ROMA - Gli studenti dell'Onda sono dei «guerriglieri e verranno trattati come guerriglieri». Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta, al termine di una conferenza stampa a Palazzo Chigi tenuta insieme alla collega della scuola, Mariastella Gelmini.
«Non vedo molta protesta». A chi faceva notare al ministro che nella scuola la protesta sta montando, il ministro ha risposto: «Non vedo molta protesta, vedo ogni tanto delle azioni di guerriglia da parte della associazione Onda. Ma vedo che nelle votazioni degli organi di rappresentanza degli studenti l'Onda non esiste. Sono un democratico e quindi credo molto più al voto che alle azioni di guerriglia. L'Onda non l'ho vista nelle recenti elezioni degli studenti, quindi sono dei guerriglieri e verranno trattati come guerriglieri».
«Sono quattro ragazzotti». Poi, in una successiva intervista, Brunetta ha rincarato la dose: «Anzi, questi non hanno la dignità dei guerriglieri che sono una cosa seria, sono quattro ragazzotti in cerca di sensazioni più o meno violente».
Rete studenti: noi pacifisti, polizia e Stato no. «Il nostro è un movimento pacifico - replica della Rete degli Studenti - sono il Governo e la Polizia che stanno cercando di creare uno stato di guerriglia». «Già Cossiga lo aveva proposto lo scorso autunno, ma non ci era riuscito, forse lo vogliono fare ora» spiega la Rete. E si chiedono:«Sono guerrigliere le mamme che per i loro figli hanno chiesto più ore e bocciato clamorosamente il maestro unico? Buttarla in caciara (o in guerriglia) è il sogno di un governo immobile e incapace. Un sogno che non gli concederemo di realizzare», conclude la rete.
Chiede invece le dimissioni "immediate" e le scuse del ministro Brunetta l'Unione degli studenti secondo cui un ministro della Repubblica «non dovrebbe mai permettersi di definire dei giovani che esprimono il loro pensiero come dei "guerriglieri" da trattare come tali». «Ieri - afferma l'Uds - c'è stata un'aggressione di cui gli studenti sono state vittime. Quella di Brunetta è una dichiarazione degna dei peggiori regimi sudamericani, dove gli studenti sono equiparati a terroristi. Già il presidente del Consiglio in autunno aveva provato a usare metodi repressivi, invocando la polizia nelle scuole pur di reprimere la protesta, ma aveva incontrato la netta ostilità della società tutta. Chiediamo le immediate scuse e le dimissioni del ministro Brunetta. Non ci lasceremo intimidire».
Azione studentesca: Brunetta troppo generoso. Di tutt'altro segno il commento di Azione studentesca secondo la quale «Brunetta è stato troppo generoso. I guerriglieri di solito hanno l'appoggio della popolazione che li sostiene contro l'esercito invasore. I collettivi nelle università vorrebbero giocare ai guerriglieri, ma sono solo dei teppistelli ignorati dalla maggioranza della popolazione studentesca».
Gelmini: a volte usa toni provocatori. Il ministro Brunetta «come tutti sanno, a volte usa toni forti e provocatori» dice il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, stemperando le dichiarazioni di Brunetta. «Mi auguro vivamente - ha affermato il ministro Gelmini - che gli episodi di ieri della Sapienza non si ripetano più. Il diritto di manifestare va sempre rispettato, ma la democratica dimostrazione del dissenso non può mai trascendere nella violenza, che non può mai essere accettata. In questo senso credo - ha spiegato - vadano interpretate anche le dichiarazioni del ministro Brunetta».
