LA PETIZIONE DA FIRMARE

venerdì 29 maggio 2009

Comunicato dei Precari sulla situazione del Precariato ISPRA


IL 30 GIUGNO TUTTI A CASA!!! E DOPO TOCCA AI T.D. VINCITORI DI CONCORSO!!!!!!!!!!!


Dalla riunione del 28 maggio 2009 alla quale era presente la struttura commissariale, il dr. Capasso, il dr. Lazzarini e le rappresentante sindacali confederali, insieme anche ad una delegazione di precari, è emerso quanto segue.


Le OO.SS, a turno, hanno esposto l’urgente problema del personale precario escluso dalle procedure di stabilizzazione, partendo dalla scadenza di tutti i contratti di collaborazione ex-Apat (circa 180), e continuando con la questione del personale a tempo determinato (t.d. scorrimento della graduatoria del concorso per 296 posti tecnologi III livello e t.d. funzionari amministrativi concorso 35 posti V livello), di prossima scadenza (rispettivamente novembre 2009 e gennaio 2010), nonché dei td e dei collaboratori a qualunque titolo ex-Icram.

Le OO.SS. hanno chiesto all’Amministrazione di mettere in campo strumenti politici e normativi per porre rimedio alla questione del precariato, soprattutto in relazione all’imminente scadenza dei contratti di collaborazione che gravano su fondi istituzionali dell’Istituto e di chiarire le eventuali motivazioni ostative al mantenimento in servizio di tale personale. Inoltre è stata stigmatizzata l’enorme lentezza dell’Amministrazione nell’espletare le procedure di conferimento di assegni di ricerca e contratti di collaborazione che gravano su progetti esterni al bilancio dell’Ispra.

Riguardo al personale a tempo determinato, le OO.SS. hanno proposto la copertura dei 15 posti rimasti vacanti dalla stabilizzazione 2008, dei 14 posti che erano compresi nella stabilizzazione 2007, ricalcolati in quella del 2008, e dei 19 posti risultanti dal turn over 2010 (per un totale di 48 posti già autorizzati) attraverso l’applicazione dell’art.5, ora art. 24 del CCNL.

Infine la Cgil ha richiesto di sottoscrivere un protocollo d’intesa tra Amministrazione e OO.SS. per il superamento delle problematiche sopra descritte.

Il Prefetto Grimaldi ha quindi preso la parola, sottolineando che l’Amministrazione ha corrisposto agli impegni presi, con le tempistiche che aveva annunciato lo scorso dicembre, dopo aver ottenuto il mantenimento in servizio dei collaboratori ex-Apat, attraverso il ben noto “vettore normativo”, cioè aver avviato e concluso le stabilizzazioni 2008 (assumendo 199 tempi determinati), assunto i 14 vincitori di concorso a tempo indeterminato dell’ex-Icram e avviato la stipula della convenzione con il Ministero del Lavoro per l’assunzione delle categorie protette.

Nonostante ciò ha dichiarato di essere ben consapevole che non è stata risolta tutta la tematica del precariato, focalizzando l’attenzione in particolare sui td ex-Icram, esclusi dalla stabilizzazione per mancanza dei requisiti, ma titolari di contratto a tempo determinato con proroga sine die, aspetto questo, a sua detta, molto particolare e per il quale l’Amministrazione ha richiesto un parere all’Ufficio Legislativo del Ministero vigilante e dandone comunicazione alla Funzione Pubblica. Ha aggiunto inoltre di non aver ancora nessuna soluzione a questo problema.

Riguardo al personale con contratto co.co.co. in scadenza al 30 giugno 2009, ha sostenuto come, dal suo punto di vista, la comunicazione inviata ai Capi Dipartimento per la sostituzione dei collaboratori in scadenza, con il personale a tempo indeterminato, non sia assolutamente da considerarsi un atto grave, bensì rappresenti una linea chiara e responsabile assunta da un buon amministratore che, pur auspicando una soluzione normativa favorevole al trattenimento in servizio dei collaboratori, deve provvedere in assenza di tale positivo esito.

Ha dichiarato inoltre di essersi adoperato per esplorare, con il supporto dei capi dipartimento, tutti gli elementi per inserire l’Istituto nelle attività legate all’emergenza del terremoto in Abruzzo e aver rappresentato detta circostanza al Ministero vigilante (non si conosce ad oggi esito e possibili risvolti, sul tema precariato, di tale situazione).

