LA PETIZIONE DA FIRMARE

venerdì 3 ottobre 2008

P.A.: BRUNETTA, BISOGNA FARE CHIAREZZA SU STABILIZZAZIONE PRECARI

Roma, 29 set. (Adnkronos) - "L'emendamento al ddl 1441 presentato in Parlamento dal ministro Renato Brunetta mira a chiarire l'ambiguita' delle disposizioni varate dal Governo Prodi sulla cosiddetta stabilizzazione dei precari nel pubblico impiego". Lo precisa in una nota il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta in riferimento ad un articolo pubblicato aoggi dal quotidiano 'La Repubblica' in merito alla vicenda di una precaria dell'Isfol. Con l'emendamento di Brunetta infatti, "viene innanzitutto ribadito il principio costituzionale del concorso pubblico, cosa che invece il Governo Prodi evitava di affrontare, prevedendo peraltro in via del tutto teorica il processo di assunzione dei lavoratori precari. Prova ne sia che nella Finanziaria per il 2008 le risorse necessarie per una simile operazione erano irrisorie e non permettevano alcuna stabilizzazione" spiega il comunicato. La norma proposta dal ministro Brunetta - che per divenire efficace deve comunque essere approvata dal Parlamento - prevede invece concorsi riservati (per una percentuale del 40%) per il personale che ha gia' lavorato nella Pubblica Amministrazione con i cosiddetti contratti atipici. Per quanto riguarda invece i casi di eccellenze nella PA pubblicate sul sito del Ministero, "occorre chiarire che i progetti sono stati valutati nel loro insieme e non verificando le singole partecipazioni dei dipendenti, le quali ovviamente rientrano nella responsabilita' gestionale di ogni singola amministrazione". Secondo Brunetta comunque, "il problema del precariato e' un problema serio, anche per l'uso che ne hanno fatto le pubbliche amministrazioni, ma occorre tener presente che vi sono anche tantissimi giovani che hanno vinto un concorso pubblico e che per i reiterati blocchi delle assunzioni non possono essere assunti. Per questo motivo occorre affrontare i problemi dell'occupazione nel settore pubblico senza creare corsie preferenziali e nel rispetto delle norme costituzionali".

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