LA PETIZIONE DA FIRMARE

lunedì 16 marzo 2009

Cgil: "Legge solo per pochi precari E l'aumento è un'elemosina"

Per il sindacato il 90% degli atipici rischia di rimanere senza sostegno
"Anche per loro si deve applicare la disoccupazione ordinaria"


Cifre irrisorie. Requisiti troppo stringenti. Misure ancora inadeguate. Per Nidil Cgil, la struttura sindacale che rappresenta i lavoratori atipici, la misura appena passata al Consiglio dei ministri è "un'elemosina, niente di più". Il "pacchetto per i precari" prevede, per gli atipici che perdono l'impiego, l'incremento dell'una tantum dal 10% al 20% dell'ultima retribuzione annua. Ma per Roberto D'Andrea della segreteria nazionale di Nidil Cgil, il Cdm non è intervenuto sui punti cruciali e il tipo di sostegno offerto agli atipici rimane insufficiente.

"Innanzitutto non hanno modificato i criteri di accesso (ancora troppo stringenti) a questa una tantum". Un collaboratore, spiega D'Andrea, "che non si vede rinnovato il contratto, per ottenere l'una tantum deve avere avuto un solo datore di lavoro, avere guadagnato l'anno scorso un reddito annuo tra 5 mila e 13 e 800 euro. E non basta. Deve avere tra tre e dieci mesi di versamenti. E nell'ultimo anno in corso deve avere avuto versamenti per almeno tre mesi". Senza considerare che l'azienda in cui si opera deve essere "decretata" nell'area di crisi. Un'area non ancora definita da alcun decreto. " Per questo gli "atipici che potranno riuscire ad avere l'una tantum non potranno superare il dieci per cento del totale della platea di circa 800 mila persone, contando solo i monocommittenti. Al massimo 80 mila". L'unica committenza non vuole dire che gli altri non ne hanno bisogno. "Infatti se un collaboratore guadagna meno di 6 mila euro l'anno e ha due committenti è escluso dall'una tantum".
Ma quanto può arrivare a valere questa una tantum? "Il ministero parla di cifre comprese tra i 1.000 e i 2.600 euro. Ma sono valori un po' gonfiati. I redditi medi degli atipici sono pari a 8.000 euro lordi l'anno. Basta fare i conti. In media, in realtà, si deve parlare di una cifra pari a 1.600 euro. Noi denunciamo che nel fondo Inps c'è un attivo spaventoso. Questo proprio perché le prestazioni sono molto difficili da avere". Non solo. "Fino ad ora il governo ha solo diramato questo comunicato stampa. Non c'è altro. Non ci sono testi ufficiali. Nel comunicato semmai, si parla della concessione ai lavoratori atipici di poter fare lavori con redditi di piccola entità non superiori 3 mila euro annui." Inoltre, dice D'Andrea, "è sorprendente che le misure a favore dei precari vengano inserite, così come ha detto il ministro Sacconi, nel pacchetto che riguarda l'auto e altri beni durevoli". Le cifre sembrano rimanere irrisorie. E per una platea troppo ristretta di persone rispetto a quelle che rischiano di venire coinvolte da un mancato rinnovo contrattuale. "Gli atipici rimangono ancora esclusi, di fatto, da misure più strutturate. Questo pacchetto è insufficiente. Lo capisce chiunque. Per gli atipici - conclude D'Andrea - si deve applicare la disoccupazione ordinaria. Anche i precari che perdono il posto devono avere il diritto all'assegno di disoccupazione. Anche loro devono avere un assegno mensile. Per loro si deve fare molto di più. Non basta aumentare l'elemosina".

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