L'annuncio del ministro: ''Nei posti di lavoro fra qualche settimana ci saranno dei computer dove i dipendenti potranno svolgere le operazioni senza spostarsi''. Poi sui precari: ''Entro un mese un'anagrafe completa e un rapporto al Parlamento''
Milano, 9 mar. (Adnkronos/Ign) - ''Nei posti di lavoro fra qualche settimana ci saranno dei computer dove i dipendenti potranno svolgere le pratiche della Pubblica Amministrazione senza spostarsi dal luogo di lavoro''. Ad annunciarlo è il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, nel corso di un incontro all'Università Bocconi di Milano, sul tema 'Quale riforma della Pubblica Amministrazione'.
Il ministro ha poi spiegato di aver iniziato un censimento dei lavoratori precari assunti dallo Stato e entro un mese consegnerà un report al Parlamento che dovrà poi decidere insieme al Governo il da farsi. ''Sto scrivendo a tutti gli enti pubblici per sapere chi sono tutti i precari di cui si favoleggia'', ha detto il ministro. ''Darò report settimanali e entro un mese produrrò un report per le Camere su quanti sono, da quanto sono assunti e in quale funzione e via dicendo. Sulla base di questo report il parlamento e il governo decideranno sul da farsi''.
Brunetta ha anche sottolineato più volte che, tuttavia, ''non accetterò mai moratorie o regolarizzazioni per tutti. C'è differenza tra essere precario da sei anni oppure da tre mesi - ha proseguito -, voglio che tutti i novemila comuni d’Italia mi dicano quanti precari hanno''.
Il ministro ha detto che pubblicherà tutte le risposte regolarmente e ''se qualcuno non mi farà pervenire la risposta, innanzitutto lo renderemo pubblico su internet. E poi, in assenza di un responso, vorrà dire che non hanno precari e quindi quando ci saranno provvedimenti non saranno coinvolti". ''Vedremo chi ha titolo - ha aggiunto Brunetta - per percorrere una strada di stabilizzazione''. Ma ''di questo darò conto a Parlamento, Governo e sindacati''.
Infine, parlando dell'Authority sugli standard di beni e servizi della p.a, Brunetta ha affermato che fra i suoi membri potrebbero esserci anche degli esperti stranieri. ''Saranno i migliori al mondo, non ci saranno clientele'', ha risposto il ministro a chi gli chiedeva quali saranno i nomi indicati a fare parte dell'organismo che dovrebbe essere operativo "entro l'estate o subito dopo" e ora in discussione in Parlamento. Mentre alla domanda se fra gli esperti ci sarà anche qualche nome straniero il ministro ha risposto ''forse sì''.
Nessun commento:
Posta un commento