni per le attività di ricerca marina per il 2010«. (segue) (Ver/Zn/Adnkronos)Al tavolo che si riunirà domani pomeriggio parteciperanno i rappresentanti Usi Rdb Ricerca, i membri della struttura commissariale, il vice capo gabinetto dell'Ambiente, il capo del personale del dicastero dell'Ambiente e un rappresentante della Funzione pubblica«. Quali le aspettative? »Auspichiamo - fa sapere Cristiano Fiorentini della direzione nazionale Rdb - che al tavolo non si discuta solo dell'ordinaria amministrazione di rinnovi e proroghe perchè ci aspettiamo qualcosa in più che manifesti la chiara volontà del ministro Prestigiacomo di tutelare le attuali professionalità in funzione del rilancio dell'Istituto«. Domani, spiegano Persia e Fiorentini, contiamo di ottenere il mantenimento in servizio dei contratti atipici con proroghe per tutti, la trasformazione degli aticipi in rapporti di lavoro subordinato a tempo determinato che significa copertura previdenziale, contributiva, ferie e malattie; l'avvio di un piano di assunzioni che, in base alla futura missione dell'Ente, sia calato sulle professioni presenti in Ispra, vale a dire un piano di assunzioni che, tenendo conto dei posti lasciati vacanti dal turn over (si prevedono circa 180 prepensionamenti nel 2010) preveda il bando di concorsi con riserva di legge per chi ha già svolto attività per l'Ente. Attualmente infatti i ricercatori lavorano come co.co.co che hanno »una copertura contributiva ma - fa notare Persia - davvero risibile), con assegni di ricerca (che di fatto sono usati ben al di là della loro funzione oroginale e quindi per coprire lavoro ordinario), con borse di studio o prestazioni occasionali««Noi - rimarca la coordinatrice Usi Rdb Ricerca Ispra - vogliamo che si torni a lavorare. Anche se, infatti, i precari restassero tutti in servizio, non ci sono comunque le condizioni per lavorare: nelle more della riorganizzazione ci hanno imposto tutte le procedure amministrative in vigore in ex Apat che non rendono il lavoro fluido per chi come noi sta in mare o in laboratorio. Tanto per dirne una - racconta - siamo tornati a procedure cartacee rispetto a quelle informatizzate. Assurdo!» Se (è la tesi sostenuta e rimarcata in questo ultimo mese dai precari Ispra, l'Istituto vigilato dal ministero dell'Ambiente e nato dall'accorpamento di Apat, Icram, Infs) la Prestigiacomo avesse applicato le norme e i pareri della Funzione Pubblica e quindi del ministro Brunetta, sarebbe stata già garantita la continuità contrattuale, risolvendo così almeno l'emergenza occupazionale del momento. E invece la titolare dell'Ambiente, così come la struttura commissariale da lei nominata, hanno scelto finora di interpretare la legge 133 del 2008 e le successive sui precari in modo restrittivo, nonostante le deroghe previste per il comparto della ricerca. La legge 133, spiega Michela Mannozzi delegato Usi Rdb Ricerca e ricercatrice precaria Ispra, «stabilisce regole che limitano l'utilizzo di personale precario nella PA, ma prevede anche deroghe per le quali ha rilievo la continuità della linea di ricerca e del singolo ricercatore e non il finanziamento del progetto per il quale viene pagato. Per esempio - spiega - non ha senso interrompere il contratto di un ricercatore precario dell'Ispra se le sue competenze in acquacoltura vengono usate prima per il progetto della Laguna di Orbetello e poi per quello della Laguna di Venezia. In entrambi i casi, infatti - sottolinea Mannozzi - la competenza richiesta è la stessa e quindi non ha senso interrompere la continuità contrattuale con l'Ispra in base allo specifico progetto cui il ricercatore fa capo. Questo in sostanza prevedono le deroghe applicate dalla Funzione Pubblica che, invece, nè la Prestigiacomo , nè i commissari hanno finora voluto attuare costringendo così il ricercatore a restare a spasso per 8 - 10 mesi anche quando il bando è stato espletato e il concorso vinto».ISPRA: ARTICOLO 21 E FNSI, SOLIDARIETÀ AI PRECARI
Roma, 10 gen. (Adnkronos) - Il mondo dei media porta la sua solidarietà ai precari dell'Ispra, dopo che questi ultimi avevano chiesto sostegno con un appello rivolto all'Associazione per la libertà di stampa Articolo 21, per denunciare che la «ricerca precaria è una ricetta sotto ricatto che non fa bene al Paese», e chiedere che l'azione mediatica aiutasse la loro protesta «a non spegnersi». Per questo, domani mattina uno dei fondatori dell'associazione, il deputato Giuseppe Giulietti, sarà sul tetto insieme a Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale della stampa, al direttore di RaiNews24 Corradino Mineo, e a Santo Della Volpe, della redazione del TG3, per portare solidarietà ai ricercatori e tecnici Ispra che ormai da 47 giorni occupano il tetto della sede dell'Istituto in via Casalotti 300. «Nonostante l'importanza del nostro Istituto e la drammaticità della sua situazione - ha dichiarato Emma Persia, Coordinatrice dell'Usi - Rdb Ricerca Ispra - siamo convinti che l'attenzione dei media e il contributo dei giornalisti sia essenziale per riuscire a ottenere dei risultati concreti, nella difficile trattativa che si aprirà nei prossimi giorni sul futuro della ricerca pubblica, dell'Ispra e dei suoi lavoratori». (Sec/Col/Adnkronos)
PEDICA IDV, OGGI INIZIO DAI LAVORATORI ISPRA E CONSEGNO NOSTRO PROGRAMMA NON È PIÙ IL TEMPO DI FARE RIFLESSIONI O TELEFONATE TRA PARTITI Roma, 10 gen. - (Adnkronos) -
«In questi giorni si è parlato molto di contenitori e poco di contenuti. Quello che i cittadini percepiscono in questo momento sono solo logiche partitocratiche che se ne infischiano dei problemi dei cittadini. Anche per questo, per ridare fiducia al paese, oggi, 10 gennaio, alle 16, andrò a trovare i lavoratori in lotta della Ispra e consegnerò loro il programma e i 7 punti del patto politico che vogliono condividere con tutti quelli che vogliono battere la destra. Non è più il tempo di fare riflessioni o telefonate tra partiti, bisogna scendere tra la gente e ascoltarla». Lo ha detto Stefano Pedica, senatore Idv. (Pol/Zn/Adnkronos)
REGIONALI:LAZIO;PEDICA(IDV),OGGI INCONTRERÒLAVORATORI ISPRA (ANSA) - ROMA, 10 GEN - «In questi giorni si è parlato molto di contenitori e poco di contenuti. Quello che i cittadini percepiscono in questo momento sono solo logiche partitocratiche che se ne infischiano dei problemi dei cittadini». Lo afferma l'esponente dell'Idv Stefano Pedica. «Anche per questo, per ridare fiducia al paese, oggi alle 16 - annuncia Pedica - andrò a trovare i lavoratori in lotta dell'Ispra e consegnerò loro il programma e i 7 punti del patto politico che vogliono condividere con tutti quelli che vogliono battere la destra. Non è più il tempo di fare riflessioni o telefonate tra partiti, bisogna scendere tra la gente e ascoltarla».(ANSA)
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lunedì 11 gennaio 2010
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