di Luca Cifoni
Proprio la stabilizzazione dei precari è un altro tema caldo di questi giorni: Brunetta punta sul censimento di questi lavoratori, per il quale dice di aver ricevuto «insulti e minacce». Ammette che si dovrà «trovare una soluzione» per coloro che hanno lavorato in un'amministrazione pubblica per 6-7 anni, ma esclude la possibilità di stabilizzare «co-co-pro o stagionali».
Sul federalismo, il ministro trova punti di convergenza con Linda Lanzillotta, che segue questi temi per il Pd ed è seduta al suo fianco. Segnala che i bambini della Val D'Aosta ricevono dallo Stato «cinque volte in più di quelli del vicino Piemonte» e che più o meno lo stesso avviene a Trento e Bolzano, o in Friuli-Venezia Giulia («il presidente della provincia di Bolzano Durnwalder mi denuncerà all'Onu per queste mie parole». E ricorda la sua volontà di «ridurre i livelli di governo». Il che vuol dire cancellare le Provincie o almeno, come primo passo, trasformarle entro cinque anni in enti di secondo livello, in pratica una sorta di unione di Comuni, presieduta dal sindaco di quello di maggiori dimensioni.
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