LA PETIZIONE DA FIRMARE
domenica 12 luglio 2009
Ricerca/ Lettera aperta dei precari Ispra a Barack Obama - APcom
Ricerca/ Lettera aperta dei precari Ispra a Barack Obama Ricerca/ Lettera aperta dei precari Ispra a Barack Obama Per informarlo su stato ricerca e controllo ambiente in Italia Roma, 10 lug. (Apcom) - "Signor Presidente, nei giorni del G8 Lei giocherà un ruolo determinante, come sarà determinante il ruolo della Presidenza degli Stati Uniti rispetto al problema dei mutamenti climatici e della tutela dell'ambiente. Noi pensiamo che questa sia un'occasione per porLe una questione che riteniamo fondamentale per l'umanità: la ricerca pubblica ambientale". Inizia con queste parole la lettera aperta che i ricercatori precari dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) hanno indirizzata al presidente degli Stati Uniti Barack Obama per sensibilizzarlo, in considerazione della sua grande attenzione ai temi ambientali, sullo stato della ricerca e del controllo ambientale in Italia, alla luce dei recenti tagli di personale e fondi. L'appello arriverà ad Obama, tramite il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, affinché lui lo possa leggere e sottoscrivere. "Signor Presidente, continua la lettera diffusa alla stampa, la sua elezione ha suscitato nel mondo molte aspettative. E' stato visto come un leader capace di dire al proprio paese e al mondo intero che dai terribili problemi del pianeta si esce solo tutti assieme". "Noi siamo un gruppo di ricercatori fortemente motivati che svolgono il loro lavoro con dedizione e professionalità dell'ISPRA un ente vigilato dal Ministero dell'Ambiente italiano. Il 30 giugno di quest'anno a 200 tra ricercatori, tecnici e amministrativi non sono stati rinnovati i contratti con enorme danno per le attività di ricerca presenti e future, mentre altri 200 lavoratori perderanno il proprio lavoro a dicembre". "E'evidente - continua l'appello - che il taglio di ricercatori e tecnici graverà pesantemente non solo sulle attività dell'ISPRA ma anzitutto sulla qualità dell'ambiente nel nostro paese, il quale rischierà di perdere il ruolo di primo piano nella ricerca ambientale, conquistato negli anni attraverso l'autorevolezza e l'alto livello del personale precario . L'Italia vedrà così ulteriormente vanificato quel patrimonio di conoscenze che ha faticosamente costruito nel tempo, comportando un danno ai cittadini e alle future generazioni. Crediamo che la ricerca scientifica sia tra le fondamenta del futuro della nazione, ed il futuro di una nazione è affare anche e soprattutto dei suoi cittadini". "Le inviamo la lettera aperta - concludono i precari - al Ministro dell'ambiente italiano Stefania Prestigiacomo che speriamo lei possa sottoscrivere e di cui farsi portavoce presso il governo italiano". Len 10-LUG-09 18:49 NNNN
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