Infine ha sottolineato come la partita del mantenimento in servizio dei collaboratori sia da giocare sul piano politico e ha invitato le OO.SS. ad attivare tutti i canali disponibili a tale scopo (a tale riguardo, ovviamente, è anche emerso che nessun tipo di iniziativa è stata messa in atto, fino ad oggi).

Ha preso poi la parola La Commare, che ha aperto il suo intervento chiarendo da subito che per tutto ciò che attiene alle procedure di stabilizzazione, inerenti agli aspetti di scorrimento delle graduatorie e delle proroghe dei td III e V livello, nonché per quanto concerne i co.co.co., l’orientamento giurisprudenziale non favorevole sia ormai chiaro, a seguito delle numerose pronunce della magistratura, soprattutto in ordine al non accoglimento delle procedure d’urgenza intentate attraverso l’ art. 700 c.c. Evidenza questa che conforta l’Amministrazione, a suo dire, nel ritenere del tutto legittima l’esclusione di tali categorie dai processi di stabilizzazione, precludendo ogni ulteriore ipotesi di applicazione della stabilizzazione a questi soggetti.

Per tutto ciò che attiene alle ipotesi di applicazione dell’art. 5 ha poi contrapposto due ordini di motivi derivanti da vincoli economici e da limiti dettati dal meccanismo “ 50% accesso interno / 50% accesso esterno” , aliquota, quella interna, già giocata, e non disponibile almeno per i prossimi tre anni, con la stabilizzazione 2008 di 200 unità di personale.

Per quanto attiene il motivo di ordine economico ( e qui viene il bello) ha spiegato che il limite dell’ 80% della spesa di bilancio, che può essere sostenuta per il personale (limite di legge), raggiunge tale limite e anzi lo sfora ( circa l’83% )con le 400 assunzioni (200 stabilizzazioni e 200 derivanti dal concorso).


L’Amministrazione quindi individua nel taglio dei co.co.co. ex APAT e dei circa 50 t.d., in scadenza a novembre 2009 e a gennaio/marzo 2010, il modo per rientrare in tale limite di spesa.

La Commare ha riportato un esempio con cifre a titolo esemplificativo dal quale si può comprendere con drammatica chiarezza lo scenario :

le entrate a bilancio totali sono di circa 116 milioni di euro ed il tetto di legge dell’ 80 % per il personale , sforando anche un po’, è di 93 milioni di euro ( 83%). La spesa per il personale attuale consta in 86 milioni di euro, comprendendo anche i co.co.co. che gravano sul bilancio. Aggiungendo la spesa prevista per le nuove 200 assunzioni dall’esterno (concorso) si arriva ad un totale di circa 97 milioni di euro, ma essendo il tetto di 93 milioni si sfora di 4 milioni.


La soluzione è : tagliare i circa 50 t.d. con i quali si recuperano circa 2 milioni di euro ed il resto si recupera tagliando i 180 co.co.co.


La Uil ha poi osservato che le risorse economiche per il mantenimento in servizio dei co.co.co. non rappresentano un ostacolo in quanto già accantonate fino al 31 dicembre 2009, come tra l’altro emerge dagli atti della discussione parlamentare relativa alla promulgazione del vettore normativo per Ispra di inizio anno. Perciò, sempre secondo il rappresentante UIL, stante lo scenario fin qui rappresentato, non si ravvede comunque motivo alcuno per operare adesso tagli al personale co.co.co. e td, in quanto le eventuali nuove assunzioni tramite concorso non potranno avvenire in tempi brevi e certamente non entro quest’anno.

L’Amministrazione confermando il dato sull’accantonamento delle risorse, ha sottolineato come il problema del mantenimento in servizio dei co.co.co. fino al 31/12/2009, non sia di tipo economico, bensì normativo, non esistendo ad oggi una deroga che permetta di non mandare a casa questo personale.

Visto l’attuale scenario, quindi, a parere dell’Amministrazione, non esiste alcuna soluzione e, quindi, alcun margine di trattativa per evitare il licenziamento dei lavoratori co.co.co. a giugno e successivamente dei td. Pertanto l’unica strada percorribile viene individuata nella modifica del contesto normativo, che può avvenire solo a seguito di iniziative e scelte di carattere politico.

A conclusione dell’incontro è stato deciso un aggiornamento per il giorno 5 giugno p.v.

Le OO.SS. (Cgil Cisl e Uil), terminata la riunione, hanno comunicato al personale precario presente lo STATO DI MOBILITAZIONE PERMANENTE E IL BLOCCO DELLE ATTIVITÀ.

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