LA PETIZIONE DA FIRMARE

domenica 8 marzo 2009

Franceschini: stop licenziamenti precari pubblici


ROMA - Dario Franceschini non molla la presa sul tema del lavoro, della disoccupazione e della crisi: oggi ha infatti chiesto al governo una "moratoria di un anno" dei licenziamenti dei precari della pubblica amministrazione. Il segretario del Pd ha anche accusato Berlusconi di essere "il Signor no", viste le risposte sempre negative alle proposte del Pd ed ha sottolineato come le parole di ieri del premier siano un insulto "a piccoli imprenditori, artigiani e commercianti, a cui ha dato degli imbroglioni". Dalla tribuna dell'associazione "A sinistra", Franceschini ha incalzato il governo su crisi e lavoro, mettendo sul tavolo una nuova proposta, dopo quella dell'assegno di disoccupazione a chi perde il posto. Il leader del Pd ha detto che sarebbe "un paradosso" se "lo Stato mentre con una mano si occupa di chi perde il lavoro, con l'altra licenziasse i propri dipendenti, nella scuola e nella pubblica amministrazione". Di qui la proposta: "una moratoria, un blocco per un anno, cioé per tutta la crisi, del licenziamento dei precari pubblici. Sono 100 mila persone che lavorano nella sanità, nella scuola, nell'assistenza" e cioé settori che erogano servizi alle famiglie. L'idea della moratoria ha subito incassato l'assenso dei leader dei due maggiori sindacati, e cioé Guglielmo Epifani e Raffaele Bonanni. La copertura proposta è la lotta all'evasione fiscale. "Bastava non perdere quei 6-7 miliardi - ha detto Franceschini - non entrati questo anno per l'abbandono della lotta all'evasione per coprire le nostre proposte". Per altro il leader Democratico rilancia anche la proposta dell'assegno di disoccupazione, su cui si voterà giovedì prossimo alla Camera e che ieri il premier ha nuovamente respinto perché inviterebbe gli imprenditori a licenziare i dipendenti e a riprenderli in nero. "'Berlusconi - ha detto Franceschini - ha dato dell'imbroglione a migliaia di piccoli imprenditori, artigiani e commercianti". E soprattutto il segretario del Pd rivolta su Berlusconi quella che era stata l'accusa subita per anni dal centrosinistra, cioé di saper dire solo 'no'. "Berlusconi è il 'signor no'" ha detto il segretario dei Democratici, e il "niet" è l'unica risposta anche davanti a proposte come quella dell'assegno "che è il frutto del lavoro di esperti e di persone che hanno governato l'Italia, come Bersani e Damiano". Su un altro punto Franceschini promette di incalzare il capo del governo: "Faremo un'operazione verità - ha detto - per contrastare l'azione perseguita scientificamente dal Presidente del Consiglio di negare, coprire, oscurare la crisi economica". Il premier, secondo il leader del Pd, si avvarrà di due mezzi: "o mettendo in agenda altri temi, o facendo delle operazioni di immagine", ma sempre per "evitare che la percezione individuale diventi anche percezione collettiva". Non meno duro Piero Fassino: "Berlusconi è inadeguato a fronteggiare questa crisi: è l'unico governante al mondo che dice ai cittadini che la crisi non è grave". (ANSA).

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