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Apcom
Ricerca/ Iniziativa precari Ispra: rottama un precario Ricerca/ Iniziativa precari Ispra: rottama un precario "Ogni dieci precari rottamati in regalo una poltrona" Roma, 3 giu. (Apcom) - I precari dell'Ispra, oltre 430 persone in procinto di essere licenziate dal ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, hanno deciso di regalare una poltrona a chi vuole rottamarli, anticipando il governo. Domani mattina dalle 10, davanti alla sede del ministero in via Cristoforo Colombo, i cittadini potranno infatti rottamare un precario e se sono fortunati vinceranno una poltrona omaggio. L'inziativa è stata organizzata per protestare contro il processo di espulsione dall'Istituto dei precari, compresi quelli che non gravano su fondi ordinari dell'Ispra, ma su rirorse esterne stanziate da istituzioni ed organizzazioni nazionali ed internazionali, spesso ottenute proprio grazie al curriculum degli stessi precari. Fino all'anno scorso, esistevano due Enti pubblici di Ricerca: l'Icram, unico Ente pubblico ad occuparsi di mare, in un Paese con 8mila Km di coste, e l'Infs, l'Istituto nazionale Fauna selvatica. Esisteva poi un'Agenzia governativa per l'Ambiente, l'Apat, che si occupava di Protezione Ambientale: ognuno dei tre soggetti aveva un'identità forte e competenze tecnico-scientifiche di grande livello, ma fondamentalmente diverse tra loro. Ad agosto 2008, il Governo li ha fusi in un'unica entità, creando l'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (Ispra). Da quel momento, tutte le procedure economico-amministrative che erano state ritagliate su misura per le varie attività dei tre ex enti sono state sostituite con procedure arcaiche e farraginose, assolutamente non idonee allo svolgimento delle attività di ricerca. Ora, sono 200 le persone che il 30 giugno vedranno i loro contratti non rinnovati, e da qui alla fine dell'anno si arriverà al licenziamento di 430 unità. I precari chiedono chiarezza e garanzie sul proprio futuro, come su quello della tutela dell'ambiente in Italia. Red/Apa 03-GIU-09 15:39 NNNN
Adnkronos
AMBIENTE: PRECARI ISPRA PROTESTANO, OGNI 10 'ROTTAMATI' IN REGALO 1 POLTRONA AMBIENTE: PRECARI ISPRA PROTESTANO, OGNI 10 'ROTTAMATI' IN REGALO 1 POLTRONA ENTRO L'ANNO IN 430 PERDERANNO LAVORO Roma, 3 giu. - (Adnkronos) - I precari dell'Ispra, l'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (Ispra), oltre 430 hanno deciso di dar vita a una singolare iniziativa per protestare contro l'imminenete licenziamento da parte del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo. Domani mattina dalle 10 in poi, davanti alla sede del ministero in via Cristoforo Colombo, regaleranno una poltrona a chi vuole rottamarli, anticipando il governo. Ricercatori, tecnici e tutti i lavoratori dell'Ispra regaleranno una poltrona ogni 10 precari rottamati. Saranno attivi speciali cassonetti differenziati, adatti per ogni esigenza: dal ricercatore al tecnico fino all'amministrativo L'inziativa e' stata organizzata per protestare contro il processo di espulsione dall'Istituto dei precari, compresi quelli che non gravano su fondi ordinari dell'Ispra, ma su rirorse esterne stanziate da istituzioni ed organizzazioni nazionali ed internazionali. "Lavoratori che, grazie alla loro esperienza e alle competenze acquisite in anni di lavoro, hanno contribuito in modo determinante - si legge in un comunicato - a far si' che l'Italia svolga, nonostante gli esigui finanziamenti nazionali, un ruolo di primo piano nella ricerca ambientale. Fino all'anno scorso, esistevano due Enti pubblici di Ricerca: l'Icram, unico Ente pubblico ad occuparsi di mare, in un Paese con 8mila Km di coste, e l'Infs, l'Istituto nazionale Fauna selvatica. Esisteva poi un'Agenzia governativa per l'Ambiente, l'Apat, che si occupava di Protezione Ambientale: ognuno dei tre soggetti aveva un'identita' forte e competenze tecnico-scientifiche di grande livello, ma fondamentalmente diverse tra loro. Ad Agosto 2008, il Governo li ha fusi in un'unica entita', creando l'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (Ispra). Ora, sono 200 le persone che il 30 giugno vedranno i loro contratti non rinnovati, e da qui alla fine dell'anno si arrivera' al licenziamento di 430 unita'. (Sec/Pn/Adnkronos) 03-GIU-09 16:17 NNNN
Velino
Precari Ispra, domani la protesta di fronte al min. Ambiente Roma, 03 GIU (Velino) - "I precari dell'Ispra, oltre 430 persone in procinto di essere licenziate dal ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, hanno deciso di regalare una poltrona a chi vuole rottamarli, anticipando il governo. Domani mattina dalle 10, davanti alla sede del ministero in via Cristoforo Colombo, i cittadini potranno infatti rottamare un precario e se sono fortunati vinceranno una poltrona omaggio". È quanto spiega un comunicato stampa dell'assemblea dei precari dell'Ispra, che aggiunge: "L'iniziativa e' stata organizzata per protestare contro il processo di espulsione dall'Istituto dei precari, compresi quelli che non gravano su fondi ordinari dell'Ispra, ma su rirorse esterne stanziate da istituzioni ed organizzazioni nazionali ed internazionali, spesso ottenute proprio grazie al curriculum degli stessi precari. Lavoratori che, grazie alla loro esperienza e alle competenze acquisite in anni di lavoro, hanno contribuito in modo determinante a far si' che l'Italia svolga, nonostante gli esigui finanziamenti nazionali, un ruolo di primo piano nella ricerca ambientale. Ad oggi - aggiunge la nota -, le attivita' di ricerca e controllo in campo ambientale sono compromesse dalle scelte della struttura commissariale e del Ministro Prestigiacomo che, con il licenziamento del personale precario ed il dilagare del processo di burocratizzazione, stanno determinando la paralisi dell'attivita' di ricerca e controllo ambientale dell'Ispra, delineando una persecuzione dei precari 'a norma di legge'".
