ROMA (4 ottobre) - Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta convocherà per mercoledì prossimo a palazzo Vidoni tutti i presidenti degli Enti di ricerca. Si esaminerà, infatti, «l'annoso problema del precariato nei loro Enti», come spiega lo stesso Brunetta. La decisione è stata presa «al fine di evitare ogni interessata speculazione e inutile polemica ai danni dei giovani precari (contratti atipici) della Pubblica amministrazione e in particolare di quelli del mondo della ricerca».
«Le finanziarie di Prodi non hanno garantito stabilità». Una nota del Ministero spiega che «dalla lettura delle notizie degli ultimi giorni emerge infatti un dato inequivocabile: le due finanziarie precedenti (quelle del governo Prodi, ndr) non hanno per niente risolto l'annoso problema del precariato nella Pubblica amministrazione, ma hanno solo perpetuato la situazione dello status di precario. L'unica cosa garantita dalle norme Prodi (comunque ancora in vigore fino al 30 giugno 2009) non era e non è il posto a tempo indeterminato ma era ed è una proroga dei contratti atipici, neanche illimitata come qualcuno vuol far credere agli stessi precari».
«Enti di ricerca con più del 40% dei contratti atipici». Poi il Ministero prosegue: «Dai numeri letti ieri nelle varie agenzie emerge una realtà sconcertante: molti Enti di ricerca hanno più del 40% del personale con contratti atipici. Non solo, le loro dotazioni organiche (previste dalla legge) sono inferiori, in alcuni casi di più del 50%, rispetto al totale del personale in servizio. Questo problema, che è il vero problema, non era stato minimamente affrontato dalle norme Prodi sul precariato. Non c'è traccia negli interventi normativi vigenti del problema delle dotazioni organiche. E queste situazioni, che potrebbero essere anche illegittime (non si potrebbe assumere se non c'è posto in dotazione organica), non sono state create dal ministro Brunetta».
«Le finanziarie di Prodi non hanno garantito stabilità». Una nota del Ministero spiega che «dalla lettura delle notizie degli ultimi giorni emerge infatti un dato inequivocabile: le due finanziarie precedenti (quelle del governo Prodi, ndr) non hanno per niente risolto l'annoso problema del precariato nella Pubblica amministrazione, ma hanno solo perpetuato la situazione dello status di precario. L'unica cosa garantita dalle norme Prodi (comunque ancora in vigore fino al 30 giugno 2009) non era e non è il posto a tempo indeterminato ma era ed è una proroga dei contratti atipici, neanche illimitata come qualcuno vuol far credere agli stessi precari».
«Enti di ricerca con più del 40% dei contratti atipici». Poi il Ministero prosegue: «Dai numeri letti ieri nelle varie agenzie emerge una realtà sconcertante: molti Enti di ricerca hanno più del 40% del personale con contratti atipici. Non solo, le loro dotazioni organiche (previste dalla legge) sono inferiori, in alcuni casi di più del 50%, rispetto al totale del personale in servizio. Questo problema, che è il vero problema, non era stato minimamente affrontato dalle norme Prodi sul precariato. Non c'è traccia negli interventi normativi vigenti del problema delle dotazioni organiche. E queste situazioni, che potrebbero essere anche illegittime (non si potrebbe assumere se non c'è posto in dotazione organica), non sono state create dal ministro Brunetta».
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