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mercoledì 8 ottobre 2008

Roma, ricercatori in piazza proteste contro Brunetta

Roma, proteste sotto il Miur dei precari degli enti pubblici contro l'emendamento che sopprime le stabilizzazioni - Damiano (Pd): "Sono sessantamila i posti a rischio. Vulcanologia a rischio chiusura" Cerimonia al Cnr per l'insediamento del nuovo cda. Nominati i vertici

LA REPUBBLICA.IT - (8 ottobre 2008) - ROMA - Ricercatori di nuovo in piazza. I precari degli enti pubblici di ricerca protestano contro l'emendamento che sopprime di fatto le stabilizzazioni. E il vice ministro ombra Cesare Damiano lancia l'allarme: sono circa 60 mila i posti a rischio se dovesse scattare "la tagliola di Brunetta". E stamane al Cnr cerimonia per l'insediamento del nuovo cda.
La protesta. Dopo una settimana di agitazione, oltre mille persone si sono ritrovate questa mattina sotto il ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca (Miur). Numerosi gli enti rappresentanti, fra i quali Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Istituto Superiore di Sanità (Iss), Istituto superiore di statistica (Istat), Istituto Nazionale per le ricerche sulla nutrizione (Inran).
I ricercatori. "Protestiamo contro gli ultimi provvedimenti del governo mirati a spazzare via una fascia di ricercatori dai 30 ai 45 anni. La ricerca italiana si regge su questi lavoratori e questi provvedimenti, insieme a quelli che colpiscono duramente scuola e università pubbliche, priveranno il Paese di un'essenziale risorsa per lo sviluppo economico culturale e sociale italiano", hanno detto alcuni rappresentanti dei precari di Cnr e Inaf, dell'area di ricerca di Roma Tor Vergata.
Ricevuti in tarda mattinata da un funzionario del Miur, i precari si sono spostati sotto Palazzo Vidoni, dove nel pomeriggio il ministro della Pubblica amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta, incontrerà i presidenti degli enti di ricerca.
"A rischio 60 mila posti". Secondo il vice ministro ombra Cesare Damiano, sono circa 60 mila i posti a rischio nella pubblica amministrazione se dovesse scattare "la tagliola di Brunetta". La norma del ministro cancella la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione voluta dal governo Prodi e questo avrà, ha sottolineato Damiano, conseguenze sociali "pesanti". Basti pensare, ha aggiunto Damiano, che la maggior parte dei ricercatori ha il contratto a termine, compreso il settore medico, e, tra le tante cose, "l'istituto di vulcanologia sarebbe nell'impossibilità di proseguire il suo lavoro aggiungendo una nuova paura a quelle che già circolano nel paese".
Il Cnr. Intanto oggi, alla presenza del ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini, si è insediato il cda del Consiglio nazionale delle ricerche. Nel corso della seduta, su proposta del presidente, il professor Luciano Maiani, ha nominato vice presidente il professor Roberto de Mattei.

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