LA PETIZIONE DA FIRMARE

venerdì 5 giugno 2009

Un articolo ripescato su ideambiente...si predica bene ma sirazzola male

Perché un Istituto di Ricerca?

Perché oggi viviamo un momento storico in cui ricerca e protezione dell’ambiente, tutela delle risorse idriche, attenzione per la conservazione delle specie faunistiche e studi approfonditi per la difesa del suolo, sono temi di importanza primaria che necessitano di una conoscenza sempre maggiore per gestire al meglio la Governance ambientale.
Sappiamo tutti che la grande sfida per la tutela dell’ambiente non ha contorni geografici, ma per un Paese come il nostro, posizionato nell’area centrale del Mediterraneo, con una forte vocazione turistica, la sfida può essere trasformata in una grande opportunità di crescita per il territorio e per le nostre imprese.

Esiste per la nuova struttura un campo di azione prioritario?

Nell’ottica di potenzialità offerta dalla nostra posizione geografica, certamente il mare rappresenta un campo d’azione prioritario, ma esistono anche altre questioni ambientali che necessitano di provvedimenti urgenti, dal settore delle energie alternative, a quello della protezione dal rischio idrogeologico, alla conservazione della fauna e generalmente quello di difesa degli equilibri della biodiversità.

Nell’ISPRA sono confluite le competenze di Enti diversi, in che modo la protezione dell’ambiente ne risulta favorita?

Nelle intenzioni del legislatore c’è stata certamente quella di offrire degli strumenti maggiormente estesi di prevenzione e controllo dell’ambiente. Creare un organismo che raccolga in sé diversificate componenti di ricerca e protezione nei vari settori di intervento ambientale, ha significato valorizzare l’importanza e l’urgenza di rendere efficace il grande impegno che la difesa dell’ambiente impone ai Governi nazionali. Primi detentori di una responsabilità che grava, anche se in maniera diversa, su tutti noi. APAT, ICRAM e INFS, portano in eredità al nuovo Istituto competenze e professionalità che necessitano di un impegno organizzativo e strategico in vista di una strada da percorre che sappiamo complessa e difficile, ma assolutamente necessaria.

Quasi tutto ciò che oggi riguarda l’ambiente prende i contorni dell’”emergenza”, possiamo contare anche sull’aiuto dell’Istituto per superare le difficoltà?

Certamente, per superare i problemi e le relative emergenze occorre professionalità e un alto livello di competenza, che l’ISPRA possiede ed ha il dovere di porre a disposizione del Paese nell’ambito del più articolato apparato di Protezione civile.

Nessun commento:

Posta un commento