Roma, 5 nov (Velino) - “Salvaguardare i livelli occupazionali e tutelare i precari degli enti di ricerca”. È quanto chiede il personale dell'Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ricordando che i precari sono indispensabili per lo svolgimento delle attività dell'Istituto. Giovedì 6 novembre il personale dell'Ispra organizza due presidi: dalle 10 alle 12 alla sede dell'Istituto di via Curtatone angolo piazza Indipendenza, per poi spostarsi dalle 13 alle 17 sotto il ministero dell'Economia e delle finanze in via XX Settembre 97. “Nel momento in cui il Governo fa leva sulle divisioni e lo scoramento tra coloro che si oppongono ai provvedimenti di ‘macelleria sociale’, i lavoratori della Ricerca vogliono dare un segnale di unità e mobilitazione”.
“L'esecutivo – spiega la nota dei precari - giura che ‘non sono previsti tagli alla ricerca’, ma la Camera dei deputati ha approvato di recente l'emendamento che taglierà ottomila lavoratori precari del settore, annullando di fatto le stabilizzazioni previste dalle Finanziarie 2007 e 2008. E mentre il Senato si appresta ad approvare la norma ‘ammazza – precari’, le amministrazioni si fanno più ‘realiste del re’: così quella dell'Ispra, che ha deciso di annullare la graduatoria di stabilizzazione, basata sulla Legge di bilancio 2007, e di negare a 240 lavoratori il diritto ad un contratto a tempo indeterminato. In questa situazione le promesse di concorsi e leggi ad hoc per gli Epr, fino ad oggi ventilate ma senza alcun riscontro nella realtà, non possono tranquillizzare chi si occupa di ricerca. Prolungare l'agonia dei lavoratori non sarà sufficiente al ministro Brunetta per avere il consenso delle sue vittime”, conclude i precari in una nota.
“L'esecutivo – spiega la nota dei precari - giura che ‘non sono previsti tagli alla ricerca’, ma la Camera dei deputati ha approvato di recente l'emendamento che taglierà ottomila lavoratori precari del settore, annullando di fatto le stabilizzazioni previste dalle Finanziarie 2007 e 2008. E mentre il Senato si appresta ad approvare la norma ‘ammazza – precari’, le amministrazioni si fanno più ‘realiste del re’: così quella dell'Ispra, che ha deciso di annullare la graduatoria di stabilizzazione, basata sulla Legge di bilancio 2007, e di negare a 240 lavoratori il diritto ad un contratto a tempo indeterminato. In questa situazione le promesse di concorsi e leggi ad hoc per gli Epr, fino ad oggi ventilate ma senza alcun riscontro nella realtà, non possono tranquillizzare chi si occupa di ricerca. Prolungare l'agonia dei lavoratori non sarà sufficiente al ministro Brunetta per avere il consenso delle sue vittime”, conclude i precari in una nota.
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