(ASCA) - Roma, 16 giu - L'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia rappresenta un'importante componente del servizio nazionale di protezione civile. La sua attivita' e' fondamentale per la mappatura del rischio sismico e per l'individuazione dell'epicentro dei terremoti, in modo tale da indirizzare al meglio la macchina dei soccorsi.
Per questo, consapevoli che si rafforzerebbe la protezione dal rischio sismico e per non perdere importanti competenze, il PD e il PDL hanno presentato un ordine del giorno durante la discussione del decreto terremoto. In accordo a quanto detto piu' volte dal ministro Brunetta, cioe' che dove vi sia la possibilita' si proceda alle stabilizzazioni, i deputati Madia (PD) e Cazzola (PDL) insieme ad altri 12 colleghi dei due schieramenti hanno chiesto al governo di allargare l'organico dell'ente, permettendo cosi' di assumere i precari e rafforzare l'INGV.
''Oggi - e' stato spiegato - l'INGV utilizza centinaia di precari; personale di ricerca che l'Ente vorrebbe stabilizzare. Assumerli a tempo indeterminato non costerebbe nulla allo Stato. L'INGV spende poco per il personale e riceve notevoli finanziamenti esterni per la sua attivita' di ricerca. Cio' che manca alle stabilizzazioni e' un pezzo di carta. La pianta organica dell'Ente, cioe' il numero di persone che possono essere assunte, e' ancora ferma all'inizio delle attivita' dell'INGV e non riflette le esigenze attuali''.
Per questo, consapevoli che si rafforzerebbe la protezione dal rischio sismico e per non perdere importanti competenze, il PD e il PDL hanno presentato un ordine del giorno durante la discussione del decreto terremoto. In accordo a quanto detto piu' volte dal ministro Brunetta, cioe' che dove vi sia la possibilita' si proceda alle stabilizzazioni, i deputati Madia (PD) e Cazzola (PDL) insieme ad altri 12 colleghi dei due schieramenti hanno chiesto al governo di allargare l'organico dell'ente, permettendo cosi' di assumere i precari e rafforzare l'INGV.
''Oggi - e' stato spiegato - l'INGV utilizza centinaia di precari; personale di ricerca che l'Ente vorrebbe stabilizzare. Assumerli a tempo indeterminato non costerebbe nulla allo Stato. L'INGV spende poco per il personale e riceve notevoli finanziamenti esterni per la sua attivita' di ricerca. Cio' che manca alle stabilizzazioni e' un pezzo di carta. La pianta organica dell'Ente, cioe' il numero di persone che possono essere assunte, e' ancora ferma all'inizio delle attivita' dell'INGV e non riflette le esigenze attuali''.
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