da "Il Messaggero" del 28 ottobre 2008 (...) Governo battuto alla Camera su un ordine del giorno al ddl lavoro collegato alla manovra economica. Il testo, firmato da Mario Pepe del Pdl, non era stato accolto dal governo, ma è stato ugualmente approvato dall'Assemblea, ed è relativo all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). L'ordine del giorno Pepe è passato con 258 voti a favore, 235 contrari e tre astensioni. «Ancora una volta - commenta Erminio Quartiani del Pd - il governo è stato battuto in Aula. E' la settima da inizio legislatura ed è la quarta settimana di seguito in cui le sconfitte si ripetono. La maggioranza, di cui fra l'altro è esponente il firmatario dell'ordine del giorno in questione, che il governo non ha voluto accogliere, offre un'altra prova di fragilità, nonostante la forza di cui, sulla carta, dispone». Il testo impegna il governo «ad assumere le opportune iniziative dirette a garantire la necessaria continuità all'azione amministrativa dell'ente, anche consentendone un ampliamento della pianta organica, che renda possibile l'avvio urgente delle procedure concorsuali necessario per lo svolgimento delle delicate indispensabili funzioni professionali di carattere tecnico-scientifico attualmente espletate da personale con contratto a tempo determinato, di collaborazione coordinata e continuativa o con assegni di ricerca».
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da "Il Messaggero" del 28 ottobre 2008
RispondiElimina(...) Governo battuto alla Camera su un ordine del giorno al ddl lavoro collegato alla manovra economica. Il testo, firmato da Mario Pepe del Pdl, non era stato accolto dal governo, ma è stato ugualmente approvato dall'Assemblea, ed è relativo all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). L'ordine del giorno Pepe è passato con 258 voti a favore, 235 contrari e tre astensioni. «Ancora una volta - commenta Erminio Quartiani del Pd - il governo è stato battuto in Aula. E' la settima da inizio legislatura ed è la quarta settimana di seguito in cui le sconfitte si ripetono. La maggioranza, di cui fra l'altro è esponente il firmatario dell'ordine del giorno in questione, che il governo non ha voluto accogliere, offre un'altra prova di fragilità, nonostante la forza di cui, sulla carta, dispone». Il testo impegna il governo «ad assumere le opportune iniziative dirette a garantire la necessaria continuità all'azione amministrativa dell'ente, anche consentendone un ampliamento della pianta organica, che renda possibile l'avvio urgente delle procedure concorsuali necessario per lo svolgimento delle delicate indispensabili funzioni professionali di carattere tecnico-scientifico attualmente espletate da personale con contratto a tempo determinato, di collaborazione coordinata e continuativa o con assegni di ricerca».