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lunedì 23 marzo 2009

Berlusconi: «Disoccupazione? Noi siamo i migliori in Europa»


I dati italiani «sono i migliori» nel contesto europeo. «Bossi e Fini? Nessun problema, normale dialettica»


BRUXELLES - I dati sulla disoccupazione in Italia, forniti dall'Istat, «sono i migliori» nel contesto europeo. Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa al termine dei lavori del Consiglio europeo. «Possiamo vantare la solidità del sistema bancario, un sistema imprenditoriale molto capace, un governo e una maggioranza forti. Per questo - ha aggiunto Berlusconi - possiamo uscire dall'attuale crisi meglio di altri Paesi, perché l'Italia è meglio attrezzata di altri». Anche il ministro Tremonti concorda sulla posizione dell'Italia che è «relativamente diversa in meglio» rispetto ad altri Paesi: «la struttura economica e sociale dell'Italia è diversa e meno drammatica rispetto a quella di altri Paesi», aggiungendo che il governo sta seguendo la crisi con attenzione e con una politica «modulare e progressiva».

PIANO CASA - Il «piano casa» che il governo italiano sta mettendo a punto potrebbe diventare un bene d'esportazione per l'Europa. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Bruxelles per il vertice dei capi di governo Ue, ha infatti annunciato che il piano casa arriverà venerdì in Consiglio dei ministri (e prevederà ampliamenti del 20% per le abitazioni private e fino al 35% per le ristrutturazioni con bioedilizia) e presto sul tavolo dei Paesi membri: «Entro lunedì forniremo il testo alle ambasciate dei Paesi europei perché la Commissione ci ha chiesto di conoscere i dettagli del provvedimento e molti colleghi europei mi hanno chiesto il testo del nostro disegno di legge e del decreto legge» con le misure sull'edilizia e per l'aumento delle cubature «del 20%». Berlusconi ha anche aggiunto che «martedì o mercoledì prossimi» si terrà un consiglio dei ministri per il via libera al provvedimento.

BOSSI E FINI? NESSUN PROBLEMA - Riguardo alla politica interna, Berlusconi ha sottolineato che «con Bossi e con Gianfranco Fini non ha mai avuto non dico scontri ma distanze» e che i recenti scambi di opinione rientrano in una «normale dialettica». Quindi ha sottolineato: «Con loro c’è un accordo sui principi» ha aggiunto, sottolineando che «non c’è nessun pericolo nei rapporti» e che certi confronti sono dovuti a una «situazione elettorale» che può essere considerata «comprensibile».

CRISI E L'EST - Per quanto riguarda la lotta alla crisi globale, argomento al centro del summit, Berlusconi ha detto che dal Consiglio europeo è uscito «un forte messaggio di fiducia e coesione». Inoltre dai partner europei è venuto «un apprezzamento generale» per le misure decise dall'Italia. Quindi Berlusconi ha sottolineato che «è stata raddoppiata, da 25 a 50 miliardi di euro, la cifra per la quale siamo disposti, caso per caso» ad intervenire a sostegno dei paesi dell'Europa dell'Est.

75 MILIARDI AL FMI - Dal vertice di Bruxelles arrivano altre due importanti decisioni relative al piano di rilancio contro la crisi. I Ventisette si sono detti pronti a stanziare almeno 75 miliardi di dollari per aiutare il Fondo monetario internazionale. Il presidente francese Sarkozy ha sottolineato che i fondi saranno versati su base volontaria. Inoltre il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo sul raddoppio del fondo per gli Stati membri in difficoltà finanziaria, che passa così da 25 a 50 miliardi di euro. Lo ha annunciato il primo ministro ceco Mirek Topolanek, presidente di turno Ue.

PREFETTI - Tornando alle polemiche di casa nostra, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles ha spiegato che quando c'è una crisi come l'attuale, la si risolve «prima e meglio sul territorio»: «Il binomio non è prefetti/banche, ma territorio/crisi». Il nuovo ruolo dei prefetti, ha insistito Tremonti, non va quindi inteso come un «controllo sul credito», ma come «parte di una strategia» più ampia per fronteggiare la crisi, che prevede anche il coinvolgimento di altri soggetti presenti sul territorio, dalle Camere di commercio alle agenzie delle entrate e all'Inps. «Questa è una crisi mutante - ha osservato il ministro - e stiamo via via attrezzandoci con strumenti per reagire. La nostra politica economica procede in maniera modulare, progressiva», insomma, «adeguata».




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