LA PETIZIONE DA FIRMARE

martedì 7 ottobre 2008

Senatori Pd, mozione contro disoccupazione e precariato

Roma, 7 ott. (Apcom) - Una mozione sull'occupazione è stata presentata dai 119 senatori del Pd, primi firmatari la presidente del Pd al Senato Anna Finocchiaro, i vicepresidenti Luigi Zanda e Nicola Latorre, assieme a componenti della commissione Lavoro come Treu, Nerozzi, Ichino, Passoni. La mozione impegna il governo "ad adottare misure urgenti per contrastare la grave crisi occupazionale nel Paese, combattere la precarietà del lavoro e incentivare l'inclusione dei soggetti oggi sottorappresentati, con particolare riferimento: alle donne, attraverso il rafforzamento degli strumenti di conciliazione fra lavoro e vita personale, l'introduzione di un credito fiscale ad hoc per le lavoratrici madri, l'estensione della rete dei servizi all'infanzia; agli ultra cinquantenni, attraverso incentivi al prolungamento dell'età pensionabile e benefici fiscali alle imprese che li assumono; ai giovani, per mezzo del potenziamento degli obblighi/diritti di formazione e dell'arricchimento dei contenuti formativi dell'apprendistato". La mozione impegna inoltre il governo a "sostenere il potere d'acquisto di pensioni e salari e a garantire la dignità e l'adeguatezza delle retribuzioni dei lavoratori giovani e precari, attraverso rispettivamente la piena indicizzazione delle pensioni, il riconoscimento della 'quattordicesima' alle pensioni più basse, secondo la formula sperimentata dal Governo Prodi, l'aumento delle detrazioni per i redditi da lavoro dipendente, la detassazione e decontribuzione dei premi di produttività e la fissazione, nell'ambito di intese con le parti sociali, di un livello minimo di retribuzione per i lavoratori non coperti da contrattazione collettiva". La mozione del Pd prevede inoltre che il governo dovrà "potenziare il sistema degli ammortizzatori sociali, estendendolo a tutte le forme di lavoro, anche atipiche. Infine, dovrà operare per la massima possibile apertura del tessuto produttivo nazionale agli investimenti stranieri, attivandosi per attirare in Italia il meglio dell'imprenditoria mondiale". Nella mozione si sottolinea che "nonostante la situazione di crisi occupazionale già in atto nel Paese, il Dpef triennale e la manovra finanziaria, approvata in luglio, hanno aggravato il quadro economico generale con misure di carattere recessivo orientate a una riduzione degli investimenti pubblici senza precedenti e ad un taglio generalizzato di comparti di spesa cruciali per la salvaguardia dei livelli delle prestazioni pubbliche in favore dei cittadini".

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