IL 30 GIUGNO TUTTI A CASA!!! E DOPO TOCCA AI T.D. VINCITORI DI CONCORSO!!!!!!!!!!!
Dalla riunione del 28 maggio 2009 alla quale era presente la struttura commissariale, il dr. Capasso, il dr. Lazzarini e le rappresentante sindacali confederali, insieme anche ad una delegazione di precari, è emerso quanto segue.
Le OO.SS, a turno, hanno esposto l’urgente problema del personale precario escluso dalle procedure di stabilizzazione, partendo dalla scadenza di tutti i contratti di collaborazione ex-Apat (circa 180), e continuando con la questione del personale a tempo determinato (t.d. scorrimento della graduatoria del concorso per 296 posti tecnologi III livello e t.d. funzionari amministrativi concorso 35 posti V livello), di prossima scadenza (rispettivamente novembre 2009 e gennaio 2010), nonché dei td e dei collaboratori a qualunque titolo ex-Icram.
Le OO.SS. hanno chiesto all’Amministrazione di mettere in campo strumenti politici e normativi per porre rimedio alla questione del precariato, soprattutto in relazione all’imminente scadenza dei contratti di collaborazione che gravano su fondi istituzionali dell’Istituto e di chiarire le eventuali motivazioni ostative al mantenimento in servizio di tale personale. Inoltre è stata stigmatizzata l’enorme lentezza dell’Amministrazione nell’espletare le procedure di conferimento di assegni di ricerca e contratti di collaborazione che gravano su progetti esterni al bilancio dell’Ispra.
Riguardo al personale a tempo determinato, le OO.SS. hanno proposto la copertura dei 15 posti rimasti vacanti dalla stabilizzazione 2008, dei 14 posti che erano compresi nella stabilizzazione 2007, ricalcolati in quella del 2008, e dei 19 posti risultanti dal turn over 2010 (per un totale di 48 posti già autorizzati) attraverso l’applicazione dell’art.5, ora art. 24 del CCNL.
Infine
Il Prefetto Grimaldi ha quindi preso la parola, sottolineando che l’Amministrazione ha corrisposto agli impegni presi, con le tempistiche che aveva annunciato lo scorso dicembre, dopo aver ottenuto il mantenimento in servizio dei collaboratori ex-Apat, attraverso il ben noto “vettore normativo”, cioè aver avviato e concluso le stabilizzazioni 2008 (assumendo 199 tempi determinati), assunto i 14 vincitori di concorso a tempo indeterminato dell’ex-Icram e avviato la stipula della convenzione con il Ministero del Lavoro per l’assunzione delle categorie protette.
Nonostante ciò ha dichiarato di essere ben consapevole che non è stata risolta tutta la tematica del precariato, focalizzando l’attenzione in particolare sui td ex-Icram, esclusi dalla stabilizzazione per mancanza dei requisiti, ma titolari di contratto a tempo determinato con proroga sine die, aspetto questo, a sua detta, molto particolare e per il quale l’Amministrazione ha richiesto un parere all’Ufficio Legislativo del Ministero vigilante e dandone comunicazione alla Funzione Pubblica. Ha aggiunto inoltre di non aver ancora nessuna soluzione a questo problema.
Riguardo al personale con contratto co.co.co. in scadenza al 30 giugno
Ha dichiarato inoltre di essersi adoperato per esplorare, con il supporto dei capi dipartimento, tutti gli elementi per inserire l’Istituto nelle attività legate all’emergenza del terremoto in Abruzzo e aver rappresentato detta circostanza al Ministero vigilante (non si conosce ad oggi esito e possibili risvolti, sul tema precariato, di tale situazione).
Infine ha sottolineato come la partita del mantenimento in servizio dei collaboratori sia da giocare sul piano politico e ha invitato le OO.SS. ad attivare tutti i canali disponibili a tale scopo (a tale riguardo, ovviamente, è anche emerso che nessun tipo di iniziativa è stata messa in atto, fino ad oggi).
Ha preso poi la parola
Per tutto ciò che attiene alle ipotesi di applicazione dell’art.
Per quanto attiene il motivo di ordine economico ( e qui viene il bello) ha spiegato che il limite dell’ 80% della spesa di bilancio, che può essere sostenuta per il personale (limite di legge), raggiunge tale limite e anzi lo sfora ( circa l’83% )con le 400 assunzioni (200 stabilizzazioni e 200 derivanti dal concorso).
L’Amministrazione quindi individua nel taglio dei co.co.co. ex APAT e dei circa 50 t.d., in scadenza a novembre 2009 e a gennaio/marzo 2010, il modo per rientrare in tale limite di spesa.
le entrate a bilancio totali sono di circa 116 milioni di euro ed il tetto di legge dell’ 80 % per il personale , sforando anche un po’, è di 93 milioni di euro ( 83%). La spesa per il personale attuale consta in 86 milioni di euro, comprendendo anche i co.co.co. che gravano sul bilancio. Aggiungendo la spesa prevista per le nuove 200 assunzioni dall’esterno (concorso) si arriva ad un totale di circa 97 milioni di euro, ma essendo il tetto di 93 milioni si sfora di 4 milioni.
La soluzione è : tagliare i circa 50 t.d. con i quali si recuperano circa 2 milioni di euro ed il resto si recupera tagliando i 180 co.co.co.
L’Amministrazione confermando il dato sull’accantonamento delle risorse, ha sottolineato come il problema del mantenimento in servizio dei co.co.co. fino al 31/12/2009, non sia di tipo economico, bensì normativo, non esistendo ad oggi una deroga che permetta di non mandare a casa questo personale.
Visto l’attuale scenario, quindi, a parere dell’Amministrazione, non esiste alcuna soluzione e, quindi, alcun margine di trattativa per evitare il licenziamento dei lavoratori co.co.co. a giugno e successivamente dei td. Pertanto l’unica strada percorribile viene individuata nella modifica del contesto normativo, che può avvenire solo a seguito di iniziative e scelte di carattere politico.
A conclusione dell’incontro è stato deciso un aggiornamento per il giorno 5 giugno p.v.
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