LA PETIZIONE DA FIRMARE

mercoledì 4 marzo 2009

Brunetta, lunedi' monitoraggio su precari P.A.


ROMA - "Non so perché è in atto una ignobile e irresponsabile speculazione sulla testa dei lavoratori precari della pubblica amministrazione", che "nessuno sa ad oggi quanti sono". Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, annunciando l'avvio da lunedì di un monitoraggio "capillare", anticipando quanto già previsto nel ddl 1167, già approvato dalla Camera e predisponendo norme attraverso cui i precari verranno stabilizzati tramite concorso. I concorsi - ha affermato Brunetta, nel corso di una conferenza stampa - "si possono realizzare nell'arco di un anno. Non ho alcun problema a prorogare i contratti per quelli atipici che possono sostenere il concorso". Tale norma, ha proseguito Brunetta, "prevede per il primo luglio 2009 l'abrogazione delle norme sulla stabilizzazione. Ciò al fine di avviare un monitoraggio capillare su tutte le tipologie dei contratti a tempo determinato vigenti e le relative modalità di assunzione adottate dalle singole amministrazioni, nonché il numero di vincitori di concorso in attesa di assunzione". Le amministrazioni comunicheranno al Dipartimento della funzione pubblica tali dati "ed entro il mese di maggio il ministro Brunetta, di concerto con il ministro Tremonti, sentiti i ministri interessati, emanerà un decreto che stabilirà le regole per una eventuale prosecuzione dei contratti fino all'espletamento delle procedure concorsuali previste dalla stessa norma".
La norma ribadisce, ha sottolineato Brunetta ''il principio costituzionale del concorso pubblico per accedere alla Pubblica amministrazione e garantisce un percorso a coloro che hanno avuto un rapporto di lavoro con l'amministrazione''. Con il monitoraggio ''finalmente si mira a far luce sui dati effettivi del fenomeno del precariato della Pa al fine di adottare le misure appropriate per risolvere il problema senza scavalcare i principi costituzionali e i diritti di coloro, tantissimi, che regolarmente hanno vinto un concorso pubblico e ancora attendono di essere assunti''. Il ministro ha inoltre ricordato che il metodo previsto dal disegno di legge e' gia' stato adottato per gli enti di ricerca ''scoprendo che il numero dei precari non raggiungeva le 2 mila unita'''.

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