LA PETIZIONE DA FIRMARE

martedì 7 ottobre 2008

Precari. AAA vendesi cervello Rdb-Cub contro la norma 'ammazzaprecari'

Si sono riuniti questa mattina nei pressi di palazzo Vidoni i precari delle amministrazioni pubbliche e in particolari i ricercatori di diversi centri queali INEA, CRA, ISFOL, INRAN, ENEA, ISS e INGV. Lo slogan della manifestazione è stato 'AAA vendesi cervello' a sottolineare la crisi che l'emendamento 'ammazzaprecari' presentato dal ministro Brunetta, porterà nel mondo della ricerca con l'uscita dai centri di migliaia di giovani e meno giovani ricercatori.
Sono scesi in protesta i precari delle pubbliche amministrazioni Rdb-Cub, contro i provvedimenti messi in atto dal ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta. Questa mattina, a Piazza Vidoni, accanto all'omonimo palazzo, sede del dicastero di riferimento, si sono riuniti precari degli istituti di ricerca per chiedere l'annullamento dell'emendamento all’articolo 37 del 1441- quater, che di fatto vieta alle pubbliche amministrazioni la riassunzione dei dipendenti dopo la scadenza dei contratti di lavoro di collaborazione coordinata e continuativa e i così detti contratti di lavoro subordinato.
«Noi chiediamo il ritiro totale dell'emendamento, cioè il completamento di tutti i processi di stabilizzazione del pubblico impiego – spiega Carmela Bonvino, rappresentante sindacale Rdb - e addirittura chiediamo che vengano stabilizzati quei contratti come co co co, contrattisti, ricercatori ecc, che sono stati esclusi dai provvedimenti dei precedenti governi».
Lo slogan scelto da tutti i precari presenti, provenienti da INEA, CRA, ISFOL, INRAN, ENEA, ISS e INGV, è “AAA vendesi cervello”. Durante la protesta i precari di Usi-RdB hanno dato vita al “mercatino dei cervelli”, con la conseguente spedizione dei pacchi nei centri di ricerca internazionali. Intanto si moltiplicano le attestazioni di solidarietà ai precari che provocatoriamente si sono messi all’asta su E-bay per denunciare la svendita delle professionalità determinata dai provvedimenti 'ammazzaprecari' del governo.

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