Cala il sipario sulla manifestazione del Pd e scatta l'usuale guerra dei numeri. Ma stavolta i numeri degli organizzatori sembrano davvero sparati a casaccio. Il Pd continua a dire che al Circo Massimo sabato c'erano 2 milioni e mezzo di persone. Per la Questura invece erano circa 250 mila.
La maggioranza smentisce la cifra e ribadisce che la manifestazione non è stata quel successo vantato da Walter Veltroni. Anzi, dopo il Circo Massimo, afferma il ministro Renato Brunetta, si conferma «l'impossibilità del dialogo». Il titolare della Funzione pubblica spiega infatti: «Non è possibile fare un tavolo di riforme in comune con questa opposizione, che non esiste e ha una credibilità ridotta ai minimi termini».Ma veniamo ai numeri: le spiegazioni tecniche fornite dalla Questura non placano la polemica. «Sono stupefatto», dice Achille Passoni, responsabile dell'organizzazione, facendo riferimento ad altre manifestazioni celebrate sempre al Circo Massimo negli anni passati.
Se si torna indietro con la mente a qualche kermesse del passato, svolte sempre nella stessa zona, i conti però non tornano. Prendiamone due: festa per lo scudetto della Roma (24 giugno 2001), manifestazione Cgil contro il terrorismo (23 marzo 2002). La prima: chi non ricorda le immagini dei tifosi romanisti ammassati su tutti i lati del Circo Massimo, qualcuno era anche sui tetti. Dato finale: 1 milione di persone in piazza. La seconda: tutta la zona circostante il Palatino era bloccata, condistese di bandiere rosse ovunque. Dato finale: 700 mila persone. Confrontando le immagini delle 3 manifestazioni la differenza è evidente. Da qui le critiche del Pdl. Gli organizzatori hanno gonfiato i numeri almeno di «otto volte», dice il portavoce di Fi Daniele Capezzone. Mentre per Maurizio Gasparri «preoccupa che il maggior partito dell'opposizione si sia ridotto i questo stato», cioè «mentire sulle cifre».
Gia.Ron.
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