LA PETIZIONE DA FIRMARE

venerdì 3 ottobre 2008

Er sor Brunetta metta all’asta i precari

Ormai per noi giovani precari della funzione pubblica non resta che metterci all’asta al miglior offerente su ebay.

Grazie all’emendamento sulla finanziaria, del nostro amatissimo ministro della funzione pubblica (come se avesse mai funzionato… n.d.r.) sono bloccati tutti i contratti a progetto o similari, impendendone il rinnovo o l’assunzione mediante concorso interno.

Da eBay alla manifestazione che si è svolta a Roma. I precari della ricerca, da ieri all’asta su internet per un centesimo di euro, gridano la rabbia di chi si sente espulso. All’improvviso, con un emendamento che li esclude da laboratori e progetti dopo anni - decenni - di lavoro incerto e sottopagato. Ieri in via Veneto erano migliaia: dipendenti di Isfol e Istituto superiore di sanità. Per chiedere al ministro del welfare Sacconi di ripensarci. È un muro contro muro. "Il loro modo per risolvere il problema dei precari è licenziarli", riferiscono i manifestanti che piegano gli striscioni e tornano al lavoro. Dopo questa protesta di piazza qualcosa si è messo, in quanto con una nota il ministero ha fatto sapere che il nuovo emendamento riformulato da Renato Brunetta rinvia gli effetti della riforma: fino all’1 luglio del 2009 resta tutto com’è (si mangia per altri 9 mesi wow!!!). Le amministrazioni avranno sei mesi in più per assumere i loro precari, ammesso che abbiano i soldi e i posti disponibili. Nel frattempo, in questi sei mesi, il Dipartimento Funzione pubblica farà un “monitoraggio” di tutti i lavoratori precari. Cosa vuol dire “monitoraggio” ancora nessuno lo sa; si pensa che il ministro ed i suoi accoliti si mettano in divisa da blues brothers a cronometrare le varie pause caffè o pranzo dei precari, si sa meno guadagnano e più mangiano… Concluso questo certosino monitoraggio, i lavoratori a termine che risulteranno in regola con i criteri dettati dalla Funzione pubblica (ideati dallo stesso ministro con l’aiuto del Cappellaio matto di Alice nel paese delle meraviglie) potranno essere stabilizzati. E se l’amministrazione non potrà farlo subito, potrà comunque prorogare il contratto a termine, (cosa che invece la precedente formulazione di Brunetta impediva). Il ministro tuttavia intende fissare una nuova scadenza: l’assunzione dovrà arrivare entro il 2011, altrimenti si perderà ogni diritto e si ritornerà a chiedere l’elemosina per le vie di Roma, sperando che non vi sia una nuova ordinanza che lo impedisca. Un esempio del disastro che poteva provocare tale emendamento, è dato dall’Istituto superiore della sanità in cui i posti a rischio sono circa settecento: 400 con un contratto a progetto e 300 a tempo determinato. Quasi la metà del personale di ruolo è composto da biologi, medici, amministrativi di primissima qualità, firmatari di progetti, autori di brevetti scientifici e articoli sulle riviste internazionali. Responsabilità e competenze che potrebbero scomparire e paralizzare l’intera attività dell’Istituto. Che vuol dire ricerca e controllo: alimenti, farmaci, ceppi influenzali, batteri, virus. "Ho colleghi anche di 50 anni con famiglia e mutuo. Fuori da qui come si riciclano? Cosa faranno? Cosa farò? Non siamo raccomandati, imbucati, infiltrati. La gente non capisce perché non sa. Abbiamo lavorato qui perché avevamo le competenze e servivamo. E ora?". (fonte Repubblica) Alla fine sembra che il nostro buon ministro ci abbia quasi ripensato, anche se le sue idee geniali sono sempre all’ordine del giorno, per poi la notte stessa ripensarci, comunque per ora Precari battono Brunetta 1-0 e palla al centro.

Nessun commento:

Posta un commento