Bersani: da Brunetta parole sconsiderate. Capanna: neanche i ministri Dc come Brunetta. «Quelle del ministro Renato Brunetta sono parole totalmente sconsiderate, incommentabili» dice il responsabile economico del Pd, Pier Luigi Bersani. Dura anche Mario Capanna, uno leader storici della contestazione del Sessantotto: «Devo dire per verità storica che nemmeno 40 anni fa i ministri democristiani dell'epoca si permettevano di emettere giudizi così sommari, miopi e pericolosi. Di nuovo Brunetta viene tradito dal suo irrefrenabile esibizionismo. Si definisce democratico e, dunque, dovrebbe sapere che la democrazia non è solo quella rappresentativa, ma anche quella partecipata. Ed è davvero deplorevole che ad un ministro della Repubblica sfugga questa parte della democrazia che ne è l'anima».
Donadi (Idv): parole da piccolo duce. «Deve esserci stato un corto circuito tra il cervello e la lingua del ministro Brunetta - attacca il capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera Massimo Donadi - Non c'è altra spiegazione per giustificare le affermazioni nei confronti dei ragazzi dell'Onda. Parole incendiarie da piccolo duce. Il governo chieda scusa immediatamente». Donadi considera le aprole del ministro «inqualificabili e pericolose, aumentano senza motivo la tensione ed il conflitto. Brunetta non si illuda di infuocare gli animi, gli studenti sono molto più maturi di lui e non cadranno in provocazioni».
Fioroni: Brunetta irresponsabile. Il ministro Gelmini «chieda scusa, per conto del governo, per le parole dissennate pronunciate dal suo collega Brunetta». L'invito arriva dal responsabile educazione del Pd, Giuseppe Fioroni. «Il ministro Gelmini, che conosco come persona moderata, sa bene - aggiunge l'ex titolare di viale Trastevere - che gli studenti rappresentano il futuro di questo Paese e che ascoltarli e dare risposte anche quando protestano, senza mai giustificare le violenze, è un dovere. Ma additare genericamente come guerriglieri gli studenti, soffiando sul fuoco e fomentando gli animi, è un atteggiamento irresponsabile del quale il ministro Gelmini non può rendersi spettatrice passiva».
Zingaretti: parole irresponsabili. Le dichiarazioni del ministro Brunetta «sono irresponsabili e improprie proprio perché - spiega il presidente della Provincia Nicola Zingaretti - fatte da un ministro della Repubblica e sembrano avere come unico obiettivo quello di voler fare alzare la tensione in città».
Ferrero: è un provocatore. «Che il ministro Brunetta sia un provocatore non mi stupisce, ma che ora vesta i panni anche del manganellatore rispetto agli studenti dell'Onda caricati dalla Polizia ieri a Roma e che lui ritiene "dei guerriglieri che come tali vanno trattati", la dice lunga sull'idea di democrazia, libertà e rispetto del dissenso di Brunetta e del governo di cui fa parte». Lo afferma Paolo Ferrero, segretario del Prc, che aggiunge: «La verità è che il governo delle destre sta attentando al diritto di manifestare così come attenta al diritto di sciopero, in puro stile anni Cinquanta, e che usa la polizia come la usava allora il ministro degli Interni Scelba, a puro scopo repressivo».
Buontempo: Brunetta ha sbagliato. Anche la Destra è contro il ministro Brunetta. Il presidente de La Destra, Teodoro Buontempo, nell'esprimere «piena solidarietà alle forze dell'ordine, costrette a obbedire a un ordine scellerato. Non c'era un pericolo evidente: i manifestanti non indossavano l'armamentario tipico dell'estrema
sinistra, come caschi, bastoni e fazzoletti per coprire il volto. Le parole del ministro sono irresponsabili e rischiano di alimentare la tensione tra i giovani».
Funzionari di polizia: moderare i termini. Un invito ad abbassare i toni è arrivato dall'Associazione nazionale dei funzionari di polizia: «Tutti i politici, sia quelli al governo che quelli all'opposizione, moderino i termini, poiché le loro parole sopra le righe corrono il serio rischio di tradursi inevitabilmente in pietre e molotov contro poliziotti e carabinieri, costretti a gestire situazioni sempre più difficili».
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