Precari Ispra, domani la protesta di fronte al min. Ambiente (2) Roma, 03 GIU (Velino) - "Fino all'anno scorso - prosegue la nota dell'assemblea dei precari dell'Ispra -, esistevano due Enti pubblici di Ricerca: l'Icram, unico Ente pubblico ad occuparsi di mare, in un Paese con ottomila Km di coste, e l'Infs, l'Istituto nazionale Fauna selvatica. Esisteva poi un'Agenzia governativa per l'Ambiente, l'Apat, che si occupava di Protezione Ambientale: ognuno dei tre soggetti aveva un'identita' forte e competenze tecnico-scientifiche di grande livello, ma fondamentalmente diverse tra loro. Ad Agosto 2008, il Governo li ha fusi in un'unica entita', creando l'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (Ispra). Da quel momento, tutte le procedure economico-amministrative che erano state ritagliate su misura per le varie attivita' dei tre ex enti sono state sostituite con procedure arcaiche e farraginose, assolutamente non idonee allo svolgimento delle attivita' di ricerca. Ora, sono 200 le persone che il 30 giugno vedranno i loro contratti non rinnovati, e da qui alla fine dell'anno si arrivera' al licenziamento di 430 unita'. I precari chiedono chiarezza e garanzie sul proprio futuro, come su quello della tutela dell'ambiente in Italia. Si considerano una risorsa importante per le politiche ambientali del paese, non certo una mercanzia da rottamare, come pensa invece il ministro Prestigiacomo", conclude la nota. (com/asp) 031629 GIU 09 NNNN
Agenzia Dire
AMBIENTE. ROTTAMA PRECARI E VINCI POLTRONA, ECCO PROTESTA A ISPRA
ZCZC
DIR0310 3 AMB 0 RR1 / DIR
AMBIENTE. ROTTAMA PRECARI E VINCI POLTRONA, ECCO PROTESTA A ISPRA
(DIRE) Roma, 3 giu. - Rottama un precario, e se arrivi a dieci lavoratori con contratti in scadenza vinci una poltrona. Non e' una lotteria, ma la singolare iniziativa organizzata dai precari dell'istituto superiore di protezione e ricerca ambientali (Ispra) per protestare contro il taglio di "oltre 430 persone voluto dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo". Domani, sotto la sede del dicastero di via Cristoforo Colombo, ricercatori, a partire dalle 10 del mattino tecnici e tutti i lavoratori dell'Ispra regaleranno una poltrona ogni 10 precari rottamati. Saranno attivi speciali cassonetti differenziati, adatti per ogni esigenza: dal ricercatore al tecnico fino all'amministrativo. La singolare protesta e' stata organizzata dall'assemblea dei precari dell'Ispra che, spiega in una nota, vuole esprimersi "contro il processo di espulsione dall'Istituto dei precari, compresi quelli che non gravano su fondi ordinari dell'Ispra, ma su risorse esterne stanziate da istituzioni ed organizzazioni nazionali ed internazionali, spesso ottenute proprio grazie al curriculum degli stessi precari". Ad oggi, denuncia l'assemblea, le attivita' di ricerca e controllo in campo ambientale "sono compromesse dalle scelte della struttura commissariale e del ministro Prestigiacomo che, con il licenziamento del personale precario ed il dilagare del processo di burocratizzazione, stanno determinando la paralisi dell'attivita' di ricerca e controllo ambientale dell'Ispra, delineando una persecuzione dei precari "a norma di legge". (SEGUE)
Fino all'anno scorso, ricorda l'assemblea dei precari dell'Ispra, esistevano due enti pubblici di ricerca: l'Icram, unico Ente pubblico ad occuparsi di mare, e l'Infs, l'Istituto nazionale Fauna selvatica. Esisteva poi un'agenzia governativa per l'ambiente, l'Apat, che si occupava di protezione ambientale: ognuno dei tre soggetti aveva competenze tecnico-scientifich e diverse tra loro. Nell'agosto 2008 il governo li ha fusi in un'unica entita', creando l'Ispra. Da quel momento, denuncia l'organismo dei precari dell'istituto, "tutte le procedure economico-amministr ative che erano state ritagliate su misura per le varie attivita' dei tre ex enti sono state sostituite con procedure arcaiche e farraginose, assolutamente non idonee allo svolgimento delle attivita' di ricerca". Ora, sottolineano i precari, "sono 200 le persone che il 30 giugno vedranno i loro contratti non rinnovati, e da qui alla fine dell'anno si arrivera' al licenziamento di 430 unita'". Per questo i precari chiedono "chiarezza e garanzie sul proprio futuro, come su quello della tutela dell'ambiente in Italia". I ricercatori Ispra, conclude la nota, "si considerano una risorsa importante per le politiche ambientali del paese, non certo una mercanzia da rottamare, come pensa invece il ministro Prestigiacomo".
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