LA PETIZIONE DA FIRMARE

venerdì 29 maggio 2009

ENNESIMO ESEMPIO DI COME SIA PIU IMPORTANTE FARE LA GUERRA TRA SINDACATI PIUTTOSTO CHE RISOLVERE IL PROBLEMA

Questa O.S. ha avuto notizie in merito ad un comunicato della USI RdB che riportava, in modo alquanto inesatto, notizie relative all’incontro tenutosi presso il MATTM in data 20 maggio tra le OO.SS. ed i rappresentanti dell’amministrazione.

Preliminarmente va precisato che l’incontro, essendo stato richiesto dalle OO.SS. del MATTM per affrontare le problematiche del personale del ministero, non prevedeva espressamente un invito ai rappresentanti sindacali dell’ISPRA e pertanto la presenza “attiva” al tavolo dei soli rappresentanti della USI RdB rappresenta, a nostro avviso, un comportamento scorretto nei confronti delle altre OO.SS. che rappresentano i lavoratori dell’ISPRA, e quindi dei lavoratori stessi, oltre che un comportamento scorretto nei confronti dei lavoratori del MATTM nell’interesse dei quali era stata convocata la riunione.

Ma tale atteggiamento scorretto non l’avremmo comunque censurato se fosse stata data una informativa corretta e precisa da parte dei rappresentanti sindacali della USI RdB all’interno dell’ISPRA. Cosa questa che non è ravvisabile dal comunicato fatto circolare all’interno dell’Istituto, il quale riporta inesattezze ed imprecisioni che intendiamo, fermamente, rettificare nell’interesse dei lavoratori.

Questo perché una cosa è fare mera propaganda un’altra è fare disinformazione su temi cosi delicati ed importanti che investono la sfera personale oltre che professionale dei lavoratori.

  • Non è assolutamente vero che le OO.SS. del MATTM hanno evitato accuratamente di sostenere il personale precario e a tempo indeterminato dell’Ente di Ricerca . Tale affermazione, oltre che gratuità, è falsa. Sul tavolo dei diversi Ministri che si sono succeduti nel tempo al vertice del dicastero si possono rilevare decine di note ufficiali presentate da diverse OO.SS. sul tema del precariato sia del MATTM che dell’ISPRA (già APAT- ICRAM e INFS) così come intenso è stato il lavoro portato avanti negli anni dalle sigle sindacali d’intesa con l’Amministrazione per poter raggiungere dei risultati, per altro non conseguiti per le note vicende politiche-economiche, su quello che, a nostro avviso, è uno dei maggiori problemi della P.A.. Pertanto ribadiamo che tale affermazione oltre ad essere ingenerosa, nei confronti della nostra e delle altre sigle sindacali, è falsa.
  • Inoltre non è assolutamente vero che il Ministero prevede una norma di sanatoria per tutti i precari e per ISPRA niente. Ci domandiamo: ma il rappresentante USI RdB era presente alla nostra stessa riunione o ha, semplicemente, difficoltà di memoria? Nessun rappresentante dell’Amministrazione ha detto una cosa simile, semmai è stato detto proprio il contrario, in quanto l’ISPRA ha delle carte in più da poter giocare nell’ambito di un progressivo processo di stabilizzazione del personale precario.
  • Ed ancora, non è vero che tutto il personale dell’ISPRA sarà spostato in un'unica sede comune insieme con il ministero, il NOE e Sogesid. Quello che è vero e che è stato detto in sede di riunione è che il Ministro vorrebbe riunire tutte le strutture, che a vario titolo si occupano di ambiente, in una sorta di “cittadella ambientale” da realizzarsi in una struttura demaniale. Dopo la verifica all’uopo effettuata dalla Direzione SIM del ministero, è risultato che una tale struttura, perlomeno nel territorio comunale di Roma, allo stato attuale non esiste! Pertanto l’ipotesi avanzata dal Ministro non è allo stato attuale percorribile, ma, se il rappresentante dell’USI RdB è a conoscenza dell’esistenza di una struttura adeguata che risponde a tali requisiti ne renda immediatamente partecipe il Ministro Prestigiacomo, la quale potrà così realizzare il suo meritorio progetto.
  • Per quanto riguarda infine la questione Sogesid (società in house) è opportuno fare delle precisazioni. La CISL non ha richiesto di velocizzare la costituzione della società privatizzata!!! Ha semplicemente chiesto all’amministrazione di conoscere i motivi per i quali è stata “di fatto” bloccata la Convenzione con la Sogesid di circa 10 milioni di euro (puntualmente registrata dalla Corte dei Conti), Convenzione attraverso la quale la stessa società dopo aver espletato le previste procedure a norma di legge (bando di gara pubblico, selezione per titoli e colloqui e redazione di una graduatoria ufficiale) avrebbe dovuto provvedere a stipulare i contratti con il personale selezionato. Tale richiesta trova valida motivazione dal momento che tale “ingiustificato” blocco si sta traducendo in una paralisi delle attività istituzionali (erogazione contributi statali, blocco di accordi di programma con enti ed istituzioni pubbliche, mancanza di informazioni ai cittadini su bandi, ecc.) svolte dalla Direzione Generale Salvaguardia Ambientale del ministero con gravi ripercussioni all’esterno oltre che all’interno della struttura stessa. Inoltre, la stessa richiesta è più che legittima, a nostro avviso, da parte di una O.S. che oltre a tutelare gli interessi dei lavoratori coinvolti (circa 90 di cui la stragrande maggioranza ex precari del ministero) vuole tutelare l’operato e l’immagine di una amministrazione pubblica che si trova, essa si, in una posizione illegittima e pertanto censurabile. Ma se il rappresentante della USI RdB non riesce ha coglierne il significato non ci resta che prenderne atto. Così come prendiamo atto dell’atteggiamento, incoerente, del dirigente sindacale della RdB del ministero che da un lato vuole farsi paladina dei diritti dei “precari” ad ottenere un lavoro stabile, dall’altro presenta domanda alla Sogesid, lei dipendente di ruolo del ministero, per ottenere un profilo professionale ed una mansione che lamenta non essergli riconosciuta all’interno.

A tal proposito è evidente che intendiamo “il fare” sindacato in maniera del tutto diversa rispetto a questa collega che fino a poche settimane fa era una nostra iscritta con spiccate velleità di “visibilità”, ed oggi ne comprendiamo anche le ragioni.

Tale comunicato, della cui diffusione all’interno dell’ISPRA preghiamo se ne faccia carico la struttura locale FIR CISL, non ha le pretese di essere esaustivo rispetto alle legittime aspettative dei lavoratori, precari e non dell’ISPRA, non essendoci i presupposti per esserlo, vuole essere semplicemente una rettifica ad una scorretta informativa fornita ai colleghi da parte di una sigla sindacale che sembra voler perseguire più la strada del facile consenso che quella assai più tortuosa ed ardua che porta alla soluzione dei problemi dei lavoratori.

Il Coordinamento CISL FPS Ambiente.

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