Ai sensi della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), i firmatari del protocollo di Kyoto, al fine di mantenere la possibilità di partecipare ai meccanismi flessibili di Kyoto (scambio di quote di emissione, attuazione congiunta e meccanismi di sviluppo pulito), ogni anno devono dimostrare di poter garantire la funzionalità del sistema nazionale di monitoraggio e di notifica delle emissioni di gas serra in conformità con le linee guida della convenzione UNFCCC. La Commissione ha incluso il medesimo requisito nella decisione n. 280/2004/CE[ 1] e nelle relative disposizioni d'applicazione di cui alla decisione 2005/166/CE[ 2]. Qualora l'Italia, a seguito della sua recente decisione di risolvere i contratti del personale citati nell'interrogazione o per qualsiasi altra ragione, non rispetti le norme dell'UE o delle Nazioni Unite, la Commissione prenderà tutte le misure necessarie per porre rimedio a tale situazione, compreso l'eventuale avvio di un procedimento d'infrazione.La Commissione, nel frattempo, comunicherà al governo italiano le sue preoccupazioni riguardo alla continuità delle attività di monitoraggio e di notifica da parte dell'Italia.
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